Dopo un inverno di test si arriva alla prima gara di Welkom in Sudafrica. HRC schiera Alex Barros e Nicky Hayden, Gresini punta su Sete Gibernau e Colin Edwards, mentre il team di Sito Pons ha Max Biaggi e Makoto Tamada con le moto colorate di giallo Camel. All’epoca erano ancora gli sponsor tabaccai a sostenere il paddock, così la Yamaha di Rossi e Checa aveva la colorazione blu Gauloises. In pista c’era anche la Ducati, fresca di debutto in MotoGP con la Desmosedici colorata Marlboro guidata da Capirossi e Troy Bayliss.
Il favorito per la gara e per il Mondiale era Biaggi. Il suo arrivo nella 500 dopo 4 titoli in 250 era stato ricco di soddisfazioni, ma sempre limitato da qualcosa che gli ha impedito di festeggiare il titolo finale. Secondo Max il problema era la moto. Ora aveva la Honda che dominava con Rossi, mentre Rossi aveva la "sua" Yamaha… Il dualismo tra i due raggiunse l’apice proprio in quella domenica, che tutti gli appassionati di moto ricordano con grande emozione.
Nelle qualifiche del sabato in molti hanno provato a stare davanti: prima Rossi, poi Nakano con la Kawasaki, quindi Biaggi e poi Gibernau. Ma a pochi istanti dalla fine Valentino si è riportato in testa, conquistando la prima pole position in sella alla Yamaha, alla gara di debutto. L’attesa per la gara di domenica era ancora più alta.
“Sono molto contento – disse Rossi dopo la pole – abbiamo fatto una cosa incredibile, che nessuno credeva possibile in così poco tempo. Noi abbiamo bisogno ancora di lavorare, con la Honda era tutto più facile, ma la soddisfazione di questo giro capolavoro è grande”.
Biaggi dovette digerire la prima batosta: “Non è semplice pensare alla gara e cercare insieme il giro veloce. Valentino è stato bravo, vediamo la gara domani…”.
Quella gara non era considerata come la prima prova del Motomondiale 2024: era Rossi contro la Honda, Biaggi contro la Yamaha, l’uomo contro la macchina, un confronto che andava oltre ogni cosa per la quale si era corso fino a quel momento.
Si parte e da subito Rossi e Biaggi si staccano dal gruppo e iniziano una sfida personale fatta di attesa, strategia, sorpassi, staccate. I due si infastidiscono tanto da permettere a Gibernau di rientrare e inserirsi nella lotta, ma quel giorno Gibernau è di troppo, quel giorno è Rossi contro Biaggi. I due tornano ad allungare e a giocarsela uno contro uno, con Rossi a fare il ritmo, Max che passa e Valentino che risponde alla curva successiva. È una sfida estenuante per noi sul divano, figuriamoci in pista. A tre quarti di gara Biaggi concretizza il sorpasso e si mette davanti, forse in modo definitivo. Ma a due giri dalla fine Valentino tira oltremodo una staccata, portando Biaggi fuori linea e riprendendosi la prima posizione. Max spreme la sua HRC e prova in ogni punto a sopravanzare, ma Valentino non regala un millimetro e taglia per primo il traguardo. La missione è compiuta, la storia è scritta. A fine anno arriverà anche il titolo Mondiale e il festeggiamento con la maglia bianca con su scritto “Che spettacolo”. Molti identificano Montmelò 2009 come miglior gara di Valentino, altri pensano a Laguna Seca 2008; ma quella di Welkom 2004 è stata una vera e propria impresa costruita oltre la razionalità.