di Nicolo Codognola - 27 May 2016

XTR Clandestina: una Café Racer 125 sospesa tra passato e futuro

L’ultima creazione dell’officina spagnola si concentra su una piccola Bultaco 125 degli anni Sessanta e la trasforma con la consueta abilità e buon gusto, con un’attenzione particolare ai dettagli

Spagna caliente

Una Bultaco da corsa

Una delle sue ultime realizzazioni è un’altra 125 (almeno, lo era in origine), sempre in stile café racer. Piccola cilindrata, grande carattere. Si chiama Clandestina e ve la mostriamo nella bella gallery di foto realizzate da Sergio Cardeña.  ‘Stavolta la base di partenza è una Bultaco, marchio al quale sono particolarmente affezionato, perché con una Alpina 350 ho imparato a mettere le prime marce (ma è una storia che ho già raccontato… E questa, ve la ricordate?). La Clandestina deriva  più precisamente da una Mercurio del 1962. In realtà della piccola stradale rimane ben poco. Parte del telaio, pesantemente modificato per trasformare la sospensione posteriore a doppio ammortizzatore in un sistema con “mono” in posizione centrale (un Betor senza regolazioni, ma settato secondo le esigenze di Pepo) senza interposizione di leveraggi, utilizzando un forcellone Yamaha SR500 modificato. Senza contare il “taglia e salda” necessario per ospitare il motore di una Bultaco Pursang 250 MK15 da cross, con cilindrata incrementata a 370 cc, alimentato da un vorace carburatore Keihin da 39 mm e “infiammato” da una doppia candela con accensione elettronica. Allo scarico, una espansione per Bultaco TSS 250.

Da Schiranna a Madrid

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