di Riccardo Villa - 10 December 2023

Le novità Kawasaki 2024

Tra le quattro sorelle giapponesi è quella che sta spingendo di più con la mobilità elettrica applicata alle moto “vere”. In testa a tutte la prima ibrida in produzione di serie. Ma ci sono anche la Ninja 400 e la nuova piattaforma 500

NINJA 7 HYBRID

È la risposta a quanti si domandavano “Ma se tra le auto l’ibrido termico-elettrico è diffusissimo, come mai nelle moto non lo ha fatto nessuno?”. La risposta è che due motori e una batteria occupano più spazio di uno solo, e pesano parecchio, cosa che sulle moto è un grosso problema. Ma Kawasaki ha sfidato questo tabù. La sua ricetta è stata non esagerare con le dimensioni di entrambi i propulsori, per cui quello termico è un bicilindrico in linea di 451 cc e 59 CV a 10.500 giri/min, quello elettrico è molto piccolo e sviluppa 9 CV nominali (12 di picco) e la batteria ha una capacità di 1.370 Wh (in pratica è come due batterie di e-bike). Il tutto ha comunque comportato un peso notevole (dichiarati 227 kg con il serbatoio da 14 l pieno di benzina) e un interasse elevato, come si vede già ad occhio: 1.535 mm, contro i 1.380 mm della Ninja 400 endotermica. I due motori sono collegati da una frizione elettroattuata, che permette di usare il cambio in automatico o in manuale a 6 marce (con comando al manubrio e senza leva della frizione) a seconda delle modalità di guida. In modo Eco-Hybrid, i due motori lavorano insieme ed è possibile usare entrambi i tipi di cambio. Qui la nostra prova.

PREZZO: stimato intorno ai 12.000 euro

DISPONIBILITÀ: gennaio 2024

Z7 HYBRID

Si tratta della sorella “nuda” della Ninja di pagina accanto. Se quella l’abbiamo già provata, questa è una novità assoluta di Eicma. Come funzionano le due sorelle? Si può scegliere se andare solamente con il motore termico, esclusivamente con quello elettrico (per 12 km, quindi è ottimo per il tragitto casa-lavoro) o combinare entrambi con la modalità e-boost, per aumentare le prestazioni soprattutto ai bassi regimi (avete in mente la pedalata assistita delle biciclette? Ecco, qua è come se le gambe del ciclista fossero i pistoni del motore...), anche se il vantaggio c’è anche in alto, visto che si raggiungono i 69 CV… ma solo per 15”. Con la modalità e-boost, l’accelerazione è superiore a quella che ci si aspetterebbe da bicilindriche da 450 cc così pesanti. Le moto non si ricaricano collegandole alla rete, ma solo grazie al motore endotermico (anche in frenata).

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: primavera 2024

NINJA ZX-4RR

L’abbiamo già provata (Motociclismo 11-2023). Ed è una libidine: ha un motore che ulula fino a 16.000 giri, ma senza farti stampare contro i muri perché la cilindrata è di 400 cc e la potenza massima è umana. Avere un motore sportivo medio-piccolo ti permette di vivere a regimi da capelli ritti sulla testa, senza essere Pecco Bagnaia. Kawasaki doveva scegliere se ridurre la Ninja 600 o maggiorare la 250 con telaio in acciaio e ha scelto quest’ultima strada, per esaltare la maneggevolezza. Il motore ha una potenza specifica che sfiora i 200 CV/litro e la moto vanta ride by wire, mappature, controllo di trazione, sospensioni regolabili con forcella Showa SFF-BP e mono Showa BFRC-lite, strumentazione TFT con connettività Bluetooth, quick shifter bidirezionale. Più di 30 anni fa Kawasaki fece una ZXR400 dotata di stesse misure di alesaggio e corsa, potenza simile, ma telaio in alluminio.

PREZZO: 9.940 euro

DISPONIBILITÀ: immediata

NINJA E-1

L’avevamo già vista un anno fa e questa è la versione definitiva. Somiglia tantissimo alla Ninja 7 Hybrid e pure alla Ninja ZX4RR, ma è 100% elettrica e viene equiparata a una 125 cc. Il motore eroga circa 7 CV nominali, con un picco di 12. In modalità Road si raggiungono gli 85 km/h e i 99 km/h per soli 15 secondi, azionando l’e-boost. In Eco, la punta è di 60 km/h. L’autonomia max di 72 km la rende indicata soprattutto per la città. Telaio e freni sono gli stessi della Z400 bicilindrica.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: n.d

Z E-1

La naked elettrica è leggermente più lenta: 79 km/h in Road, 56 in Eco. Le batterie sono due, collegate in parallelo e si possono caricare alle colonnine o alla presa del box, ma anche estrarle (pesano 11,5 kg l’una) e inserirle in una dock station che potete tenere in casa. Ciò significa anche portarsene una terza di scorta. In un’ora e mezza si caricano dal 20% all’80%. In altre due ore del restante 20%. C’è la modalità Walk, per spingere la moto a piedi o fare la retromarcia.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: n.d.

