a cura della redazione - 28 February 2017

Motociclismo in Cile a caccia di record con l'Africa Twin

Record con la moto in montagna: qual è l'altitudine maggiore mai raggiunta? Il nostro Francesco Catanese fa parte del team che sta tentando di superare tre primati di ascensione sul vulcano più alto del mondo, in Cile. Verso i 6.000 metri in sella a una Honda Africa Twin

Motociclismo in altura

Il nostro tester Francesco Catanese è l'uomo che tenta l'impresa

Trovandosi in prossimità del Deserto di Atacama, la montagna presenta un clima piuttosto secco con neve solo nei mesi più freddi e solo in vetta. Ma le temperature possono essere molto rigide e i venti forti. Inoltre, se la salita avviene senza acclimatamento può essere pericolosa. Il team è dotato di telefoni satellitari e strumenti altimetrici certificati, ma ha anche il supporto di uno staff sanitario dotato di elicottero e aero-ambulanza, collegato non-stop con la spedizione dalla base di Copiapó. Il pilota che tenta per noi l’impresa è Francesco Catanese, il nostro inviato ai rally, esperto nella guida di bicilindriche, pilota che ha partecipato alle Dakar 2014, 2015 e 2016. Insieme a Motociclismo ci saranno Carlo Fiorani, direttore della comunicazione di Honda Racing, Salvo Pennisi, direttore sperimentazione Metzeler, e altri tecnici e professionisti che ci aiuteranno a portare a termine l'impresa.

La preparazione del pilota

Tutto il "team dei record" si è sottoposto ad una visita presso l’Istituto Medico Legale dell’Aeronautica Militare di Roma e ad una seduta nella camera ipobarica presso il Reparto di Medicina Aerospaziale di Pratica di Mare, per replicare le condizioni di ipossia che troveranno in cima al vulcano. Il nostro Francesco è inoltre stato seguito da un personal trainer e ha portato avanti una dieta finalizzata al record fisico oltre che tecnico, che si tenterà durante la grande scalata.

La preparazione della moto

Anche le moto, però, sono state sottoposte ad esami preliminari: le Africa Twin hanno svolto dei test sull'Etna (la terra del vulcano siciliano presenta grandi somiglianze con quello cileno) equipaggiate con pneumatici Metzeler Karoo 3, ai quali sarà demandata la prima fase dell'ascensione sull'Ojos de Salado, e con i nuovi Metzeler MC 360 studiati per avere più utilizzi off-road (ma omologati anche per l'utilizzo stradale), ai quali spetterà l'ultima fase dell'ascesa. Le Africa utilizzate per la messa a punto finale delle gomme sono state preparate adottando uno scarico Termignoni studiato ad hoc, catena corona e pignone forniti da Chiaravalli con rapporto 15/48, catena da 128 maglie DID rinforzata, paramotore con protezioni laterali aggiuntive (by OnlyBike: li vedete in particolare sulle moto rosse, nelle foto), plexiglass risagomato (circa 10 cm più basso), setting sospensioni ottimizzato per l’uso.

Abbigliamento adatto

Programma a tappe

Acclimatamento, con un po’ di paura

Day 1: arrivo al campo base
Dopo 30 ore di viaggio (Bologna, Madrid, Santiago, Copiapò) sono arrivato e ho incontrato Carlo Fiorani. Ci sono 32 gradi, ma domani ci muoviamo in direzione Laguna Santa Rosa a 3.200 m. Un primo assaggio di moto e altura. La mia Africa Twin è il modello con cambio sequenziale DCT.

Day 2: gli effetti dell’altitudine
Oggi partenza da Copiapò, 32 gradi, poi trasferimento di 180 km fino ai 4.000 m dove ci fermiamo e facciamo il primo acclimatamento. Carlo Fiorani ha forato e ci siamo fermati in un ristorantino, in stile film di Gabriele Salvatores, a cambiare la gomma. Come sensazione ho un leggero mal di testa, formicolio alle mani e una certa sonnolenza, ma direi tutto ok. Ho preso una medicina per l'altura (Diamox) che però é un diuretico e ogni 2 per 3 devo "espletare la minzione"

“… non è un bel momento…”
Ci siamo accampati sui 3.800 m, poco fa uno dei 2 colleghi tedeschi è svenuto di colpo, cadendo ha sbattuto la testa, ha un taglio e deve essere ospedalizzato, stanno arrivando i soccorsi chiamati col satellitare. Fabio Mossini, campione endurista, si è impressionato ed è svenuto di colpo anche lui... Non è un bel momento.
Io solo un po' di nausea e un cerchio alla testa, ho fiducia che con l'acclimatamento la situazione migliori. Si è però diffusa una certa paura di svenire di colpo senza preavviso.

Sono ormai un paio di giorni che non abbiamo più notizie… Ma Catanese ce lo aveva detto: più si sale e più sarà difficile utilizzare il web per comunicare velocemente in tempo reale.

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