a cura della redazione - 29 November 2023

Le novità Honda 2024

Vera e propria offensiva da parte della Casa dell’Ala la quale espone ben dieci novità. Tra modelli inediti (Hornet 1000) e grandi ritorni (CBR600R) ce n’è per tutti i gusti e debutta sulle CB650 una frizione comandata elettronicamente

CB500 HORNET

La piccola nuda pensata (anche) per chi ha la patente A2 è aggiornata nel nome e nella dotazione. Tecnicamente è del tutto simile alla CB500F dalla quale deriva. Motore bicilindrico in linea fronte marcia con iniezione elettronica e distribuzione a doppio albero a camme; potenza di 47,6 CV e coppia di 43 Nm; frizione antisaltellamento, cambio a sei marce. Telaio in tubi di acciaio abbinato a sospensioni Showa (forcella SFF-BP, “mono” con leveraggio regolabile nel precarico); dischi anteriori di 296 mm con pinze Nissin a quattro pistoncini ad attacco radiale; altezza sella di 785 mm, serbatoio di 17,1 litri per un peso col pieno di 188 kg (1 kg meno della CB500F). Le novità riguardano vari ambiti. C’è una mappatura della centralina che aumenta la reattività del motore; è ora presente il controllo di trazione, disattivabile; c’è un nuovo faro anteriore (confermata la tecnologia full LED) studiato (anche) per deviare l’aria dal manubrio a favore della precisione dello sterzo ad alta velocità; c’è, infine, un nuovo display TFT da 5” con connettività e navigazione turn-by-turn, abbinato a un blocchetto elettrico ora retroilluminato. Colorazioni: nero, rosso, bianco.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: prima metà 2024

CBR500R

La baby sportiva guidabile con patente A2 si presenta con un aspetto più simile a quello della supersportiva top di Casa, la CBR1000RR-R Fireblade. È cambiata soprattutto nella zona frontale dove è presente un nuovo faro a LED, sempre sdoppiato, che dovrebbe essere più efficace al buio. Inedite anche le grafiche e due i colori disponibili, nero e rosso (in foto). A livello tecnico è, si può dire, gemella della CB500 Hornet (stesso motore, telaio, sospensioni , serbatoio, freni, altezza sella) e ha guadagnato anche lei tutti gli upgrade: superiore reattività al comando del gas, controllo di trazione, nuova strumentazione e blocchetto, appendici che riducono le turbolenze nella zona del manubrio migliorando la precisione dello sterzo ad alta velocità. Come la sorella, è dimagrita di 1 kg e pesa ora 191 kg col pieno.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: prima metà 2024

CB1000 HORNET

C’era una volta la Hornet, apprezzatissima naked sportiva di media cilindrata. Rimasta lontana dai radar a lungo, l’anno scorso, sorpresa!, è tornata. Ma era un’altra moto. Quest’anno, sorpresa!, ecco allo stand Honda addirittura due nuove Hornet. Nessuna delle quali è una nuda sportiva di media cilindrata. Digerita l’idea che difficilmente in futuro vedremo un’erede fedele al concetto originale, apprezziamo il fatto di avere davanti una Hornet davvero grintosa. Spinta da un quattro in linea di 999 cc di derivazione Fireblade 2017-2019, la nuova arrivata si pone a cavallo tra le nude di media e di grande cilindrata, più vicina alle prime. La Casa per ora la considera un prototipo in avanzato stato di sviluppo, per cui si conoscono pochi dati. Sarà in vendita in tre colori (rosso, grigio, bianco) e ha circa 150 CV e 100 Nm. Dispone di frizione antisaltellamento e corpi farfallati ride by wire, e ha varie mappature di erogazione e controllo di trazione. Il display è TFT, da 5”, con connettività bluetooth. L’impianto luci è full LED. Il telaio è a doppia trave, in acciaio, mentre il forcellone è in alluminio e aziona il “mono” attraverso un leveraggio. Le sospensioni sono Showa regolabili. I dischi anteriori misurano 310 mm e sono abbinati a pinze Nissin ad attacco radiale. Le gomme di primo equipaggiamento sono Bridgestone S22 con misure di 120/70 e 180/55. Tra le altre cose è ignoto, per ora, il peso.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: prima metà 2024

