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03 July 2011

Gran Premio Italia MotoGP Mugello 2011: Rossi commenta gara e situazione Ducati

“Con la 1.000 per l’anno prossimo che ho testato qui al Mugello, ho girato più lento dei tempi che hanno fatto oggi quelli del primo gruppo. Oggi ho fatto sesto e se davanti non succede niente, questa è la nostra posizione”.

Gran premio italia motogp mugello 2011: rossi commenta gara e situazione ducati

Scarperia (FIRENZE) – Un Rossi che dice “questa è la nostra posizione” riferendosi al suo sesto posto odierno proprio non ce lo aspettavamo. Dopo il Gran Premio d’Italia della, il pesarese ha fatto il punto sullo stato dello sviluppo della Ducati Demsosedici. Non è sembrato per niente ottimista ed è apparso molto sottono sia fisicamente, sia moralmente. Ha detto Rossi: “Oggi è andata un pochino meglio. Abbiamo fatto una modifica grossa nella messa a punto che ha funzionato. Purtroppo abbiamo avuto un problema all’ammortizzatore dietro e quindi, per la gara, visto che stamattina non siamo riusciti a capire bene, siamo partiti con il setting di stamattina e sapevamo che più o meno il nostro passo, il nostro potenziale era quello. Si poteva fare un po’ meglio, perché ho avuto dei problemi con la frizione, che non scattava bene, e infatti, in partenza ero quasi ultimo e non sono riuscito a fare una delle mie buone partenze, come riesco a fare quest’anno con la Ducati. Fortunatamente nelle prime due curve sono riuscito a passare altri piloti, ma ero abbastanza indietro. Poi la frizione ha continuato a darmi fastidio anche durante la gara, perché spesso rimanevo in folle. Anche se fossi partito bene e avessi preso Spies e Simoncelli, avrei potuto fare qualche giro con loro, ma non credo che li avrei tenuti per tutta la gara: il distacco rispetto al giro veloce è migliorato rispetto ad Assen. Oggi dal giro veloce eravamo staccati di otto decimi, ma il nostro potenziale per ora rimane questo. Quindi se davanti non succede niente, questa – la sesta di oggi n.d.r. – è la nostra posizione. Peccato, perché al Mugello ci aspettavamo di fare un po’ meglio. Eravamo andati piuttosto forte con le 1.000, ma oggi i dati hanno mostrato che sono più forti gli altri con le 800”.

 

Le ultime modifiche alla Ducati non sono state di dettaglio. Ha aggiunto Rossi: “Abbiamo modificato il bilanciamento dei pesi, per far curvare meglio la moto e per avere grip quando frena, perché in frenata non riesco ad avere la fiducia sufficiente per frenare forte. È andata meglio, anche se abbiamo perso un po’ di aderenza in accelerazione, ma questa messa a punto ha un buon margine di miglioramento, nel senso che non ci abbiamo lavorato praticamente per nulla. Lo abbiamo fatto sulla carta. Quindi possiamo andare anche un po’ meglio, mettendolo a posto e affinandolo. La cosa positiva è che il nuovo posteriore consente di fare dei settaggi migliori, che, invece non si potevano fare con la vecchia, perché diventava troppo nervosa. Tuttavia ci mancano ancora la frenata, ma soprattutto l’entrata in curva. Dobbiamo lavorarci e capire perché, soprattutto considerando che è lì che perdiamo. Nei cambi di direzione e nei pezzi veloci, guidati, siamo piuttosto lenti. Ci aspettavamo un passo aventi più grande. Ma eravamo ottimisti sul fatto che potessi risolvere i problemi anche davanti. Se poggi fossi partito come ero partito ad Assen, magari sarei stato entro i venti secondi di distacco, però, sarebbe stato comunque tanto”.

 

Rossi non girerà domani al Mugello per fare nuovi test, come i piloti delle altre squadre, HRC e Yamaha comprese, perché è già al limite con il numero dei motori che ha a disposizione per regolamento. Deve disputare ancora tante gare e non può fare chilometri con un nuovo motore, che va invece risparmiato per i prossimi Gran Premi.

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