Viñales al top nelle FP1 argentine. Disastro Rossi
MotoGP 2017, GP di Argentina: classifica FP1
Pos. | Pilota | Nazione | Moto | Data e ora | Distacchi 1st/Prev. |
1 | Maverick VIÑALES | SPA | Yamaha | 1'40.356 | |
2 | Danilo PETRUCCI | ITA | Ducati | 1'40.562 | 0.206 / 0.206 |
3 | Johann ZARCO | FRA | Yamaha | 1'40.574 | 0.218 / 0.012 |
4 | Jonas FOLGER | GER | Yamaha | 1'40.660 | 0.304 / 0.086 |
5 | Karel ABRAHAM | CZE | Ducati | 1'40.678 | 0.322 / 0.018 |
6 | Andrea IANNONE | ITA | Suzuki | 1'40.701 | 0.345 / 0.023 |
7 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati | 1'40.716 | 0.360 / 0.015 |
8 | Hector BARBERA | SPA | Ducati | 1'40.853 | 0.497 / 0.137 |
9 | Jack MILLER | AUS | Honda | 1'40.867 | 0.511 / 0.014 |
10 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Ducati | 1'40.936 | 0.580 / 0.069 |
11 | Marc MARQUEZ | SPA | Honda | 1'40.958 | 0.602 / 0.022 |
12 | Aleix ESPARGARO | SPA | Aprilia | 1'40.982 | 0.626 / 0.024 |
13 | Scott REDDING | GBR | Ducati | 1'41.062 | 0.706 / 0.080 |
14 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Honda | 1'41.073 | 0.717 / 0.011 |
15 | Jorge LORENZO | SPA | Ducati | 1'41.128 | 0.772 / 0.055 |
16 | Valentino ROSSI | ITA | Yamaha | 1'41.311 | 0.955 / 0.183 |
17 | Alex RINS | SPA | Suzuki | 1'41.694 | 1.338 / 0.383 |
18 | Tito RABAT | SPA | Honda | 1'41.703 | 1.347 / 0.009 |
19 | Dani PEDROSA | SPA | Honda | 1'41.781 | 1.425 / 0.078 |
20 | Pol ESPARGARO | SPA | KTM | 1'41.829 | 1.473 / 0.048 |
21 | Loris BAZ | FRA | Ducati | 1'41.867 | 1.511 / 0.038 |
22 | Bradley SMITH | GBR | KTM | 1'42.224 | 1.868 / 0.357 |
23 | Sam LOWES | GBR | Aprilia | 1'42.237 | 1.881 / 0.013 |
Il weekend di Termas de Rio Hondo entra nel vivo, lasciandosi alle spalle le prime dichiarazioni e gli eventi di contorno e aprendo i cancelli della pista argentina per i primi verdetti del secondo appuntamento stagionale della MotoGP. Vanno in scena le prove libere 1 (qui gli orari per seguire in TV le prove, le qualifiche e le gare di MotoGP, Moto2 e Moto3), molto importanti visto che, per tradizione, qui le condizioni dell’asfalto mutano anche in maniera consistente - in meglio - durante il weekend. Ecco perché i risultati delle FP1 potrebbero non essere significativi. Ciò non toglie che vadano tenuti in considerazione, specialmente se giocate a FantaMOTOGP! Le regole sono sempre le stesse: cercate di azzeccare la Top 5 della gara della Classe Regina e, a fine stagione, chi avrà totalizzato più punti potrà diventare tester di Motociclismo per un giorno!
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Fiammata iniziale Honda
Con cielo un velato, 25° nell’aria e 30° sull’asfalto appena gommato dalle sessioni di prova della Moto3, l’ambiente di Termas de Rio Hondo si presenta ambiguo, nella mattinata del venerdì. Anche perché il meteo pare non promettere bene per il resto della giornata, quindi tutte le sessioni diventano molto importanti fin da subito. Non aspettano infatti molto, i piloti, a far segnare tempi interessanti, pur lontani dai record (best lap assoluto di Marquez nel 2014, col tempo di 1’37”683; record in gara di Rossi nel 2015, con 1’39”019). Appare altrettanto subito chiaro che molti avranno problemi nel gestire una pista ben lonntana dalle condizioni ideali. Passano poco più di dieci minuti e Crutchlow si porta al comando, col tempo di 1’42”133. La sua leadership dura il tempo che serve a Zarco per fare 3 millesimi meglio, anche se lo stesso Cal si riprende la testa della classifica il giro dopo (1’41”805), seguito da Folger e Viñales. Dopo un lungo alla curva 5, Marquez rientra come se nulla fosse e stampa il suo tempo: 1’41”581. Lo segue il compagno di marca, Miller, e sono tre Honda al comando. Almeno finché non arriva Maverick: 1’41”469 per lui e testa della graduatoria.