NX500

Nuovo nome anche per la crossover della (fu) famiglia CB500. Ora, evoca la sigla della mitica Dominator (NX650) e si chiama NX500. Guadagna tutti gli aggiornamenti di cui è stata oggetto la Hornet (nuovi strumentazione, blocchetto, faro, look, controllo di trazione, mappature) ed è 3 kg più leggera del modello che sostituisce, la metà dei quali risparmiati grazie a nuovi cerchi. Tecnicamente si differenzia dalla nuda (soprattutto) per le ruote (l’anteriore è da 19”), per la loro escursione (150 mm davanti, 135 mm dietro), per l’altezza della sella (830 mm), per la capacità del serbatoio (17,5 litri), per le pinze anteriori (flottanti a due pistoncini) e per il peso col pieno (196 kg). Tre i colori: rosso, nero, bianco.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: prima metà 2024

CBR600RR

Torna sul (nostro) mercato quella che è una vera e propria icona della categoria supersport. In vendita nel corso dei primi mesi del 2024, la nuova versione della cara, vecchia CBR ha una ciclistica simile a quella del modello 2016, l’ultimo commercializzato in Europa. Da lì arrivano il telaio a doppia trave in alluminio, il forcellone (anche lui in alluminio) bibraccio, i freni (doppio disco anteriore di 310 mm con pinze Tokico ad attacco radiale), le sospensioni completamente regolabili (forcella Showa BPF con steli di 41 mm, “mono” Showa con leveraggio) e l’ammortizzatore di sterzo a controllo elettronico. Presenta grandi novità a tutte le altre voci. Il quattro in linea di 599 cc con distribuzione a doppio albero a camme è stato rivisto nei condotti di aspirazione e scarico, nei corpi farfallati (ora ride by wire, di diametro 44 mm), nella fasatura di apertura/chiusura delle valvole. È dotato di frizione antisaltellamento e cambio elettronico bidirezionale ed eroga 121 CV e 63 Nm con omologazione Euro 5+ (la moto pesa 193 kg col pieno di benzina). La carenatura è stata completamente rivista in funzione della resistenza all’avanzamento (secondo Honda la CBR è la supersportiva stradale col miglior coefficiente di penetrazione) e dell’efficienza del raffreddamento. Integra ai lati del cupolino due appendici aerodinamiche che producono carico sull’avantreno. Un grande passo avanti lo ha fatto la dotazione tecnologica. La (nuova) fanaleria è full LED, è presente una piattaforma inerziale e attraverso un display TFT a colori si gestiscono risposta al gas, controllo di trazione, antiwheelie, intensità del freno motore e ABS.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: prima metà 2024

