di Giorgio Sala - 26 June 2017

MotoGP 2017, Assen: le foto più belle, l'analisi, le dichiarazioni

MotoGP: analisi, dichiarazioni, foto più belle dell'8° Gran Premio 2017, il Dutch TT corso ad Assen. Valentino Rossi dà letteralmente i numeri, Maverick Viñales non può più sbagliare. Il "caso" Zarco: scorretto o inesperto?

Tutto il bello della stagione... in un solo pomeriggio!

Quello del Gran Premio d’Olanda 2017 è stato senza dubbio il weekend più intenso e bello di tutta la prima parte di stagione: in Moto3 un finale rocambolesco, in Moto2 Franco Morbidelli la spunta mentre il podio viene cambiato per decisione della Race Direction, in MotoGP Valentino Rossi centra la prima vittoria stagionale. Se volete rivivere le emozioni di queste tre gare, cliccate qui per vedere la gallery delle foto più belle, le dichiarazioni dei protagonisti della Classe Regina le trovate in fondo all’articolo, a seguire analizziamo alcuni aspetti di questo weekend.

Valentino Rossi ed Assen: una storia da...10 e lode!

Valentino Rossi vince il Gran Premio d’Olanda e raggiunge quota 115 trionfi. Quella ad Assen è una delle tante vittorie, per la mera statistica, ma in realtà è una delle più significative della sua carriera. Innanzitutto, è la prima vittoria della stagione 2017, il che lo rende il 5° pilota a vincere una gara nel 2017. Non bisogna dimenticarsi che la distanza che separa il Dottore dal record di 122 vittorie di Giacomo Agostini, il pilota più vincente nella storia del Motociclismo, continua a ridursi. Rossi è inoltre diventato, a 38 anni e mezzo, il pilota vincente più longevo della storia del Motomondiale, dato che è riuscito a vincere dopo 20 anni e 313 giorni dal suo primissimo trionfo, a Brno, nella 125, il 18 agosto 1996. Per Rossi si tratta del 10° successo sul tracciato olandese, stessa pista sulla quale nel 2009 era riuscito a collezionare anche la vittoria numero 100 in carriera.

Nonostante tutto ciò, va fatta una considerazione sulla performance di Rossi: a causa del clima variabile, il Dottore non è mai risultato il più competitivo in ogni sessione di prova o qualifica (situazione analoga a quella di altri piloti, ma Rossi ha sofferto soprattutto il venerdì), ma ancora una volta si dimostra un “animale da gara” su una Yamaha che non è mai competitiva al 100% in tutti i tracciati. Rossi ha sicuramente tirato fuori il meglio di sé per questa gara, ma non va dimenticato che la Yamaha M1 2017 è una moto che ha ancora bisogno di alcuni “interventi” affinché si dimostri l’arma perfetta. Uno di questi è avvenuto proprio ad Assen, dove la Casa ha schierato le moto con un nuovo telaio che è risultato molto gradito a Rossi. Valentino afferma di aver ritrovato feeling, di essersi divertito e di aver pure fatto meno fatica. Viñales, dal canto suo, ha perso lo smalto di inizio campionato. Dipenderà anche in questo caso dal telaio?

Zarco: talentuoso e inesperto. Lorenzo: pentacampione in difficoltà

Un episodio importante della gara è stato il contatto (l'ennesimo) tra Valentino Rossi e Johann Zarco: Rossi entra largo in curva, e per rimediare all’errore stringe subito, nel frattempo all'interno si era infilato Zarco (che aveva trovato lo spazio e ovviamente lo aveva sfruttato); inevitabile il contatto tra i due e ad avere la peggio è stato il francese, che ha perso terreno e anche una posizione. Dopo la gara, Rossi ha parlato dell'episodio affermando che il francese non è capace di capire “la distanza delle altre moto dalla sua”. Da segnalare che i due sono stati già protagonisti di un contatto, al COTA, senza nessuna conseguenza. Il Dottore lamenta il fatto che Zarco a volte è troppo aggressivo e spericolato, e che questa sua inesperienza (in quanto rookie) potrebbe portare ad episodi più gravi. Lo fa col sorriso, durante le interviste, ma sappiamo bene che Rossi non parla mai a caso... E di fatto, a parte le parole che Valentino usa per esprimerlo, il concetto è reale: se in Moto2 manovre del genere sono all’ordine del giorno, correre con una MotoGP è tutta un'altra storia. La soluzione è solo una: l’esperienza. Dopo 8 gare in MotoGP, e nonostante alcune performance da urlo, Zarco sta ancora prendendo le misure con le moto della Classe Regina, e soltanto con il corso dell’anno potrà maturare una maggiore consapevolezza, che ora inevitabilmente ancora gli manca. Per fare un esempio: basti pensare al Marc Marquez del 2013, che appena arrivato dalla Moto2 cercava di guidare la RC213V come una Kalex, soprattutto per quanto riguardava l’approccio con gli altri piloti. Famosissimo è il suo sorpasso al cavatappi di Laguna Seca, oppure la “spallata” con Lorenzo all’ultima curva a Jerez de la Frontera.

