di Giorgio Sala - 12 June 2019

Piega & Spiega: non si finisce mai d'imparare

A Castelletto di Branduzzo (PV) è andata in scena la quinta edizione del corso di guida gratuito organizzato da Max Temporali. Vi raccontiamo la nostra esperienza in prima persona, dai primi passi in pista con la Moto Guzzi V85TT fino alla guida dell'Aprilia Tuono V4 1100 Factory con Lorenzo Savadori

L’obbiettivo di qualsiasi motociclista è saper guidare al meglio la propria moto, affinando sempre di più le proprie capacità tecniche in modo da avere più confidenza in sella e più consapevolezza durante la guida. Per soddisfare queste esigenze esistono tantissimi corsi di guida molto validi, ma il problema è che, per parteciparvi, molto spesso bisogna mettere mano al portafoglio con un esborso non indifferente. Ed è qui che entra in campo il Piega & Spiega di Max Temporali che, dal 2016, dà la possibilità ad alcuni motociclisti dalla vocazione prettamente stradale di essere formati al meglio da professionisti del settore, gratuitamente. Tra le migliaia di richieste, soltanto cento motociclisti vengono selezionati tramite una presentazione via e-mail dove ogni candidato racconta la propria esperienza - o inesperienza - su due ruote, così da avere un gruppo il più eterogeneo possibile. Noi di Motociclismo abbiamo avuto la possibilità di vivere questa giornata in veste di motociclista “100% stradale”, con decine di migliaia di chilometri macinati su strada e su diversi veicoli senza, però, alcun tipo di esperienza in pista.

Appena giungiamo al motodromo di Castelletto di Branduzzo (PV) un’ondata di moto parcheggiate invade i paddock, ed è qui che iniziamo a capire la portata dell’evento: moto di qualsiasi tipo (naked, cruiser, supersportive, custom o enduro stradali) e centauri di tutte le età (dai 15 ai 60 anni), provenienza (c’è chi è addirittura arrivato dalla Sicilia!) ed esperienza (da chi ha la moto da 3 mesi a chi la guida da 30 anni). Inoltre, la presenza femminile è davvero consistente: con il 27% di ragazze si è raggiunto un numero quasi doppio rispetto alle altre edizioni.

Ci spostiamo in aula per un briefing iniziale dove Max Temporali, insieme ai rappresentati dei diversi partner che rendono possibile la gratuità del Piega & Spiega, danno alcune istruzioni sul comportamento in pista. Successivamente, a turno, vengono trattate tematiche quali: usura e pressione dei pneumatici, scelta dell’abbigliamento tecnico, funzionamento dell’airbag, corretta manutenzione della propria moto ed estrema attenzione alle condizioni del manto stradale. Ad intervenire ci sono anche Lorenzo Savadori, Campione STK 1000 2015 ed attualmente pilota CIV SBK e MotoE, e Gianfranco Guareschi delle Officine Guareschi. Ultimo, ma non per importanza, viene menzionato il concetto di prudenza: per quanto si tratti di un evento in pista, l’obiettivo non è fare il tempo sul giro o grattare il gomito, ma tornare a casa con più dimestichezza della moto in tutta sicurezza.

La prima esperienza in pista, dicevano, non si scorda mai. E hanno ragione quelli che ce lo dicevano, anche se in realtà non ci hanno mai detto che i primi metri sono anche i più difficili in assoluto. L’emozione gioca una parte importante, soprattutto perché ci troviamo in un tracciato mai visto, corto ma estremamente tortuoso. Per questo ci affidiamo alla facilità di guida della Moto Guzzi V85TT, che con la sua ciclistica precisa e il suo motore dall’erogazione dolce ci permettono di interpretare il tracciato senza alcun problema. Questo anche (e soprattutto) grazie all’istruttore davanti a noi che, come una mamma chioccia, ci accompagna nei nostri primi passi tra i cordoli. Con la mano ci indica la linea da seguire, dove frenare, il tutto ad una velocità davvero moderata per facilitare l’apprendimento. A turno, ogni partecipante si posiziona dietro all’apripista per comprendere al meglio il tracciato.

Rientriamo in aula per il secondo briefing di giornata, dove Max e Lorenzo (li chiamiamo per nome, ormai sono diventati i nostri nuovi amici) si raccomandano di entrare sempre piano per scaldare le gomme ed i freni. Per farlo, è altamente sconsigliato zigzagare: per muovere la carcassa dello pneumatico e, dunque, generare calore bastano alcune frenate e accelerate decise. Mentre stiamo ancora cercando di memorizzare a fatica il layout della pista, Max ci tranquillizza (“per conoscere il tracciato ci vogliono almeno un paio di sessioni”) mentre Lorenzo ci dà qualche dritta per migliorare l’uscita e l’ingesso in curva (“guardate lontano, perché la moto va dove puntate lo sguardo”). È importante anche sfruttare tutta la grandezza della pista, anche i cordoli (che, secondo Lorenzo, “non sono vostri nemici, ma vanno “assaggiati” un poco alla volta”). L’ultima raccomandazione di Max è quella di conoscere ed osservare la guida dei compagni di gruppo, così da evitare di incappare in situazioni poco piacevoli.

