a cura della redazione - 28 April 2017

“Prestazioni gestibili e affidabilità: questa la filosofia V-Strom”

Dopo la prova delle Suzuki V-Strom 650 e 1.000 XT 2017 e il primo video della nuova 250 in azione, inquadriamo meglio i principi ispiratori grazie ai quali cui le già apprezzate qualità restano inalterate nonostante le molte novità introdotte con i MY17. Parla Nobuhiro Yasui (project leader)

novità intelligenti

“Euro 4 per la 650 senza ridurre le prestazioni, anzi…”

A chi si rivolge la V-Strom 650 XT?
Pensiamo che il cliente ideale sia un utente di età compresa tra i 35 e i 50 anni alla ricerca di una moto multiuso. Questa moto è infatti urban commuter, sport tourer, adventure offroad… In poche parole una sport enduro tourer.

Quali sono i punti di forza della nuova V-Strom 650 rispetto alla concorrenza?
Uno per tutti: il traction control, che la rende ancor più sicura e più adatta anche a chi non è molto esperto.

Il motore ha più di 60 nuovi componenti: che aspetti avete voluto migliorare?
Nonostante le modifiche, il motore è rimasto fedele alla filosofia V-Strom: sempre gestibile e affidabile. Lo abbiamo omologato Euro 4 senza ridurre le prestazioni, anzi, siamo riusciti ad incrementare sia la potenza, sia la coppia massima.

Perché non aumentare la cilindrata?
Avremmo potuto, ma ci siamo fermati un attimo a ragionare se avesse senso aumentare la cubatura a scapito della gestibilità. Cosi abbiamo deciso di restare a 650 cc, che secondo noi è il giusto compromesso tra prestazioni e facilità di guida.

Per la sicurezza c'è il traction control; perché non anche il cornering ABS, come sulla V-Strom 1000?
Il prezzo contenuto è uno dei punti di forza di questo modello e abbiamo fatto il possibile per mantenerlo il più competitivo possibile. Abbiamo quindi preferito non inserire il cornering ABS sulla 650, ma non è detto che non arriverà in futuro.

“Se il mercato la chiederà, valuteremo una V-Strom 1000 più offroad”

Passiamo alla V-Strom 1000: quali difficoltà avete incontrato per rientrare nella normativa Euro 4?
L’aspetto più complicato è stato quello di cercare di non perdere troppa potenza. Ma siamo riusciti a mantenere gli stessi CV del modello precedente, solo con un minimo decremento della coppia massima. È stato un lavoro molto difficile, ma siamo soddisfatti del risultato.

Avete installato sulla moto la piattaforma inerziale per il cornering ABS, perché non sfruttarla per altro? Magari per un traction control più evoluto…
È vero, avremmo potuto farlo e non escludiamo che in futuro possa avvenire. Allo stesso tempo però riteniamo che il TC installato attualmente sulla V-Strom 1000 svolga alla perfezione il suo lavoro, per cui abbiamo deciso di non modificarlo.

In tema di viaggi, perché non avete installato il cruise control?
Quando sviluppiamo un nuovo modello prendiamo molto in considerazione i riscontri e le richieste che ci arrivano dai nostri clienti. In questo caso non abbiamo avuto una grande richiesta per il cruise control, quindi abbiamo optato per non inserirlo.

Avete mai pensato ad una versione della V-Strom maggiormente incline all’offroad, magari con il cerchio anteriore da 21”?
La V-Strom è progettata per essere una enduro stradale: il cerchio anteriore da 19” è il giusto compromesso tra il piacere di guida su asfalto e la capacità di superare un offroad leggero. Se il mercato chiederà qualcosa più incline al fuoristrada potremmo valutare la cosa. Per ora l’anteriore da 19” resta la scelta migliore.

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