Rimanendo in tema “Johann Zarco”, analizziamo la sua gara. Dopo un ottimo sabato e una pole assolutamente meritata, il francese (con doppia mescola “soft”) parte alla grande e riesce a rimanere in testa per diversi giri. Poi un Rossi all’arrembaggio, qualche errore e contatto, e anche le gomme che non lavoravano a pieno regime per via delle temperature del tracciato, fanno perdere a Johann Zarco il contatto con i piloti di testa. Quando a pochi giri dal termine i commissari gara hanno iniziato a sventolare le bandiere per segnalare la pioggia, Zarco non ha esitato nemmeno un istante per fare un flag-to-flag e saltare in sella alla Yamaha M1 con gomme Rain. Manovra in cui Zarco ha peccato di lucidità, visto che si è rivelata un azzardo non pagante. Oltretutto, il francese è stato doppiamente precipitoso, dato che ha superato il limite di velocità in pit lane. Dopo il ride through, e la pioggia cessata dopo qualche goccia, un beffato Zarco ha chiuso 14° ca, davanti a Jorge Lorenzo 15°.

Per quanto riguarda il Porfuera, c’è poco da dire che ormai non sia palese: le condizioni difficili ed il tracciato di Assen non sono l’ideale per Jorge Lorenzo. Anche il maiorchino è rientrato nella pit lane per il flag-to-flag, tuttavia mentre occupava posizioni oltre il 10° posto. Dunque, l’azzardo da parte di Lorenzo era comprensibile, ma come accade in questi casi: se tutto va bene fai la figura dell’eroe, altrimenti non fai altro che peggiorare il risultato finale. Alla fine delle qualifiche Jorge ha detto che se avesse piovuto di meno avrebbe potuto fare un risultato molto migliore, mentre in gara ha scommesso proprio sulla pioggia: se non fosse che la stagione di lorenzo sta vivendo più dei costanti bassi, più che di qualche sporadico basso, si potrebbe parlare di sfortuna. Solo che, lo ripetiamo, le sfortune di Lorenzo durano ormai da tutta la stagione, la stessa la cui classifica è comandata dal suo compagno di squadra e in cui Petrucci sta facengo cose egrege con la stessa moto...

A proposito: Petrux non lo si scopre certo oggi, ma quest'anno ha raggiunto un bellissimo mix tra velocità e concretezza. Evidentemente il team Pramac ha fatto bene a puntare su di lui invece che su Redding. Anche se Scott non è certo un lento. Solo che i risultati danno palesemente ragione a Danilo, che d'altra parte, suo può contare, a differenza del britannico, sulla evoluzione della Desmo16. Che però non ha avuto in regalo, meritandosela invece a suon di risultati nel finale della stagione scorsa.

Dovi leader e il peso delle cadute

L’evento chiave della gara però è stato un altro: Maverick Viñales all’ultima chicane scivola e finisce a terra, mentre Andrea Dovizioso, che sopraggiunge, letteralmente gli sfiora la testa. Fortunatamente Top Gun ne è uscito illeso, tuttavia ha portato a casa il secondo “zero” della stagione e, soprattutto, ha perso la leadership del campionato a favore di chi era alle sue spalle: lo stesso Andrea Dovizioso. Peccato, perché Maverick stava tornando su alla grande dopo una gara nata male per via delle non brillantissime qualifiche. Quindi non è che stesse andando piano... La caduta di Viñales è un colpo basso alla sua lotta per il titolo: è la seconda, dopo Austin. Tuttavia il giovane pilota spagnolo può tranquillizzari pensando che anche Marc Marquez - uno dei suoi più forti rivali - è già caduto due volte quest’anno; a quota “uno” invece Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. Adesso il campionato è più compatto che mai: tra Dovizioso (1°) e Marquez (4°) ci sono Rossi (3°) e Viñales (2°) compresi in appena 11 punti. Da questo punto della stagione, ovvero quando mancano 10 gare, ogni caduta o ritiro peserà come un macigno.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Valentino Rossi: “Corro in moto per provare queste sensazioni”
Ho svariati motivi per essere contento: questa è stata una vittoria importantissima in ottica di Campionato, ma anche la sensazione di tornare sul gradino più alto del podio dopo un anno è stata una sensazione meravigliosa. È per questo che corro in moto, per assaporare queste sensazioni, per le emozioni che provo nelle 2 o 3 ore dopo la gara: è sempre fantastico, ma ancor di più quando si va a vincere dopo un anno di astinenza! Anche nel 2017 una l'abbiamo vinta! È stata una gara fantastica e una grande battaglia con Petrucci e tutti gli altri. Sono felice anche da un punto di vista tecnico: abbiamo lavorato molto sulla moto, abbiamo cambiato il telaio e ora posso guidare la moto più con il mio stile, risultando più efficace. Tutto è ancora possibile e quest’anno abbiamo imparato che, da una pista all’altra, la situazione può cambiare di molto. Dobbiamo aspettare fino alla prossima settimana e cercare di essere competitivi anche al Sachsenring”.

