a cura della redazione - 03 August 2016

Vitpilen: il futuro “stradale” di Husqvarna

Il prototipo roadster Husqvarna Vitpilen 701 andrà in produzione e pare che la versione di serie non sarà molto diversa da quanto visto a Eicma. Almeno, così spera Maxime Thouvenin responsabile del design delle Vitpilen (401, 701 e 125). L’abbiamo intervistato in esclusiva

Non solo tassello

Da un paio di edizioni di Eicma, allo stand Husqvarna compaiono prototipi di evidente estrazione stradale, o comunque dal look e dai contenuti molto diversi da quanto siamo abituati ad associare alle cattive Husky da enduro, cross o motard. Abbiamo visto la Concept 701 nel 2013 (che ha generato le 701 Supermoto ed Enduro); nel 2014 è stata la volta delle “sorelle” Vitpilen e Svartpilen 401; lo scorso anno è arrivata la bellissima Vitpilen 701, mentre quest’anno ci aspettiamo di vedere la naked stradale motorizzata col 1.300 cc della Super Duke, una moto tra le più paparazzate degli ultimi mesi, insieme alle versioni definitive delle 401, annunciate in produzione per il 2017, affiancate dalla 125. Chiaramente sono arrivate nel frattempo anche novità nell’offroad (enduro, cross, motard), ma quello che ci aveva detto Oliver Göhring (dir. Gen. Husqvarna) in un’intervista di inizio 2016 che vi invitiamo a rileggere, la gamma stradale si amplierà, sarà sempre più originale ed esclusiva, abbraccerà anche cilindrate alte e si posizionerà nel segmento premium.

Immaginare, disegnare e produrre: quanto si perde nel percorso?

Ma si sa, i prototipi sono sempre bellissimi e lasciano a bocca aperta, solo che poi quando vanno in produzione perdono un sacco delle particolarità che la fantasia dei designer aveva creato. Succederà anche alle Husky stradali quello che è successo alle motard con la 701, che nella versione di produzione - diciamocelo - non c’entra nulla con la Concept 701? Per cercare di capirlo, abbiamo intervistato direttamente Maxime Thouvenin, in Kiska dal 200 e responsabile del design delle Husqvarna Vitpilen (401, 701 e 125). A dire la verità, oltre a lui, abbiamo intervistato anche Gerald Kiska, capo della struttura che nei dintorni di Salisburgo disegna le KTM e le Husqvarna, gli abbiamo chiesto del rapporto di interdipendenza tra le due Case e di come si differenzieranno sempre più. Sia a Kiska che a Thouvenin abbiamo chiesto come si riuscirà nell’intento di sfruttare le sinergie con Mattighofen riuscendo non solo a mantenere l’anima di una delle Case di moto più antiche del Mondo, ma anche a traghettare il Marchio verso un futuro in cui dovrà per forza emergere sempre più una caratteristica originale. E poi quando cominceremo a vedere i frutti di questo percorso, quanto si differenzieranno dai prototipi, come si svilupperà la tanto sbandierata “apertura stradale”, quante Husqvarna si venderanno in futuro…
 
Per tutte le risposte, non perdetevi Motociclismo di agosto, che trovate in edicola, ma intanto ecco un assaggio del bel servizio firmato Marco Riccardi.

“le Vitpilen non sono cafè racer o vintage. Sono diverse da ogni altra moto”

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