CBR1000RR-R FIREBLADE E FIREBLADE SP

La punta di diamante delle supersportive di Casa guadagna moltissimi aggiornamenti, tanto da rendere più semplice iniziare a parlare di cosa non è cambiato: il forcellone, il telaietto reggisella e freni e sospensioni della versione standard (dischi di 330 mm con pinze Nissin, forcella BPF e “mono” BFRC-Lite Showa completamente regolabili). Il motore quattro in linea di 1.000 cc è stato profondamente rivisto per migliorare schiena e accelerazione. Cambiano la fasatura della distribuzione, il rapporto di compressione, le valvole di aspirazione, le molle, i condotti di aspirazione, varie superfici di scorrimento, le bielle, l’albero motore (più leggero), il basamento, i rapporti (più corti), il silenziatore (più voluminoso e silenzioso). I valori di picco di potenza e coppia non cambiano (217 CV, 113 Nm) ma sono raggiunti 500 giri/min prima. Grandi novità anche alla voce “elettronica”. Ora i corpi farfallati sono controllati due a due a vantaggio della gentilezza nella risposta al gas e dell’intensità massima del freno motore. è inoltre presente una nuova modalità dell’ABS che disattiva logica di funzionamento cornering e lettura della ruota posteriore. Per il resto, il pacchetto di sistemi comprende come in passato varie mappature di erogazione, controllo di trazione, del freno motore, dell’impennata e launch control. Il telaio è stato rivisto, è più leggero e meno rigido. Interasse e avancorsa sono più corti, di 10 mm il primo, di 1,2 mm la seconda. Il peso della moto è di 200 kg col pieno, 1 kg meno della versione precedente nonostante la capacità del serbatoio sia aumentata di 0,4 litri, fino a 16,5 litri. La posizione di guida cambia: i semimanubri sono più alti e vicini al pilota, e le pedane sono più basse. La carenatura prevede nuove appendici aerodinamiche che, rispetto al passato, producono una resistenza minore nei cambi di direzione. Introdotto anche uno “scalino” nella parte inferiore della carenatura che allontana l’aria dalla ruota posteriore. La versione SP guadagna naturalmente tutti questi upgrade. E ne riceve altri. È dotata di nuove sospensioni Öhlins (forcella NPX e “mono” TTX36), con valvole coniche, ed è la prima moto sul mercato a proporre la logica di controllo semiattiva Smart EC 3.0. Ha nuove pinze freno, le Brembo Stylema R; e a differenza della sorella “base”, rispetto alla quale pesa 1 kg in più, è dotata di serie di cambio elettronico bidirezionale.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: prima metà 2024

CBR650R

La sportiva stradale di 649 cc guadagna vari aggiornamenti, anche molto interessanti. Salta all’occhio per primo lo stile più grintoso che prevede (anche) nuovi gruppi ottici – la fanaleria è full LED. Cambia poi la strumentazione. Ora c’è un display TFT a colori con connettività e navigazione turn-by-turn, controllato da un nuovo blocchetto al manubrio (il sinistro), retroilluminato. Soprattutto, insieme alla sorella CB650R è la prima Honda disponibile in versione E-Clutch. La E-Clutch è una frizione a controllo elettronico che (a fronte di un aggravio di peso di soli 2 kg) permette di partire, arrestarsi e cambiare usando solo il comando a pedale, senza azionamento della leva al manubrio che è comunque presente e utilizzabile. Per il resto, è tecnicamente identica alla versione che sostituisce. Il quattro in linea eroga 95 CV e 63 Nm ed è sorvegliato da un controllo di trazione disattivabile. Il telaio a doppia trave, in acciaio, è abbinato a un forcellone in alluminio. Le sospensioni sono Showa: la forcella è una SFF-BP con steli di 41 mm, il “mono” è azionato senza leveraggi ed è regolabile nel precarico). I due dischi anteriori di 310 mm sono abbinati a pinze Nissin a quattro pistoncini ad attacco radiale. Le gomme misurano 120/70 – 180/55. La sella è a 810 mm da terra e il peso col pieno è di 209 kg. Il serbatoio ha 15,4 litri di capacità. È disponibile in due colori, rosso e nero, e in versione depotenziata A2.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: prima metà 2

CB650R

La nuda “media” di aspetto neo retrò si presenta al 2024 aggiornata prima di tutto nel look: sono nuovi i fari (tutte le luci sono a LED), il codino, i convogliatori. Per tutto il resto vale quanto detto per la sorella CBR650R, tecnicamente sua gemella, inclusa la grande novità riguardante la disponibilità della versione dotata di frizione E-Clutch. Le due moto differiscono infatti solo per la carenatura, l’impostazione e il peso: la CB650R, col pieno, ferma l’ago della bilancia a 205 kg. Tutte le altre caratteristiche sono in comune. È disponibile in versione A2 e in quattro colorazioni (nero, grigio, verde, rosso), tutte coi foderi della forcella dorati e i cerchi color bronzo.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: prima metà 2024