Danilo Petrucci: “Ero convinto di poter superare Valentino all’ultimo giro”
È un grande risultato. Sono molto felice per questo secondo posto anche se devo ammettere che a lungo ho avuto in bocca il gusto della vittoria. Ero convinto di poter superare Valentino Rossi all’ultimo giro. Avevo preparato tutto poi però purtroppo ho avuto dei problemi nel superare Rins e Barberà che erano doppiati. Davvero un peccato. Sono sicuro però che domani mattina mi renderò conto di ciò che abbiamo fatto: un grandissimo week end. E dico anche che non vedo l’ora di essere in Germania. Voglio vincere!".

Marc Marquez: “Ho optato per una gara conservativa”
Sono molto felice del podio e in generale della gara viste le condizioni a noi non favorevoli. Le condizioni ovviamente sono state parecchio difficili e in questi casi si possono sia guadagnare che perdere molti punti. Alla fine ho optato per una gara più conservativa, forse avrei potuto lottare per la vittoria ma onestamente ho avuto degli avvertimenti riguardo al fatto che sarebbe stato molto dannoso in ottica di Campionato; così ho deciso di essere costante in gara e spingere al massimo alla fine. Ho dovuto prestare molta attenzione visto che era difficile capire dove fosse il limite, ma alla fin fine sono riuscito a gestirla bene. Siamo a soli 11 punti dalla testa del Campionato, poco importa se siamo quarti. Ora ci aspettano circuiti dove potremo rendere meglio, continueremo a lavorare e vedremo che succederà”.

Cal Crutchlow: “Ho sbagliato mostrando troppo presto le mie carte”
Sono felice di aver finito la gara ed essere arrivato quarto. Sono solo un po’ deluso dal mio passo a metà gara, ho avuto dei problemi sull’anteriore e non sono riuscito a spingere come avrei potuto; tuttavia è un buon risultato e non abbiamo mollato un attimo. Sono partito male e sono stato risucchiato dal gruppo, tra l’altro non ero nemmeno in una buona posizione in griglia. Credo che questo mi sia costato il podio o addirittura la possibilità di lottare per la vittoria, il passo gara generale non era esageratamente alto. Dopo che ha iniziato a piovere ho iniziato una bella rimonta ma ho sbagliato mostrando le mie linee a Dovizioso e Marquez troppo presto: li ho passati troppo presto mentre avrei dovuto tenermi il sorpasso per l’ultimo giro. Appena sono passato Marquez mi ha seguito e mi ha passato al pelo all’ultima curva, a quel punto non potevo fare nulla. Alla fine è stata una bella battaglia, mi sono divertito molto e faccio i miei complimenti ai piloti sul podio”.

Andrea Dovizioso: “Torniamo a casa primi in Campionato”
Quella di oggi è stata una gara molto difficile e partire dalla terza fila ha complicato un po’ le cose. All’inizio non riuscivo ad essere molto fluido e quindi ho perso il contatto con il gruppetto di testa, ma sono rimasto concentrato per capire dove potevo recuperare e, quando Viñales è caduto davanti a me, ho spinto al massimo per tornare nel gruppo dei primi. In quel momento ero il più veloce in pista, e questo è un buon segnale per la nostra moto. Quando sono arrivato a ridosso del gruppo di testa ha iniziato a piovere ma non si capiva bene dove la pista fosse ancora asciutta e dove no. Per questo motivo non ho voluto prendere rischi inutili e ho cercato di finire la gara nel miglior modo per portare a casa punti molto importanti per la classifica del campionato. Ora torniamo a casa primi in campionato, e per me è una emozione nuova perché non sono mai stato in testa alla MotoGP. Voglio ringraziare tutto il mio team perché anche in questo weekend abbiamo lavorato benissimo e, nonostante le condizioni meteo cambiassero in continuazione, abbiamo fatto le mosse giuste, siamo rimasti calmi, e questo alla fine ha pagato”.