Con queste quattro nozioni ben fissate nella nostra testa, ci dirigiamo verso l’Aprilia Shiver 900 che, con i suoi 95 CV, è capace di toglierci qualche soddisfazione in più ora che siamo un pochino più disinvolti, dato che la pista non è più un territorio così sconosciuto. Il motore bicilindrico ci permette di non inserire mai la prima marcia, mantenendo così una guida più fluida e meno “impiccata”. Ci rendiamo conto che iniziamo ad affrontare le curve con più confidenza, anche perché nella nostra testa risuonano i consigli dei due eccezionali maestri.

Finito un altro turno, inizia un altro briefing sempre con Max e Lorenzo. Stavolta è il momento di analizzare a fondo tutta la traiettoria del tracciato di Castelletto, così da togliere tutti i dubbi relativi all’ingresso in curva oppure su dove puntare lo sguardo. Vengono introdotti alcuni concetti quali il “punto di corda” ed il cambio di marcia nei cambi di direzione. Successivamente vengono analizzate alcuni tratti della posizione in sella e dell’azionamento dei comandi di gas, freno e frizione. Piccole cose che, per noi con una certa esperienza, sembrano ovvie ma che per molti sono davvero novità assolute. Uno degli obbiettivi del Piega & Spiega è quello di fornire una conoscenza il più ampia possibile della guida e dell’utilizzo della moto che, molto spesso, vengono trascurate dalle autoscuole e dunque vengono ignorate. Questo porta spesso al motociclista ad essere autodidatta, portando ad abitudini sbagliate che non vengono mai considerate tali fino a quando qualcuno glielo fa notare. Qualsiasi esperienza motociclistica si abbia alle spalle, è praticamente impossibile uscire dal Piega & Spiega senza non aver imparato qualcosa, ed è anche questo uno dei punti di forza dell’evento.

Dopo un’intera giornata in pista e tutti i briefing conclusi, finiamo la giornata con quella moto che abbiamo adocchiato sin dal nostro arrivo ma che non avevamo il coraggio di utilizzare appena arrivati: l’Aprilia Tuono V4 1100 Factory. Con il suo motore da 175 CV può sembrare inutile, effettivamente la sua potenza si utilizza solo su tre marce nel rettilineo da 400 metri, ma quello che ci sorprende è una ciclistica davvero sopraffina abbinata all’elettronica APRC davvero eccezionale. Facciamo conoscenza della moto, il tutto mentre Lorenzo Savadori sta usando la nostra stessa moto sullo stesso circuito in cui stiamo girando e Gianfranco Guareschi si diverte con la V7 III. Noi ci sentiamo davvero a nostro agio su una moto apparentemente minacciosa, alla quale però diamo sempre del “lei”, mentre mettiamo in pratica tutto quello che abbiamo ascoltato durante la giornata. Ci rendiamo conto che in pista non vince chi piega di più o chi va più veloce, ma chi si diverte di più, ed è anche questo uno dei capisaldi di Max Temporali e del Piega & Spiega.

In pista troviamo gli Istruttori di Guida della Polizia di Stato in sella a due MV Augusta della Sezione Nibbio della Questura di Milano, che promuovono una serie di comportamenti relativi alla sicurezza in strada e in pista. Vengono toccati diversi argomenti tra cui quanto sia importante avere l'abbigliamento tecnico per prevenire seri infortuni, cosa succede giuridicamente parlando in caso di guida in stato d’ebbrezza oppure consigli su cosa fare in caso di incidente in moto. Questo e molto altro viene esposto e raccontato senza l'obbiettivo di "spaventare", bensì in maniera del tutto amichevole, come farebbe un buon padre di famiglia che ha come obbiettivo la sensibilizzazione dei presenti che faranno tesoro di questi preziosi consigli.

La giornata volge così al termine, gli attestati di partecipazione vengono rilasciati e i partecipanti sono molto soddisfatti dei loro progressi. Tutti sono contenti, il meccanismo ormai rodato e collaudato negli anni di suddivisione in gruppi per categoria di moto, abbigliamento ed esperienza garantisce la ben riuscita dell'evento. C’è chi ha toccato con il ginocchio dopo tre mesi che guidava per la prima volta, chi ha fatto il famoso “battesimo della pista” oppure chi invece si sente più a suo agio in sella alla propria moto con cui varcherà l’uscita e ritornerà a casa. È da quel momento in poi che il Piega & Spiega inizierà la propria missione, ovvero di portare il motociclista al di sopra della “conoscenza base” del mezzo e della guida per circolare in strada con maggiore sicurezza. Ognuno metterà, nel proprio bagaglio culturale motociclistico, quanto appreso in questa lunga giornata in pista e sfruttarlo nel prossimo giro con gli amici, oppure nel suo turno di prove libere in pista. Ma tutto questo accadrà sicuramente dopo aver riguardato, sul proprio smartphone, le foto scattate insieme ai nuovi amici Max e Lorenzo, mentre raccomanda ai propri amici di partecipare alla selezione per il 2020.

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