BMW S 1000 R: aspettando il test
Bmw s 1000 r: aspettando il test
Tra poco saliremo in sella alla S 1000 R, la maxi naked BMW derivata dalla superbike di casa. Tra curiosità ed emozione prevale la seconda visto che abbiamo pochi dubbi sulle qualità tecniche della S 1000. La S 1000 R nasce infatti dalla superbike, e a dire che è stata realizzata togliendo le carene non si va tanto lontani dalla verità (piace, non piace… guardate la gallery). Quindi l'elettronica alla massima potenza, con e-gas (ride by wire), Race-ABS semintegrale, ASC (Automatic Stability Control) e due riding mode, Rain, con il motore "morbido" e la potenza limitata a 136 CV e Road, full power.
TUTTE LE FUNZIONI DELLA HP4
Ma si va anche oltre. Perché è disponibile (come optional) il sofisticato pacchetto elettronico che c'è sulla HP4, quindi con controllo dinamico della trazione DTC (Dynamic Traction Control) al posto del più semplice AST e con due ulteriori modalità di guida, Dynamic, per la guida sportiva, e Dynamic Pro, per la pista. In più c'è anche il DDC (Dynamic Damping Control), il sistema dinamico di controllo delle sospensioni, che modifica la risposta idraulica in tempo reale.
SU STRADA CON IL MOTORE DELLA SBK
Per il motore, lo stesso della superbike, si dichiarano profonde modifiche per l'uso stradale, in realtà è solo ritoccato: sono stati ridisegnati i condotti e i profili delle camme, e ovviamente cambia la gestione elettronica del motore. Questo leggero aggiornamento ci fa molto piacere, poiché così si ha tra le mani un quattro cilindri esplosivo. È vero, sono spariti ben 33 CV, ma 160 su strada sono sempre tantissimi. E il vantaggio non è tanto che sono piazzati a 2.000 giri in meno, ma che l'intera curva di coppia è abbondantemente sopra quella - già bella sostanziosa - della RR, di ben 10 Nm da 2.500 a 7.500 giri, che sono proprio i regimi più utilizzati su strada.
AL TELAIO SOLO QUALCHE RITOCCO
Anche in tema di ciclistica ci sono solo piccole correzioni. Il telaio è lo stesso, doppio trave in alluminio, della RR, rivisto leggermente nelle quote per assicurare la stabilità, visto che manca la carenatura, il manubrio è alto e la posizione in sella è eretta. Le sospensioni sono completamente regolabili, c'è l'ammortizzatore di sterzo e la frenata è affidata a un impianto racing, doppio disco con pinze radiali con Race-ABS semintegrale, azionato dal pedale.
Stanotte non abbiamo dormito
In attesa di toccare con mano le sue qualità dinamiche e di raccontarvele, cliccate qui per i video ufficiali