Suzuki V-Strom 650: i consigli per scegliere un buon usato
Se state pensando a una moto di seconda mano robusta ed economica e avete messo gli occhi su una V-Strom 650 di tre o quattro anni fa, siete sulla strada giusta per fare un buon acquisto. Quando è arrivata nel 2004 gli elogi si sono focalizzati sulle doti dinamiche, equilibrate e adatte a tutti piuttosto che sullo stile, a dire il vero, abbastanza anonimo. Nel 2012 la moto si è evoluta a livello tecnico e di look, ma è con la versione XT del 2014 che ha abbracciato un concetto stilistico e di guida ancora più avanzato. Tecnicamente identica alla sorella V-Strom, sono però arrivati cerchi a raggi e pneumatici semitassellati, per renderla più adatta al fuoristrada. È comparso un "becco" sotto il faro anteriore (ricordate la DR Big del 1988?) e altri accorgimenti, che ne hanno reso più gagliarda la silhouette, fermo restando le ottime qualità dinamiche. Nella Guida all'acquisto di questo mese parliamo delle versioni 2014 e 2015, perfette per un acquisto intelligente perché ancora attuali (per esempio hanno l'ABS di serie) e con prezzi invitanti, pur se omologate "solo" Euro 3. Si tratta di una motocicletta equipaggiata con un bicilindrico fluido e affidabile, aderente alle necessità di chi vuole una moto instancabile e la cui notorietà è cresciuta grazie al passaparola dei proprietari.
I controlli da effettuare
Se la V-Strom è stata curata presso la Rete ufficiale non sarà necessario il libretto di garanzia poiché, grazie al portale che unisce la rete Suzuki, tutti i concessionari sono in grado di ripercorrere la sua vita attraverso il numero di telaio. Data la relativa gioventù degli esemplari che trattiamo oggi, dovrebbero essere scongiurati problemi di degrado dei metalli, ma è meglio controllare e togliersi ogni dubbio, anche per quanto riguarda piccoli danni da caduta accidentale. Alcuni proprietari hanno lamentato la presenza di vibrazioni anomale, cha a lungo andare generano particolare disagio. Dopo un'analisi delle moto la Rete ufficiale ha trovato il problema nell'imperfetto montaggio di accessori after-market come le strutture paracolpi laterali. Insomma, niente che non si possa risolvere in breve tempo, ma fate una verifica nel caso la moto sia equipaggiata con questo tipo di optional. Se avete messo gli occhi su un esemplare che ha "macinato" tanti chilometri va esaminato il reparto frizione, che non deve dare segni di eccessivo affaticamento. Se ne avete la possibilità, sarebbe meglio fare un giro di prova per verificarne le condizioni, ma tenete presente che la sua sostituzione, incluse le ore di lavoro, comporta una spesa di 297 euro.
Quanto spendere per l'usato
- 2014: da 5.700 a 6.000 euro
- 2015: da 5.900 a 6.200 euro