di Beppe Cucco - 30 September 2020

Moto Guzzi Stornello 850, scrambler moderna

Realizzata sulla base tecnica della piattaforma V9 la Stornello 850 si presenta con cerchi a raggi da 21”e 17”, sospensioni dall'escursione adatta ad un fuoristrada di medio livello, sella comoda e parafango alto. Non si tratta di un modello ufficiale Moto Guzzi, ma della visione del designer Oberdan Bezzi

La Stornello è stata la prima monocilindrica 4 tempi di 125 cc nata in Casa Moto Guzzi. Prodotta dal 1960 al 1974 nelle cilindrate 125 e 160 cc, ha permesso alla Casa dell'aquila di fronteggiare la crisi del mercato motociclistico degli anni Sessanta. Progettato all'insegna della semplicità costruttiva per il contenimento dei costi di produzione, lo Stornello 125 era dotato di un cambio a 4 rapporti, di un telaio doppia culla aperta e ruote da 17’. La potenza dichiarata era di 7 CV a 7.200 giri che permetteva alla motoleggera Guzzi di raggiungere i 100 km/h e di consumare particolarmente poco: 2,3 litri per 100km. Venduto solo nel colore rosso con filetti sul serbatoio, costava, nel 1960, 179.000 lire (pari a circa 1875 Euro attuali). Dato che veniva utilizzato anche per turismo, nacque l'esigenza di accedere alle autostrade che gli erano però precluse dalla cilindrata di 125 cc. La risposta fu lo Stornello 160, che venne presentato alla fine del 1968. Rinnovato profondamente anche nella linea, aveva un serbatoio dal diverso disegno, parafanghi più sottili, una sella più comoda per due persone e la scatola sottosella più ampia che incorporava anche il filtro aria a cartuccia. I cavalli aumentarono a 12,6 e la velocità di punta a 118 kmh. I consumi di carburante rimasero ottimi.

Nel 1971 venne commercializzata l'ultima evoluzione dello Stornello. Il cambio era a 5 marce e il motore fu modificato anche esteticamente. Nella versione Turismo era offerto in entrambe le cilindrate, 125 e 160, mentre lo Scrambler solo 125. Il rinnovamento del motore fu accompagnato da quello della carrozzeria e della dotazione di serie, che presentava anche il contagiri a fianco del tachimetro-contachilometri.

Il 1974 fu l'ultimo anno di produzione dello Stornello la cui commercializzazione cessò l'anno successivo: l'avanzata delle potenti due tempi 125 da strada e regolarità di altre marche e la più moderna Gilera Arcore 4 tempi, venivano largamente preferite dai sedicenni di allora. Il ricordo che lascia la Stornello Guzzi è quello di una moto solida, affidabile e molto economica quanto a consumi e manutenzione.

Rinasce la Stornello

Un ricordo che ora rinasce nella mente del designer Oberdan Bezzi, che immagina una Moto Guzzi Stornello "dei giorni nostri". Il designer italiano la immagina "sviluppata sulla piattaforma V9. Potrebbe affiancare la Bobber e la Roamer, ma con un animo più scrambler! Tecnicamente derivata dalle sorelle, ma meglio dotata a livello ciclistico, con ruote da 21" all’anteriore e da 17" al posteriore, sospensioni dall'escursione adatta ad un fuoristrada di medio livello, sella comoda, parafango alto e freni efficaci. Per la veste estetica ci piacerebbe un aspetto solido e sobrio, pochi ammennicoli e tanta sostanza. Con le sovrastrutture dipinte di bianco a contrasto con il telaio rosso, combinazione tipica di alcuni modelli Moto Guzzi del passato, come appunto la Stornello, da cui questa Scrambler riprenderebbe anche il nome del... volatile, come da vecchia tradizione della Casa”.

Come detto, la Stornello 850 non è una creazione ufficiale di Moto Guzzi, ma si tratta della visione del designer Oberdan Bezzi. Vi piacerebbe vederla nella gamma delle moto della Casa di Mandello?

© RIPRODUZIONE RISERVATA