di Alberto Motti - 07 March 2017

Lo smartphone in moto? Meglio nel cruscotto che in mano!

La sicurezza durante la guida di moto e scooter è un’esigenza fondamentale. Ma come si concilia con l’attuale tendenza di integrare lo smartphone nella strumentazione? Non è un controsenso? La domanda di un lettore e la risposta di una grande Casa che punta a questa tecnologia

"La distrazione alla guida può causare gravi danni"

"Vogliamo evitare che i ragazzi usino le mani per gestire il telefono mentre guidano

Risponde Davide Zanolini
Voglio rassicurare il lettore, essere connessi per noi non significa chattare o giocare senza sosta. La nostra ricerca ha invece come fine quella sicurezza che oggi l’utilizzo degli smartphone, in assenza di una vera integrazione col veicolo, mette in discussione. L’idea di utilizzare lo smartphone al posto del cruscotto è intesa per far dialogare il veicolo con l’utente e offrire un prodotto sempre più efficiente e sicuro. È una forma di integrazione volta in prima battuta ad evitare che, come accade ora, i ragazzi usino le mani per gestire il telefono mentre stanno guidando, una situazione troppo frequente che è fonte di evidente pericolo. Il genere di connessione alla quale stiamo lavorando deve portare a una gestione del mezzo e dello smartphone che sia perfettamente integrata e quindi non conflittuale con la guida, efficiente e sicura grazie al totale controllo. Le stesse considerazioni sulla sicurezza sono anche alla base alla nostra decisione di non sviluppare head up display sul casco o sul parabrezza che riteniamo essere una potenziale fonte di distrazione.

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