di Nicolas Patrini - 16 October 2019

Kawasaki: “Stiamo preparando un’altra proposta heritage”

Non solo W800, la casa di Akashi si prepara alla presentazione di un nuovo modello dal gusto retro. In arrivo altre importanti novità ai Saloni di Tokyo e Milano: almeno 5 i modelli 2020. Per saperne di più abbiamo intervistato il direttore vendite e marketing di Kawasaki Italia

5 nuovi modelli ai Saloni

Kawasaki si prepara all’unveiling di 5 nuovi modelli. A dirlo è la Casa stessa, che sui propri canali social ha mostrato, coperte dai veli, le moto che vedremo ai Saloni autunnali. Conosciamo già la nuova Z-H2, che vi abbiamo mostrato in foto (qui potete vedere le immagini rubate), mentre occorre speculare sui restanti 4 modelli. Se dovessimo scommettere, punteremmo su una nuova heritage, ma molto onestamente dovremmo anche dirvi che abbiamo avuto un aiutino da parte di Sergio Vicarelli. Trovate la sua intervista qui sotto. Tra le moto coperte dal velo non c’è di certo la Ninja 650, svelata pochi giorni fa. Largo dunque alla fantasia, ma ragionando è possibile ipotizzare che con la sovralimentata vengano aggiornate anche le altre moto della gamma “Zeta”, in particolare la 650 cc e la 900 cc. Perché? In primis perché la più piccola potrebbe seguire la sorella Ninja nel restyling; in secondo luogo perché ormai hanno qualche anno e un ritocco farebbe sicuramente bene. Detto ciò, anche le Versys potrebbero ricevere qualche aggiornamento. Ecco, se dovessimo tirare a indovinare diremmo: Z-H2, Versys 650, Z 650, Z 900 e una nuova Heritage. Staremo a vedere.

In arrivo una nuova classica

Di seguito trovate la nostra intervista a Sergio Vicarelli, Direttore vendite e marketing di Kawasaki Italia, con cui abbiamo parlato della W800 e delle novità in arrivo.

La W800 va a collocarsi in una fascia di prezzo più alta rispetto alle concorrenti, anche di quelle italiane e inglesi. Come mai?

“Questo è dovuto sia ai volumi limitati che la W800 può fare, sia al costo degli interventi per rendere questo modello conforme alle normative attuali e future: è stato un investimento un po’ più costoso del previsto. Per questo il prezzo finale è leggermente sopra la media”.

A chi è da attribuirsi il rilancio della W800? L’Italia ha avuto peso più di altri mercati?

“In realtà ha spinto non solo l’Italia, ma un po’ tutta Europa, nei cui mercati il vintage e l’heritage hanno più peso rispetto ad altre parti del mondo, anche se adesso si stanno affermando anche in alcuni mercati emergenti. Nei mercati asiatici, ad esempio, abbiamo lanciato la W175, che è una classica di piccola cilindrata”.

Avete in previsione di affiancare alle attuali W800 Street e Cafe anche una versione Scrambler?

“Affiancheremo qualche cosa e lo vedremo a Eicma 2019”.

Con Z900RS e W800, la vostra gamma classic/heritage adesso è completa oppure ci può essere spazio per una proposta intermedia?

“C’è sicuramente spazio per un’altra proposta, a cui stiamo lavorando. Non arriverà nell’immediato, ma tra qualche anno. È un filone che vogliamo coltivare, perché esiste un valore del Marchio che rappresenta la storia sia dell’azienda sia del panorama motociclistico che vogliamo recuperare e trasmettere alle nuove generazioni”.

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