di Mario Ciaccia - 28 November 2023

MotoGP: sacrificarsi per vederla in diretta o rischiare lo "spoiler"?

Cattivi precedenti nelle stagioni passate portano a essere superstiziosi: per far vincere il titolo a Bagnaia era necessario essere sul divano di casa, ma non sempre è possibile e il rischio "spoiler" è altissimo

Dato che amo guardare i GP in televisione, molto spesso mi tocca registrarli, dato che sono sempre in giro in moto. Tuttavia, registrare le gare non mi piace, perché mi espone al rischio di spoiler. Soprattutto questo week end, che era assolutamente decisivo per l'assegnazione del titolo. Martin mi sta simpatico, ma sono italiano, tifo Bagnaia. E temevo che Pecco, alla fine, non ce la facesse. E che palle è guardare una gara di cui sai già il risultato, per di più non quello in cui speravi? Quando sono in giro in moto, sono soggetto a continui attacchi, ovvero: a) compagni di viaggio che cercano i risultati col cellulare; b) benzinai o baristi che ti dicono: "Ah, sei in moto? Lo sai che Bagnaia ha perso il titolo per 2 punti?"; c) bar con maxischermi dove intervistano Jorge Martin Campione del Mondo; d) persone che, anche se gli dici "Non dirmi nulla, ho registrato la gara, me la voglio godere con calma" ti rispondono: "Tranquillo, non ti dico nulla, solo una cosa: Martin ha battuto Bagnaia per due punti".

L'alternativa

Allora una soluzione può essere quella di fermarsi durante il giro in moto e cercare di guardare la gara da qualche parte. Una volta provavo nei bar con maxischermo, ma adesso ho lo smartphone con l'app Sky. Solo che pratico poco questa soluzione per tre motivi: finisco sempre i giri di notte, quindi fare 'sta cosa significa arrivare a casa un'ora più tardi; spesso sono in giro con amici a cui non frega niente della MotoGP, per cui si scocciano; e il terzo motivo è che le rare volte che non guardo le gare a casa succede qualcosa di sbagliato ai piloti di cui sono tifoso. Ho tre esempi eclatanti.

Valencia 2006

Sono in giro per sterrate in provincia di Torino. La MotoGP parte nel momento in cui sono sceso dal Collombardo e sto per salire al Lago di Monastero, per cui sono in fondovalle e trovo un bar a Viù. Fuori, posteggiate, ci sono parecchie moto da strada. Dentro c'è un maxischermo. Ci sono un sacco di motociclisti che stanno guardando la gara. È l'ultima dell'anno. Valentino Rossi ha conquistato la testa del Mondiale grazie a un regalo che gli ha fatto Dani Pedrosa, abbattendo Nicky Hayden. Adesso Vale ha 8 punti di vantaggio sullo statunitense e nessuno dubita che la gara sarà una formalità, perché lui è più forte di Hayden.

Casey Stoner, nella sua autobiografia, senza peli sulla lingua afferma che Rossi è caduto perché Michelin gli ha dato una gomma volutamente difettosa, perché preferiva che a vincere fosse la Honda. Un'affermazione tostissima, che non ha creato alcun putiferio, probabilmente perché nessuno ha letto quel pur interessantissimo libro. È curioso che anche nel 2023 si siano sentite dire le stesse cose, quando Martin ha corso con una gomma difettosa in Qatar. Ma la risposta di Bagnaia è stata eloquente: anche a lui sono finite sotto il sedere gomme difettose, con cui ha rischiato di farsi malissimo, vedi Barcellona...

