Triumph Bonneville 2009-2015: i consigli per scegliere un buon usato
Fascino intramontabile
La Bonneville è una moto di successo per Triumph in Italia che, in differenti cilindrate (790 e 865 cc) e versioni, calca la scena del nostro mercato da ben 17 anni. Con questa guida all'acquisto ci soffermiamo sui modelli a iniezione del 2009-2015 perché sono omologati Euro 3 (più in linea con le normative antinquinamento attuali) e abbordabili sia come prezzo d'acquisto sia come costi di gestione. Si trovano, perciò, numerosi esemplari di seconda mano nelle versioni "base", SE (più sportiva) e T100 (più elegante). A livello meccanico non ci sono differenze, casomai piccole diversità nelle quote ciclistiche e, naturalmente, nello stile e negli accessori di serie.
Cosa controllare
Le nostre prove ci raccontano di una moto solida, che si potrebbe migliorare sotto alcuni aspetti pratici. Per esempio manca un pur minimo vano sotto la sella e le sospensioni sono molto rigide. Ma veniamo ai nostri esemplari usati. La regolare manutenzione è molto importante poiché, pur nella sua semplicità costruttiva, la motocicletta va controllata da mani esperte. Per questo motivo la presenza del libretto dei tagliandi gioca un ruolo di primo piano perché ci racconta come è stata tenuta la moto dal precedente proprietario. In mancanza di questo, sarebbe meglio ci fosse una scheda dei lavori eseguiti in precedenza oppure le fatture a documentare le operazioni di manutenzione. Le abbondanti cromature dovrebbero preservare i punti più esposti della moto alle ossidazioni, ma in qualche caso sono stati trovati piccoli punti di ruggine vicino ai fari, alle ruote e ai carter motore. Nulla di cui preoccuparsi, ma date un'occhiata in quelle zone e, a questo punto, fate più attenzione anche a particolari meno in vista e a tutta la bulloneria. Sulle versioni Euro 3 i silenziatori scaldano parecchio, a volte si "cuociono" e, su esemplari con più chilometri, assumono inevitabilmente una colorazione blu che non si può eliminare. Date un occhio alla stato dei freni, che devono avere dischi e pastiglie ancora in efficienza. Anche catena, corona e pignone non devono mostrare eccessivi segni di affaticamento e con una manutenzione corretta si possono raggiungere 40-50.000 km senza sostituzione. Ricordate che nel caso fosse necessaria, il kit ha un costo di oltre 200 euro esclusa la mano d'opera. Il contagiri (se presente) non è molto preciso, inoltre sono state evidenziate piccole infiltrazione di acqua che hanno formato condensa sul vetro.
Quanto spendere per l'usato
- 2009: da 4.800 a 5.200 euro
- 2010: da 5.000 a 5.600 euro
- 2011: da 5.500 a 6.000 euro
- 2012: da 5.800 a 6.300 euro
- 2013: da 6.000 a 6.600 euro
- 2014: da 6.500 e 7.200 euro
- 2015: da 7.000 a 7.700 euro
Prezzo al pubblico dei principali ricambi
- Candele (cad.): 5,3 euro
- Fanale anteriore 208 euro
- Filtro aria 38,6 euro
- Filtro olio 10,5 euro
- Kit catena/corona/pignone 234 euro
- Leva freno anteriore 71,9 euro
- Leva frizione 72,9 euro
- Specchietti (cad.) 90,3 euro
- Pedana poggiapiedi 72 euro