Maverick Viñales: “La caduta è stata inspiegabile”
Non posso spiegare quello che è successo banalmente perché neanch’io ho avuto molto chiara la dinamica della caduta: ci sono passato 2000 volte in questo weekend, ma doveva capitare in gara… ed è capitato. Mi stavo portando oltre al limite, cercando di portare la Yamaha su e credo che se non fossi caduto avrei raggiunto i piloti davanti, il nostro passo era davvero veloce. Dobbiamo imparare che in qualifica il minimo sindacale è fare almeno quinto o sesto, quindi so che l’errore l’abbiamo fatto sabato, non domenica. Mi sentivo benissimo sulla moto in gara, stavo cercando di preservare le gomme e preparare un attacco negli ultimi 10 giri. Stavo guidando bene e senza forzare in ogni punto del tracciato e mi sentivo molto più forte degli altri piloti, stavo dando il meglio. Questa caduta è qualcosa di inspiegabile, possiamo solo imparare da questa cosa, specialmente riguardo alle qualifiche. Sapevo già da domenica mattina che sarebbe stata tosta e ho cercato di dare il tutto per tutto, poteva essere o tutto o niente ed è stato niente. Dobbiamo lavorarci nelle prossime gare e ci aspettiamo qualcosa di radicalmente diverso”.

Jorge Lorenzo: “Manca ancora mezzo secondo al giro per stare coi primi”
Oggi ho vissuto una gara come quelle del 2014 o del 2016: purtroppo con queste condizioni meteo variabili non riesco ad essere veloce. Quando ha iniziato a piovere ho pensato che la situazione sarebbe peggiorata e ho deciso di rientrare per cambiare la moto e rientrare con gli pneumatici rain. In realtà la pioggia non è aumentata e così mi sono dovuto accontentare del quindicesimo posto. Purtroppo ci manca ancora mezzo secondo al giro per poter stare con il gruppo dei primi, per cui dobbiamo girare pagina al più presto e guardare avanti”.

Scott Redding: “Inizio ottimo, peccato per la caduta all’ultimo giro!”
"L’inizio è stato molto buono e nei primi giri il passo gara era eccellente. Poi ho iniziato a perdere feeling soprattutto con la gomma anteriore che ha iniziato a perdere grip. Quando è iniziato a piovere pensavo che le cose potessero migliorare ma non ho trovato molti benefici. Mi dispiace molto per la caduta nell’ultimo giro ma devo ammettere che è stato comunque un buon week end soprattutto dopo le grandi difficoltà del venerdì”.

Dani Pedrosa: “Con le slick fredde difficilissimo riprendere il ritmo”
La gara è stata molto difficile: non ho fatto una buona partenza e non ho recuperato tante posizioni quante avrei voluto. Mi sono ritrovato abbastanza indietro nonostante avessi un passo simile ai piloti in testa. Più tardi, quando si è messo a piovere, ho rallentato un po’ ma così facendo ho fatto raffreddare troppo le gomme. So di essere molto vulnerabile in situazioni come questa e la prossima volta dovrò gestirla meglio. Devo trovare un modo per mantenere le gomme slick in temperatura in quanto appena si raffreddano diventa difficilissimo riprendere il ritmo e riacquisire confidenza, sfortunatamente questo weekend non sono riuscito a gestirle al meglio. Perlomeno sono riuscito a fare qualche buon giro a inizio gara e ho perso solo un punto sul leader del Mondiale in classifica generale”.

Aleix Espargaro: “Abbiamo un gran potenziale”
Non posso essere totalmente soddisfatto perché il nostro obiettivo è sempre quello di essere più vicini ai primi. La gara era partita bene, ho gestito la prima parte riuscendo a sorpassare molti piloti e mantenendo un buon ritmo. Pochi giri prima della pioggia avevo iniziato a recuperare in maniera vistosa, la RS-GP si comportava davvero bene e stavo ricucendo velocemente il gap. Purtroppo con la pista umida non avevo feeling, non riuscivo a spingere. Anche oggi abbiamo dimostrato di poter essere molto competitivi ma il meteo si è messo di mezzo”.

Sam Lowes: “Gara difficile, ma il trend è positivo”
È stata una gara difficile per tutti, avevamo girato sull’asciutto solo venerdì e la pista è cambiata totalmente. Ero in un buon gruppo, quando Lorenzo mi ha superato sentivo di poter rimanere con lui e puntare ad una buona posizione. Ho battagliato un po’ con Baz, ero più veloce di lui in alcune situazioni ma ci siamo sorpassati praticamente ad ogni giro. Sono scivolato mentre stavo riprendendo il gas, forse ero un po’ troppo vicino alla riga bianca, ma in questo weekend ho fatto sicuramente un passo avanti. Sono contento ci sia una gara tra pochi giorni perché il nostro trend è positivo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA