Ormai mancano poche ore alla gara di Assen dellaMoto GP 2012 (qui gli orari in TV), ma prima di tuffarci nella bagarre torniamo un attimo sul tormentone Rossi/Ducati. Queste sono le parole di Rossi affidate al comunicato ufficiale dopo le qualifiche della MotoGP: “È andata un po’ peggio di ieri. Abbiamo cercato di modificare un po’ le regolazioni per far scivolare meno la gomma ma appena carichiamo un po’ più il posteriore, la moto diventa difficile da guidare perché perdo molto “grip” davanti. Siamo stati anche stati un po’ sfortunati perché avevo tre gomme morbide da usare in qualifica ma con i vari “stop” per la pioggia ne ho potuto sfruttare solo una. Con questa messa a punto forse nella prima parte di gara potrò essere un po’ più competitivo ma poi bisognerà vedere che passo riusciremo a tenere quando le gomme cominceranno a scivolare molto”.
La dichiarazione si trova sul sito della Ducati e dipinge la solita situazione complicata descritta da Valentino con apparente distacco, perfino con qualche piccolissimo sprazzo di ottimismo.
VALENTINO ROSSI NON CE LA FA PIÙ
In realtà chiunque abbia visto le prove in TV sa che Rossi, subito dopo l’ennesimo deludente risultato, ha rilasciato dichiarazioni di tutt’altro genere. Roba tipo: “I problemi sono chiari bisognerebbe incominciare a fare qualcosa per risolverli”; “per quanto riguarda la ciclistica non mi sembra che ci sia un piano di sviluppo”; “la Honda ha una moto competitiva eppure ha portato telai nuovi per risolvere i problemi di chattering”; “forse in Ducati pensano che quello che diciamo noi piloti non sia vero, oppure che sia sbagliato. Si vede che va bene così…”; “Il problema ha origine da Preziosi? Non lo so”.
IL 46 È IL MIGLIOR DUCATISTA
Insomma, dopo qualche discreto ma sporadico risultato, il pilota è tornato a tuonare. La prima obiezione è ovviamente quella secondo cui sia il pilota a non andare, non la moto. Ma la si smonta subito: Rossi è il miglior pilota Ducati in classifica. Significa che Hayden e Barbera magari riescono ad andare più forre in qualifica o a fare degli inizi di gara più efficaci, ma alla fine arretrano inesorabilmente, e la realtà è che il loro stile di guida si adatterà anche meglio alla moto, ma non basta a compensare i problemi della GP12.
GUARESCHI SCONFORTATO
Che la situazione sia quasi ad un punto morto lo dimostra anche l’atteggiamento di Gianfranco Guareschi durante le interviste nel dopo qualifiche. Il Guaro parlava con tono dimesso, ha detto più di un “non so”, ha ammesso che si lavora sul motore ma non sul telaio, ha cercato di giustificare i ritardi della Ducati nel portare modifiche tirando in ballo i fornitori esterni, ha parlato come se non ci fosse comunicazione tra chi “fa” la moto e chi la porta in pista, sembrava quasi volesse dire “Vale, mi dispiace, ti capisco ma non ci posso fare niente, non sono io che decido”.
DUCATI, RIPENSACI!
Chiaramente è una nostra libera interpretazione, ma sembra che le critiche riguardo ad un’eccessiva intransigenza tecnica da parte della Ducati non arrivino più solo dai soliti tifosi “contro” a priori. Ormai è chiaro che la GP12 è una moto “sbagliata”, che permette solo qualche performance sporadica e comunque non si adatta alla guida del pilota di punta. Servirebbe una riprogettazione da zero, con motore e telaio completamente ripensati per definire una nuova distribuzione dei pesi, studiata per valorizzare lo stile di guida del maggior numero di piloti possibile, e senza costringere nessuno a pilotare in un modo che non gli è proprio. Un mezzo che esalti la personalità dei piloti, insomma, e non che la mortifichi.
Ma sembra proprio che a Bologna a certi capisaldi tecnico/storici non vogliano rinunciare. Eppure dovrebbero, perché nelle corse l’unica cosa che conta è vincere. È la vittoria in sé che ti fa essere migliore degli altri, e in Ducati lo sanno bene. Infatti in MotoGP mica corrono con un bicilindrico…
LA SVOLTA IN CALIFORNIA?
Laguna Seca è l’ultima spiaggia, si dice, ma intanto in queste settimane si parla solo di dove andrà Valentino e del fatto che sulla Rossa nessuno alla fine sembra volerci andare (Crutchlow era la prima scelta ma ha “declinato l’invito”). Questa storia penosa deve finire. Qualunque esito sarà meglio di questo stanco e frustrante trascinarsi, che fa male a tutti e fa godere solo i tifosi stupidi che non hanno a cuore il motociclismo e non ne hanno per nulla capito lo spirito e la bellezza.
P.S.: intanto nel warm up le Ducati sono al 1° e 11° posto (rispettivamente Hayden e rossi, con distacchi di 7 decimi e 1,1 secondi…)
MotoGP Assen -Warm Up
1
|
Dani PEDROSA
|
SPA
|
26
|
Repsol Honda Team
|
Honda
|
302,4
|
1'34.636
|
|
2
|
Jorge LORENZO
|
SPA
|
99
|
Yamaha Factory Racing
|
Yamaha
|
302,2
|
1'34.668
|
0.032 / 0.032
|
3
|
Casey STONER
|
AUS
|
1
|
Repsol Honda Team
|
Honda
|
302,7
|
1'34.681
|
0.045 / 0.013
|
4
|
Andrea DOVIZIOSO
|
ITA
|
4
|
Monster Yamaha Tech 3
|
Yamaha
|
309,4
|
1'34.734
|
0.098 / 0.053
|
5
|
Cal CRUTCHLOW
|
GBR
|
35
|
Monster Yamaha Tech 3
|
Yamaha
|
299,3
|
1'34.742
|
0.106 / 0.008
|
6
|
Ben SPIES
|
USA
|
11
|
Yamaha Factory Racing
|
Yamaha
|
297,4
|
1'34.817
|
0.181 / 0.075
|
7
|
Stefan BRADL
|
GER
|
6
|
LCR Honda MotoGP
|
Honda
|
303,4
|
1'34.999
|
0.363 / 0.182
|
8
|
Hector BARBERA
|
SPA
|
8
|
Pramac Racing Team
|
Ducati
|
304,8
|
1'35.101
|
0.465 / 0.102
|
9
|
Alvaro BAUTISTA
|
SPA
|
19
|
San Carlo Honda Gresini
|
Honda
|
299,9
|
1'35.267
|
0.631 / 0.166
|
10
|
Nicky HAYDEN
|
USA
|
69
|
Ducati Team
|
Ducati
|
300,9
|
1'35.334
|
0.698 / 0.067
|
11
|
Valentino ROSSI
|
ITA
|
46
|
Ducati Team
|
Ducati
|
300,6
|
1'35.742
|
1.106 / 0.408
|
12
|
Aleix ESPARGARO
|
SPA
|
41
|
Power Electronics Aspar
|
ART
|
284,3
|
1'36.342
|
1.706 / 0.600
|
13
|
Randy DE PUNIET
|
FRA
|
14
|
Power Electronics Aspar
|
ART
|
284,5
|
1'36.353
|
1.717 / 0.011
|
14
|
Karel ABRAHAM
|
CZE
|
17
|
Cardion AB Motoracing
|
Ducati
|
300,6
|
1'36.814
|
2.178 / 0.461
|
15
|
Michele PIRRO
|
ITA
|
51
|
San Carlo Honda Gresini
|
FTR
|
281,7
|
1'37.022
|
2.386 / 0.208
|
17
|
Mattia PASINI
|
ITA
|
54
|
Speed Master
|
ART
|
284,7
|
1'37.651
|
3.015 / 0.511
|