Motociclismo

Motociclismo / dicembre 2022 24 a attualità attualità COMPARATIVA TERMINALI DI SCARICO OMOLOGATI Fino a qualche anno fa moltissimi motociclisti, appena comprata la moto, sostituivano lo scarico: estetica, sound, peso, ma soprattutto prestazioni. Oggi restano valide le prime voci, ma le prestazioni non fanno più parte – o quasi – del bouquet di migliorie offerto da un terminale nuovo. Secondo i capitolati della normativa Euro 5, infatti, la resa dello scarico after market omologato, in termini di potenza, non può discostarsi di oltre il 5% da quella del componente di serie. Quanto alla rumorosità, il limite stabilito dalla norma prevede che non si vada oltre i 3 dB rispetto al livello raggiunto in sede di omologazione (riportato su una targhetta sul telaio). E in entrambi i campi i nostri concorrenti si sono dimostrati tutti fin troppo ligi! MA IL SOUND? Questo non significa, ovviamente, che la tonalità allo scarico non possa variare: suono più appagante non significa necessariamente più rumore. Il sound è la prima cosa che ogni motociclista valuta all’avviamento della moto e questi scarichi dimostrano che si può incattivire il carattere della propria moto senza per questo spaccare i timpani al prossimo, anzi a volte facendo anche meno rumore della moto di serie. Anche perché, in quest’epoca dove l’elettrico sembra la panacea di tutti i mali, le moto vengono spesso colpevolizzate per l’eccessivo inquinamento acustico. A questo riguardo, poi, le norme sono diventate più severe: ecco cosa recita la norma Euro 5 sugli scarichi omologati aftermarket: “Il dispositivo o i suoi componenti devono essere costruiti in modo da non permettere la rimozione di parti la cui funzione primaria sia relativa al silenziamento della camera di espansione. Nel caso si tratti di parti separate, non ne deve essere facilitata la rimozione (per esempio attraverso viti o simili) e devono essere montati in modo che un’eventuale rimozione causi danni permanenti e irreparabili al componente”. In soldoni, significa che è vietato facilitare la rimozione del dB killer e che, qualora lo si rimuovesse, si devono lasciare delle “tracce” sullo scarico. Questo, in modo che non si possa rimontare il dB killer senza problemi, per affrontare, per esempio, la revisione. È il caso di quegli scarichi che vanno trapanati per accedere al dB. Mentre non sarebbe sufficiente, secondo le interpretazioni più restrittive, il famoso punto di saldatura sulla vite o sul dado che fissa l’antirumore. Probabilmente, con l’Euro 5+ verranno stilate caratteristiche più stringenti cui i costruttori dovranno attenersi. Tutti gli scarichi in nostro possesso, in ogni caso, sono omologati Euro 5, quindi un ente terzo ha stabilito che rispettano ogni norma prevista da questo standard. PESO ED ESTETICA Dove le differenze ci sono, e non poche, è nel campo del look, un ambito dove tuttavia lasciamo ogni giudizio ai lettori. La foto principale di ogni scheda dedicata agli scarichi mostra “come Trovate il terminale della Kawasaki Z900 un po’ ingombrante? Nessun problema, abbiamo messo a confronto cinque scarichi aftermarket omologati per la naked di Akashi. Hanno personalità estetica, permettono di risparmiare fino a 2,7 kg e rendono la voce della ”Z” ancora più aggressiva (senza essere più rumorosi). Ma dal punto di vista delle prestazioni regalano - al massimo - poco più di un CV. Prezzi compresi tra 353 e 1.129 euro SCARICHI E C C E Z I O N A L I di Alberto Motti - foto Aldo Ballerini

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