CRF1100L AFRICA TWIN / ES

Novità interessanti, per la versione 2024 di una adventure tra le più apprezzate del mercato: cerchi a raggi tubeless, carenatura più protettiva con plexi maggiorato e regolabile e motore più performante. Il twin guadagna vigore ai bassi e medi grazie a modifiche al rapporto di compressione, alla distribuzione, all’airbox, ai condotti di aspirazione e al sistema di scarico. Cresce la coppia massima (112 Nm contro i precedenti 105), non la potenza di picco (102 CV). Confermate altezza della sella (regolabile a 850 e 870 mm da terra), escursione delle ruote (230 mm davanti, 220 dietro), sospensioni (Showa, completamente regolabili). Pesa 231 kg col pieno. Grande novità è l’arrivo della versione ES, l’unica che si potrà avere (anche) con DCT. Caratteristica di questa versione (che pesa col pieno 233 kg con cambio tradizionale e 244 con DCT) è la presenza delle sospensioni semiattive Showa, con regolazione elettronica del precarico del “mono”. Il cambio automatico DCT migliora nel riconoscimento delle curve (su tutte le Africa è presente la piattaforma inerziale) e nel rilascio delle due frizioni a vantaggio di partenze, manovre a bassa velocità e passaggio da prima a seconda. La ES sarà disponibile in due colorazioni, nero o “Tricolour”. Ha di serie le prese USB e 12V, oltre alle manopole riscaldabili.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: dicembre 2023

CRF1100L AFRICA TWIN ADVENTURE SPORTS

Quando nel 2018 venne lanciata, la CRF1000L Adventure Sports aveva sospensioni con escursione maggiore rispetto a quelle dell’Africa Twin “standard” e sella altissima: non faceva nulla per nascondere una certa vena di “cattiveria” in off-road. Poi negli anni ha virato il suo carattere: si è abbassata, ha guadagnato cerchi tubeless e sospensioni semiattive, diventando così il modello in gamma più comodo, protettivo, accessoriato, godibile su asfalto, adatto a un turismo globale più che all’off-road impegnativo. Un percorso che continua, in modo deciso. Per il 2024, la Adventure Sports abbandona il cerchio da 21”: davanti compare un 19” con pneumatico radiale 110/80; confermato il 18” al retrotreno. Altro intervento importante è la riduzione dell’escursione delle sospensioni: 210 mm davanti, 200 dietro. Diminuiscono così l’altezza della sella (da 850/870 a 835/855 mm) e la distanza minima da terra (da 250 a 220 mm). Cresce il peso di 3 kg, ora di 243 kg con il pieno (il serbatoio è da 24,8 litri) per la versione con cambio manuale e 253 per quella con il DCT. Per il bicilindrico vale quanto detto qui sopra per l’Africa standard. La carenatura è stata ridisegnata e la sella è stata rivista nei materiali dell’imbottitura. Confermato il parabrezza regolabile su 5 posizioni. Due le colorazioni.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: dicembre 2023

SH VETRO

SH Vetro” è frutto dell’ingegno dei tecnici della fabbrica italiana Honda di Atessa, in Abruzzo. Lo caratterizzano la carrozzeria semi-trasparente verde, realizzata in uno speciale materiale che durante il processo di produzione permette di abbattere del 9,5% su base annua le emissioni di CO2 rispetto alle colorazioni classiche. L'SH vetro sfoggia il parafango anteriore e le carene inferiori colorate di nero, a contrasto con il logo Honda bianco e il logo SH in argento sulle fiancate.

Non si tratta però della primissima volta che uno scooter Honda viene "vestito" con sovrastrutture semitrasparenti. In passato ricorderete lo Sky, un mezzo prodotto da Honda alla fine degli anni '90 e che presentava una carenatura quasi trasparente. Un lavoro analogo è stato fatto nel 2000 con lo ZX Dio, il cinquantino sportivo della Casa dell'Ala che nella versione skeleton mostrava letteralmente "le ossa" lasciando intravedere parte del telaio.

PREZZO: n.d.

DISPONIBILITÀ: dicembre 2023

© RIPRODUZIONE RISERVATA