Phillip Island 2015

Stiamo tornando a Milano da una 24 Ore sulle Alpi e vogliamo vedere la gara di Phillip Island. Rossi è in testa al Mondiale e si sta giocando tutto contro Lorenzo. Troviamo un bar con maxischermo a Bressanone(BZ). La gara è strana, perché Lorenzo è in fuga e sembra irraggiungibile, mentre Marquez continua a fare sorpassi e controsorpassi con Rossi e Iannone per il secondo posto. L'ultimo giro ha dell'assurdo, perché Marquez lo inizia con mezzo secondo di ritardo da Lorenzo, ma a quel punto cambia passo, raggiunge Jorge, lo supera come se fosse fermo e va a vincere con mezzo secondo di vantaggio. In pratica, ha fatto l'ultimo giro un secondo più velocemente di Lorenzo, nonostante abbia pure dovuto superare quest'ultimo. Sarà Rossi a dare una spiegazione: Marquez ha fatto tutta la gara su di lui, per rallentarlo e fargli perdere punti da Lorenzo. In effetti Lorenzo in quella gara ne guadagnerà sette. Ovviamente Marquez negherà ogni accusa ma poi, la gara dopo, in Malesia, ci sarà il famoso duello tra i due, con tanto di calcio/non calcio dell'italiano ai danni dello spagnolo. La giornata più squallida da quando si corre la MotoGP, molto più triste dei giochi di squadra di Masia e Fernandez contro Sasaki in Moto3. Insomma, anche in questo caso guardare la gara in un bar non è stato il massimo.

Valencia 2017

Questa ce la siamo vista all'Eicma, in un megaipermaxischermo allo stand Yamaha. Quella è stata la stagione in cui Jorge Lorenzo era stato ingaggiato dalla Ducati con uno stipendio ragguardevole, ma non era riuscito ad adattarsi alla moto se non a fine stagione, quando a giocarsi il Mondiale contro Marquez c'era, contro ogni pronostico, Dovizioso. Andrea s'era presentato al via a Valencia con un distacco di 21 punti da Marquez, esattamente come Martin da Bagnaia nel 2023. Però non c'era la Sprint. Dovi avrebbe dovuto guadagnare 22 punti in una gara sola, o 21 nel caso avesse vinto la gara. Al via Joahn Zarco andò in fuga e fece quasi tutta la gara in testa. Alle sue spalle c'erano Marquez, Pedrosa, Lorenzo e Dovizioso. Messi in questo modo, non c'erano speranze per l'italiano.

Ma non è andata così. Marquez non è caduto. Per quanto quella foto non dia adito a dubbi, Marquez è riuscito a rimettersi in piedi: era un famoso numero che fece più volte prima del famoso incidente del 2020. Se gli partiva l'avantreno, lui riusciva a puntare gomito e ginocchio e a rimettersi in piedi. Nessun altro pilota c'è mai riuscito. Se non vado errato, dopo quella manovra Marc si ritrovò in quinta posizione, più che sufficiente per vincere il titolo. Subito dopo, Lorenzo e Dovizioso caddero uno dopo l'altro e Marc terminò la gara al terzo posto, vincendo il titolo con 37 punti di vantaggio su Andrea. Quanto a Zarco, dopo avere fatto tutta la gara in testa è stato superato nel finale da Pedrosa. Per vedere il francese sul gradino più alto del podio si sono dovuti aspettare sei anni... Insomma, anche in questo caso guardare la gara lontano dal divano di casa non è stato un trionfo.

Valencia 2018

Questa è orribile. Stiamo facendo una due giorni in bicicletta da Chivasso al Ticino, seguendo il Canale Cavour. Decidiamo di far cadere l'ora di pranzo in coincidenza con l'ultima gara della MotoGP dell'anno. A Recetto (NO) troviamo un bar, non ha il televisore, ci mettiamo a guardare la gara sul telefono. Piove. Rossi va fortissimo. Per la prima volta in carriera, escludendo il biennio con la Ducati, non ha ancora vinto una gara in quella stagione. In Malesia è caduto mentre era in testa. Questa è la sua ultima occasione. Quando la pioggia si fa torrenziale, Rossi diventa il più veloce in pista. Sono le gare che mi esaltano, quelle in condizioni estreme, dove vengono fuori quelli che hanno le palle. Rossi sta tornando alla vittoria in una maniera epica. Ma fermano la gara, piove troppo. Lui è deluso, sarebbe andato avanti staccando tutti. Rimandano la gara di un tempo eccessivo per restare lì al ristorante, quindi dobbiamo ripartire. Tra di noi c'è il compianto Luca Nagini, che decide di pedalare con lo smartphone sul manubrio, guardando la gara. Io penso che così è troppo, non me la godo, è pericoloso. Ma non voglio spoiler, non voglio sapere nulla. "Nagio, pedala in fondo e non rompere le palle". Nagio si mette in fondo e poi caccia un urlo: "Nooooooooooo!!!". Ora, uno come me che non vuole spoiler, se sa che Rossi potrebbe vincere la gara e sente Nagio urlare Noooooo, cosa potrebbe pensare? Ho già le palle girate per questo suo urlo, ma un genio decide di andare a vedere cos'è successo. "Non mi spoilerare", gli dico e lui "Ok, ti dico solo che è successo quello che temevamo". Ma si può essere più pirla di così?

