a cura della redazione -
20 March 2019
BMW SciAbile, sulla neve senza barriere
Il progetto BMW SciAbile è da 16 anni sulle piste di Sauze d’Oulx. Dal 2003 sono circa 1.290 gli allievi disabili che hanno frequentato i corsi gratuiti di sci. Negli ultimi tre anni il pilota di motociclismo Emiliano Malagoli è entrato a far parte della grande famiglia
Il progetto BMW SciAbile nato nel 2003 dalla collaborazione tra il BMW Group Italia e la Scuola di Sci Sauze d’Oulx Project ha raggiunto i 16 anni di vita e conferma di essere uno dei pilastri della strategia di Corporate e Social Responsibility di BMW Italia, SpecialMente.
La Scuola Sci è strutturata per offrire corsi specifici per qualsiasi tipologia di disabilità. Gli allievi presentano circa 50 tipologie differenti di disabilità, raggruppabili in 3 macro-aree:
- Fisica e motoria (es. lesioni spinali, amputati, emiplegici, paralisi cerebrale, ecc…)
- Sensoriale (non vedenti, ipovedenti, sordi)
- Intellettivo relazionale (sindrome di Down, autismo, sindromi genetiche, ecc…)
Anche quest’anno SciAbile ha accompagnato alcuni atleti ai Giochi Invernali Special Olympics a Bardonecchia, seguendoli lungo tutta la preparazione per l’evento.
Anche il team di maestri è cresciuto negli anni, passando da 10 a circa 30, con nuove adesioni da parte di persone motivate a partecipare attivamente al progetto SciAbile.
Si è inoltre incrementato il numero di attrezzature della Scuola, che dispone attualmente di 9 ausili fra “mono-sci”, “bi-sci” e “tandem-sci”, adatte ad ogni tipologia di disabilità e ad ogni età, oltre a megafono e caschi con auricolari per non-vedenti, indispensabile per poter seguire la guida.
Negli ultimi tre anni il pilota di motociclismo Emiliano Malagoli, fondatore della Onlus Diversamente Disabili è entrato a far parte della grande famiglia: “È solo la terza volta che partecipo a SciAbile, ma per me è diventato un appuntamento imperdibile durante l’anno. Grazie a questo progetto ho ricominciato a sciare con lo snowboard, vincendo un’altra sfida che mi sono posto dopo l’incidente. Tutto ciò è stato possibile grazie alla passione e alla professionalità dei maestri della scuola di sci di Sauze d’Oulx che mi hanno riavvicinato a questo sport”.
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