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21 April 2013

Ducati: il fascino del marchio “nasconde” le lacune tecniche

L’avvicendamento tra Claudio Domenicali e Gabriele del Torchio e l’uscita di scena di due giganti della pista come Filippo Preziosi e Valentino Rossi: ecco come la gente vede il futuro di Ducati dopo lo tsunami che l’ha travolta negli ultimi mesi

Ducati: il fascino del marchio “nasconde” le lacune tecniche

L’avvicendamento tra Claudio Domenicali e Gabriele del Torchio e l’uscita di scena di due giganti della pista come Filippo Preziosi e Valentino Rossi: ecco come la gente vede il futuro di Ducati dopo lo tsunami che l’ha travolta negli ultimi mesi

 

LA REGIA OCCULTA È DI AUDI

Gabriele del Torchio passa in Alitalia (cliccate qui)e Claudio Domenicali prende il suo posto nel ruolo di Amministratore Delegato Ducati (cliccate qui). Sembra una conferma che Audi non sia entrata proprio in… punta di piedi, a Borgo Panigale: che tutti questi avvicendamenti non siano proprio casuali lo pensa l’84% degli intervenuti al nostro sondaggio. E mentre la notizia della successione al vertice fa il giro del mondo, Motociclismo, col suo consueto sondaggio del lunedì, ha già interpellato da giorni i lettori: qual è il futuro della Ducati ora che anche del Torchio, oltre a Preziosi (cliccate qui) e Rossi, se n’è andato?

Come sempre, le risposte non finiscono di stupirci.

 

GLI EXPLOIT DI PREZIOSI (PREVEDIBILE) E DI DEL TORCHIO (INASPETTATO)

Per prima cosa l’attaccamento dei tifosi a Filippo Preziosi. È un pezzo di Ducati, questo lo sappiamo bene. Ma addirittura la metà degli intervenuti ritiene la perdita di Filippo tanto grave quanto quella di Rossi e di del Torchio messi insieme. Non era affatto scontato “avere la meglio” sul redivivo Valentino, ma il dato davvero stupefacente forse è un altro: il consenso di Gabriele del Torchio. Un pubblico “passionale” come quello ducatista ce lo saremmo aspettato a votare il pilota o il tecnico, mai e poi mai un dirigente “politico”. Invece ci ha sorpreso - in positivo, s’intende - quel 20% di appassionati che ha sofferto più di ogni altra cosa la dipartita dell’ex Amministratore Delegato Ducati.

 

NEL BENE E NEL MALE, LE CORSE CONTANO POCO

Sembra incredibilmente che le corse siano quasi marginali per il futuro della Ducati. Se, come adesso, i risultati non arrivano, pochissimi (6%) danno la colpa ai piloti. Se invece, come accaduto nel 2012, le vendite vanno a gonfie vele, non sono in tanti (10%) a dare il merito al Reparto Corse Ducati. Però più della metà dei nostri internauti le idee chiare ce le ha eccome: il fascino del marchio copre le lacune tecniche, che penalizzerebbero più di tutte le Ducati SBK e MotoGP, visto che la gamma stradale convince il 33% degli intervenuti.

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