2023, Valencia

Quando Bagnaia e Martin si sono giocati il Mondiale io stavo facendo un meraviglioso giro di due giorni, per sterrati, tra Milano e il Monferrato. Il rischio di spoiler era altissimo, quindi ho deciso di guardare la gara in qualche bar. Al sabato, a Sartirana Lomellina (PV) abbiamo trovato una trattoria che era perfetta, chiamata Il Canaja.

Sì, c'è. È quel ristorante che, se la MotoGP inizia alle 15, lui non chiude alle 15. Ma Il Canaja non appartiene a quella categoria. Alle 15, proprio quando la Sprint prendeva il via, noi siamo stati buttati fuori. Detta così suona male. In realtà il proprietario è molto simpatico e i suoi agnolotti sono squisiti, per cui ci tornerò. Però è vero: alle 15 chiudeva.

Ma non è andata molto bene, se sei italiano e vorresti che vincesse il tuo connazionale. Martin ha vinto e ha festeggiato con una plateale strizzata di palle in piedi sulla moto, della serie "Ho qualche milione di ormoni in circolo". Bagnaia ha terminato quinto, ostentando la solita flemma di quando perde punti preziosi da Jorge. Il giorno dopo s'è ripresentato il problema. Ci siamo fermati a mangiare al Ristorante Carpino di Cella Monte (AL), ma la gara era alle 15 e ai miei compari di viaggio scocciava restare fermi fino alle 16 pure la domenica. "L'hai registrata, no?". "Sì, ma ho paura degli spoiler". "Affronta questa paura". E sapete cos'ho pensato? Una roba da terrapiattisti: "Se guardassi lo show adesso, al ristorante, Pecco perderà. Se lo guarderò dal divano di casa, vincerà". Quando sono tornato a casa ho acceso la tv. Va detto che ormai s'è capito che Martin è pura esplosività e gas aperto, mentre Bagnaia è la vecchia volpe che ragiona per tutta la gara e sa adottare le strategie più adatte. Per cui ci sta che lo spagnolo vinca le Sprint, ma subisca la maggiore intelligenza tattica di Bagnaia nelle race lunghe. Però, quando ho visto Bagnaia in testa e Martin che lo tallonava, ho pensato al peggio - parlo da tifoso italiano - ovvero Martin primo e Bagnaia per terra. E mi sono detto: ma perché devo soffrire così? Non potevo farmi spoilerare in qualche bar? Invece è successo il contrario... Mamma mia che Mondiale, questo del 2023. Che colpi di scena. Che romanzo avvincente.

E il 2024?

Ci saranno tante cose interessanti, l'anno prossimo. Come pronostici del pessimismo verrebbe facile pensare che Marini e Zarco, passando dalla Ducati alla Honda, faranno la tristissima fine di Mir. A meno che in Honda non cambino rotta. Bagnaia sarà chiaramente uno dei più forti ma è altamente probabile che Martin, Bastianini, Bezzecchi e Di Giannantonio gli staranno addosso. A questi si aggiungeranno i nuovi arrivati in Ducati, ovvero Marc Marquez e Morbidelli. In Yamaha ci saranno due fortissimi - Quartararo e Rins - ma anche lì, come con la Honda, è dura non avere un pregiudizio negativo. Da Aprilia ci sarà l'attesa per la prima vittoria di Viñales (incredibile che non ci sia arrivato quest'anno) e poi ci sono le KTM, con l'arrivo di Acosta. Verrà bruciato come Remy Gardner, o farà come Marquez nel 2013? Ovviamente ciò dipende anche dal livello di sviluppo che raggiungerà la moto austriaca.

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