Prima le cadute, poi la notizia dell’inchiesta della Procura di Monza ed ora l’ammissione da parte della società: in Parabolica c’era un problema sull’asfalto. Oggi, durante una conferenza stampa, la SIAS (società che gestisce il circuito) nella persona del presidente Paolo Guaitamacchi, porge le proprie scuse per quanto accaduto in occasione del mondiale Superbike il 5 e 6 maggio.
IL MANGEMENT HA TENUTO TUTTI ALL'OSCURO
Scuse sia ai piloti, sia al pubblico, sia a tutti gli appassionati per “il comportamento omertoso del management dell’Autodromo di Monza che ha tenuto all’oscuro tutti quanti, a partire dal Consiglio di amministrazione, di un enorme problema dell’asfalto in Parabolica: circa 50 bolle che sono state prodotte dallo scarso drenaggio del terreno molto argilloso sottostante la curva, come evidenziato anche durante i sopralluoghi che abbiamo commissionato a due professori universitari di Milano e Roma (Giattanasio di Tor Vergata e Maurizio Crispino del Politecnico di Milano, individuati di comune intesa fra FMI e e CSAI, ndr). La cosa più grave è che la dirigenza era già a conoscenza dei possibili rischi per i piloti, come si capisce dalle intercettazioni telefoniche che ho avuto l’autorizzazione a divulgare dalla Procura di Monza. L’asfalto sarà sicuramente ripristinato entro la fine del mese di luglio e quindi in tempo per il GP di F1”. Per quanto riguarda, invece, le moto, si ricomincia dal mese di settembre.
Per ascoltare le intercettazioni telefoniche realizzate dalla Procura cliccate qui 
oppure sull’allegato sopra al testo dell’articolo.
