di Giorgio Sala - 25 November 2016

Test SBK: Rea meglio di Rossi, Melandri convince, esordio di Aprilia Milwaukee,

Dopo giorni meteo inclemente, nei test SBK di Jerez Jonathan Rea stacca con la Kawasaki un tempo in 1'38"7 che è meglio della pole di Rossi e dei tempi siglati dai piloti MotoGP presenti sul tracciato spagnolo per prove in contemporanea. Melandri migliora, ma sa che può fare ancora di più. Savadori e Laverty all'esordio con Aprilia Milwaukee, Yamaha ancora in alto mare. Honda gira solo con Bradl (Hayden è infortunato)

Day 1: la pioggia rovina tutto, tranne l’esordio di Aprilia Milwaukee

Day 2: le condizioni migliorano, tutti in pista! (incluso PJ Jacobsen)

Day 3: Honda fa le valigie, arrivano Ducati, Yamaha, MV Agusta e... le motogp

Day 4: mattinata “in Rosso”, poi Rea mette tutti in riga. Anche i piloti della MotoGP

Perchè le moto di serie sono più veloci dei prototipi della MotoGP?

Rea: "Ducati si è migliorata così tanto che ora tocca a noi lavorare sul motore"

JONATHAN REA
Mi trovo bene con questa moto. Sin dalla prima volta che ho girato con la nuova Ninja, ho capito che il cambio era il punto debole della moto ed era necessario fare dei miglioramenti. Nel corso degli scorsi test ad Aragon, più precisamente nel giorno finale, i meccanici mi hanno montato il cambio che ho usato ad inizio stagione, e quando sono rientrato ai box ho detto “è perfetto ragazzi, non toccate nulla. Va bene così”. In questi giorni a Jerez abbiamo usato la moto con specifiche 2017: in questi test abbiamo messo a punto il mono posteriore in condizioni di bagnato, inoltre Kawasaki ha portato nuove componenti del motore che hanno fornito più potenza al motore, anche se questo tracciato (Jerez, ndr) non è una pista adatta a valutare queste novità. Non si usa mai la sesta marcia, quindi è ancora presto per fare delle conclusioni. Ci sono molte novità che dovrebbero arrivare prima di Phillip Island. Ci aspettiamo un upgrade del motore: quest’anno abbiamo perso un po’ di potenza e Kawasaki ci tiene ad essere al top. Con meno potenza abbiamo dovuto concentrarci sull’anteriore, infatti Ducati in alcuni circuiti era più forte di noi, e con il loro motore hanno avuto alcuni vantaggi in termini di consumo gomme. Hanno un buon pacchetto; solitamente non è logico che un bicilindrico sia alla pari con un 4 cilindri in questo campionato, ma Ducati si è migliorata così tanto che ora tocca a noi lavorare sul motore”.

MARCO MELANDRI
Penso che molti piloti sono molto veloci con le nuove gomme, che per me sono un punto debole, e devo lavorare ancora per trovato un buon setup con la moto, in modo da poter usare il pieno potenziale delle Pirelli. Sto lavorando sul passo gara e non sembra male, sono abbastanza contento. Dobbiamo ancora provare nuovi componenti sulla moto del 2017. A gennaio vorrei avere tempo per fare una simulazione di gara, così da capire su cosa devo lavorare e dove invece è ok. Sono stati ottimi giorni di test per me, e giorno dopo giorno mi sento meglio in sella alla Ducati Panigale, quindi non vedo l’ora della prima gara a Phillip Island anche se c’è ancora molto lavoro da fare. Il lavoro con Chaz va alla grande: ci sono stati bei momenti insieme quando eravamo in BMW, ma penso che dopo 3 anni sia nel pieno della sua forma con la moto e con il team. Sicuramente è il migliore con la Ducati e non sarà facile battagliare con lui”.

EUGENE LAVERTY
Sono sorpreso di quanto grip hanno le gomme quando si apre il gas. Mercoledì mattina c’erano ancora delle chiazze di bagnato, il tracciato sembrava relativamente asciutto. Con queste gomme sembra che la moto non reagisca allo stesso modo sul bagnato. Infatti quando Johnny (Rea, ndr) mi ha superato sembrava stesse volando, quindi mi sono accodato e ho continuato il mio lavoro. L’Aprilia è migliorata notevolmente. Era già una buona moto quando me n’ero andato via, ma adesso alcuni punti sono migliorati considerevolmente. I ragazzi mi hanno detto che la differenza rispetto alla moto del 2014 è evidente, e in quell’anno Guintoli e Melandri dominavano la scena. La moto però aveva il problema di diventare difficile verso fine gara. Non vedo l’ora di ritornare in pista e fare un turno da 20 giri, cosa che anni fa evitavo di fare durante i test perché è una cosa che ti spompava parecchio, ma adesso la moto è molto più maneggevole. I miglioramenti? Nell’elettronica e nel carattere del motore. Il telaio non è molto differente da quello che usavo io, quindi sembra che sia stato fatto un ottimo lavoro con l’elettronica. In questi test a Jerez ho raggiunto degli obiettivi che volevo raggiungere, come per esempio sentirmi a mio agio sulla moto perché di solito ci vogliono alcuni giorni prima di avere un feeling al 100%. L’altro giorno abbiamo cambiato la posizione di guida. Ha aiutato molto il fatto che Lorenzo conosca bene questa moto, così siamo in grado di trovarci a nostro agio il più in fretta possibile. Abbiamo provato diversi tipi di motore e di telaio, quindi siamo stati abbastanza impegnati ma è andata bene”.

STEFAN BRADL
Il meteo non era perfetto per i test. Lunedì abbiamo fatto 35 giri sul bagnato, giusto per avere un feeling con le Pirelli. È stata una giornata positiva e abbiamo fatto il meglio che potevamo fare. Anche martedì il tempo non era clemente, perché ha piovuto fino a mezzogiorno, e ci è voluto parecchio tempo prima che iniziasse ad asciugare. Abbiamo fatto 20 giri con le slick ma c’erano ancora delle chiazze di bagnato sul tracciato, quindi non ho potuto girare quanto avrei voluto e non abbiamo fatto nessuna modifica alla moto, perché non sono stato abbastanza veloce per trovare un feeling. Almeno siamo riusciti a fare un paio di giri in condizioni di quasi assoluto asciutto e le sensazioni erano simili a quelle di Aragon, quindi posso dire che è stata una buona prima esperienza con Honda in SBK. Ora è tempo di rilassarsi, ricaricare le batterie ed essere pronti a salire in sella alla nuova Fireblade ad inizio dell’anno prossimo”. 

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