Nella Q1 scendono in pista i piloti che si sono classificati dalla undicesima posizione in giù nel combinato delle FP1-2-3, per giocarsi in 15 minuti i due posti disponibili per passare alla Q2, dove si decideranno le prime posizioni della griglia di partenza per la gara. I primi a scendere in pista sono Bradl, Bautista e Barbera. Bradl inizia firmando un tempo di 2'05”848. Mancano 10 minuti al termine e scende in pista anche Pol Espargarò che si mette davanti a tutti grazie a un crono di 2'05”571. Pirro intanto intraprende un giro lanciato che lo porta in seconda posizione a 2 decimi dallo spagnolo. È un secondo posto conteso perché vi si avvicendano prima Barbera e poi Smith. A questo punto entra in gioco anche Aleix Espargarò, che per due giri di fila si posiziona terzo. Mancano 7 minuti e i piloti cominciano a rientrare ai box a cambiare le gomme per provare un secondo attacco al cronometro. A 3 minuti dalla fine si chiude l'anteriore della Ducati di Pirro, che finisce a terra, ma fortunatamente riesce a rialzarsi e ripartire. Attenzione ad Aleix Espargarò, che conquista il dominio della classifica. Quindi le prime due posizioni sono dei due fratelli Espargarò. Bradley Smith non si arrende, continua a sognare la Q2 e il tempo che firma gli dà ragione (2'04"740): ora è primo, seguito da Aleix Espargarò. All'ultimo giro Barbera e Bautista sembrano impegnati in una bagarre: Hector è più veloce, ma anche Alvaro sta sfruttando il proprio ultimo giro utile, quindi non si fa da parte. Il ducatista si spazientisce e, nel momento in cui riesce a passare il pilota Aprilia, va lungo. Per entrambi un nulla di fatto.