NINJA 650

Le prime Ninja sono arrivate sul mercato 40 anni fa, anche se da noi in Italia si chiamavano GPz. Kawasaki quest’anno celebra questa ricorrenza con le moto della serie Ninja 40th Anniversary Edition. Le ZX-4RR, ZX-6R e ZX-10R sono proposte con la livrea bianca, blu e verde della ZXR750 che correva nel Mondiale Superbike, mentre la Ninja 650 e la Ninja 1000SX sono disponibili con il rosso/nero ebano/argento della mitica GPz 900R. Sulla 650 è confermato il solito motore bicilindrico in linea da 649 cc fasato a 180°, capace di 68 CV a 8.000 giri/min e di 64 Nm a 6.700 giri/min. Il telaio è un traliccio in tubi tondi d’acciaio, i freni anteriori sono da 300 mm con pinze a doppio pistoncino, la strumentazione è TFT ed è presente il controllo di trazione.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: n.d

NINJA 1000SX

Guardando la sport touring aspirata di Kawasaki, nella versione con gli stessi colori della mitica GPz 900R, fa impressione quanto si siano evolute le moto sportive negli ultimi anni. Perché la 900, presentata nel 1983, adesso ci sembra una moto turistica, guardando la sella per il pilota, quella per il passeggero e i semimanubri rialzati. Ma a quei tempi, con i suoi 115 CV a 9.500 giri e circa 245 km/h, era il massimo della sportività. Tanto da vincere la Production al TT dell’Isola di Man, nel 1984, con Geoff Johnson. La SX del 2024 va molto più forte, visto che vanta 142 CV a 10.000 giri/min, 111 Nm a 8.000 giri/min e l’ormai canonica serie di controlli elettronici che permettono una guida più sicura.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: n.d

Z500

Le mezzo litro bicilindriche in linea ogni tanto godono di grande popolarità. Successe negli anni Sessanta con le inglesi (vedi la Triumph Tiger 500 con cui Ted Simon affrontò il suo primo Giro del Mondo), poi arrivarono le giapponesi, con la Honda CB450 del 1965. Honda non ha mai smesso di crederci, ma c’è stato un periodo in cui anche Kawasaki, Suzuki e Yamaha avevano le loro 500 twin. Adesso c’è l’invasione delle cinesi, che hanno creato un mercato importantissimo: nei Paesi emergenti sono le maximoto, mentre da noi interessano i tenutari di patente A2.

Fino a una ventina di anni fa, Kawasaki aveva una gamma completa, spinta da un bialbero fasato a 180°, con alesaggio e corsa da 74x58 mm e cilindrata di 498 cc. La nuova gamma invece ha un 451 cc con misure di 70x58,6 (ma non sappiamo la fasatura). La Z500 è l’erede della vecchia ER-5. La strumentazione TFT che vedete sotto a sinistra, e che dialoga con lo smartphone tramite l’app Kawasaki Rideology, è montata sulla versione SE, mentre la base ha una LCD. SE significa anche un puntale intorno al motore e una serie di accessori che variano Paese per Paese. Entrambe hanno la frizione Assist and Slipper.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: n.d.

ELIMINATOR 500

La custom della piattaforma 500 si pone in diretta concorrenza con Honda CM500T Rebel e Moto Morini Calibro. Rispetto alle sorelle il motore resta uguale, ma cambiano sovrastrutture, serbatoio, telaio, cerchi (18”-16”), freni, sospensioni… Anche la posizione di guida è ispirata alle cruiser americane, con sella a soli 735 mm da terra (a richiesta si può avere quella da 715 e quella da 765), manubrio distante dal busto, ma pedane non molto avanzate. La strumentazione è LCD, i fari a LED. Anche per lei è disponibile la versione SE (a sinistra): cupolino, soffietti, presa USB-C.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: n.d.

NINJA 500

Discende dalla GPz 500 bicilindrica del 1988, che aveva 60 CV, mentre la Ninja 2024 ne ha 46, per questioni di patente A2. Esteticamente somiglia alla Ninja ZX-4RR, ma è meno potente, più facile e ha più coppia ai bassi regimi. Il motore è sempre il nuovo bicilindrico da 451 cc e 46 CV. Anche il telaio a traliccio in acciaio è lo stesso della Z. Inevitabile la versione SE, che prevede colori dedicati (il verde lime/ nero ebano in foto, o un nero con due tonalità di grigio), l'accensione senza chiave KIPASS, la strumentazione TFT, una presa USB-C e altre cose, che variano da Paese a Paese. A questo punto è evidente che, a completare la gamma, manca solo un’enduro stradale, discendente dalla KLE500 del 1991: la risposta giapponese all’invasione cinese di enduro 500 bicilindriche.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: n.d

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