di Marco Gualdani - 29 May 2023

Incidente mortale per Luca Gallinelli

Il giovane ha perso la vita dopo aver colpito un albero sul lungolago di Desenzano. Il padre Giorgio lo ricorda

Luca aveva 19 anni e una grande passione per le due ruote, ereditata dalla mamma Roberta e dal padre Giorgio, entrambi ex piloti. Purtroppo la sua vita si è fermata sabato 27 maggio intorno alle ore 13, sul lungolago Cesare Battisti di Desenzano.

Un tratto rettilineo, senza particolari ostacoli pericolosi. Secondo i testimoni, Luca ha perso il controllo della sua TM SM 125 andando a sbattere contro un albero, morendo sul colpo. Il padre Giorgio, che molti conoscono per la sua scuola di avviamento alla moto Junior Motor School con moto Yamaha, è stato anche collaboratore di Motociclismo per tanti anni.

Riportiamo alcune parti di una intervista rilasciata a Bresciaoggi dopo l'incidente:

"Luca era davvero un bravo ragazzo. Non beveva, non fumava, non andava in discoteca, era una persona che profumava di bucato. Questo non doveva accadere proprio a lui che era prudente, che viaggiava sempre con tutte le protezioni come gli abbiamo insegnato, che aveva un controllo perfetto della moto. Doveva accadere a me, che ero un incosciente".

Luca è cresciuto tra i bambini della scuola di famiglia e, negli anni, ha sviluppato una buona capacità di guida, evoluta con la pratica del minicross.

"Vederlo sul campo così piccino era un’emozione indescrivibile - continua Giorgio - Lui non vedeva l’ora di provare, in fin dei conti vedeva me, mia moglie e il fratello Marco sulla moto da quando è nato e ha sempre dimostrato di avere grande talento". Gallinelli ha parlato anche della dinamica: "C’è qualcosa che non mi convince. Io me ne intendo e sono andato a vedere la strada dove è successo. La frenata c’è e la traiettoria fa pensare che Luca abbia incontrato un ostacolo sulla sua strada, anche se la Polizia Locale e i testimoni dicono il contrario. Un’altra mia ipotesi è che sia caduta la catena e che quindi la ruota posteriore si sia bloccata all’improvviso. Appena mi sarà permesso andrò a verificare personalmente la moto. Anche se so che non serve, mio figlio non mi sarà mai restituito".

A Giorgio, a sua moglie Roberta, al fratello Marco e a tutti quelli che hanno voluto bene a Luca, vanno le condoglianze della redazione di Motociclismo.

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