Big giù, outsider in luce
Molto buono l’inizio di Bautista (5°), mentre per i big Pedrosa, Dovizioso, Rossi e Lorenzo la partenza è a rilento: rispettivamente sono 13°, 14°, 15° e 18°. Tra le Yamaha, si fanno notare sempre più quelle Tech3 di Folger e Zarco, che seguono Viñales a soli 84 e 92 millesimi. Bene anche Petrucci, 6° a mezz’ora dalla fine, a 291 millesimi da Maverick (che rientra ai box dopo una sbacchettata che gli lascia il braccio sinistro un po’ indolenzito. Ma tutto ok). Sorprende Abraham, che si posiziona 9°, mettendosi dietro piloti che in genere… se lo mangiavano.
Marquez cade, Viñales vola
A poco più di 20 minuti dalla fine, Marquez cade alla curva due per perdita dell’anteriore. La pista è ancora in condizioni imperfette e Marc, come suo solito, usa le FP1 per… trovare il limite. Che parrebbe lontano, se pensiamo che i record del circuito sono parecchio lontani.
A 18 minuti dalla fine ci pensa Viñales ad abbassare i riferimenti: 1’40”796 e testa della classifica per lui. Lo seguono Zarco e Iannone, entrambi in netto miglioramento rispetto ai tempi precedenti, ma sempre sopra il “41”. Progressi anche per Petrucci, che soffia il 3° posto a Iannone, girando meglio di Andrea di 23 millesimi. In tema di performance notevoli, per il momento, si segnala il bel 5° posto di Aleix Espargaro, che fa girare l’Aprilia in 1’41”551.
Arriva la Rossa n° 04. Non pervenuta la n° 99 (e la Yamaha n° 46)
Si fa vedere Dovizioso, che punta in alto e comincia col riprendersi una decina di posizioni: 5° (1’41”527). Maverick è però ad un livello che – ancora una volta – pare irraggiungibile. Unico pilota a girare in “40” e tutti dietro di lui di almeno mezzo secondo.
Ma Marquez, a dieci minuti dalla fine, si riprende dopo la caduta: 2° col tempo di 1’40”958, e continua a tirare. Intanto Lorenzo e Rossi sono nel baratro del fondo classifica (17° e 18°).
Molti piloti montano le soft e tentano di fare subito il tempo buono, dato che il meteo è incerto per le FP2 e FP3 (le previsioni dicono pioggia per il sabato argentino). Il primo a farsi vedere è Miller: primo e secondo settore da record; giro buono in 1’40”867, quindi 2° posto.
Rossi e Lorenzo sembrano risalire, ma poi...
Ma intanto anche Viñales sta dando gas e il risultato è che nessuno lo schioda dal top, anzi, Maverick si migliora fino al tempo di 1’40”385. Si vede anche Rossi, che risale al 6° posto girando in 1’41”506. Buone notizie per la classifica, non per il tempo, peggiore di 1,121 secondi rispetto a quello del compagno di squadra. Meglio di Rossi fanno anche molti altri, tra cui Lorenzo (5°, 1’41”128), Zarco e Aleix Espargaro. A tre minuti dalla fine c’è bagarre in pista, ma anche Rossi è in miglioramento: 1’41”311 per il n° 46. Gli altri non stanno ovviamente a guardare, la classifica si muove praticamente ogni 10 secondi e Rossi torna giù (10°). Tutto il contrario Dovizioso e Petrucci, con Danilo addirittura 2° e Dovi 5°. Ma Andrea è in carena, il giro successivo non cambia posizione ma si migliora (1’40”716). Iannone passa al 4° posto (1’40”701), subito superato da Zarco, mentre Viñales si mette al riparo nel giro finale, pur girando “solo” in 1’40”923.
Viñales 1°, ok, ma cos'ha fatto Abraham!
Le FP1 finiscono con alcune conferme e alcune clamorose sorprese: Viñales davanti a tutti, seguito da Petrucci, Zarco, Folger, Abraham (!), Iannone, Dovizioso, Barbera, Miller e Bautista in Top 10. Dall’11° al 15° posto troviamo Marquez, Aleix Espargaro, Redding, Crutchlow, Lorenzo. Rossi? 16°. Ancor peggio Pedrosa, 19° dietro al dolorante Rins e alla Honda che normalmente è la peggiore, quella di Rabat. Pol Espargaro, Baz, Smith e Lowes chiudono il gruppo.
Occhio alle prove libere 2 (qui gli orari TV), perché la pista è destinata a migliorare, il meteo pare di no…