Emendato il ddl salva-auto con l’ecoincentivo fino 81,5 CV. Attesa la conversione in legge del Parlamento
Emendato il ddl salva-auto con l’ecoincentivo fino 81,5 cv. attesa la conversione in legge del parlamento
Roma 25 marzo 2009 - Lunedì
scorso sono stati approvati alcuni emendamenti al ddl per la conversione
in legge del decreto salva-auto dalle commissioni riunite Finanze e Attività
produttive della Camera. Fra questi, come anticipato da Motociclismo il
27 febbraio, l’estensione degli incentivi per la rottamazione ai veicoli
fino a 60 kW (81,5 CV). Il disegno di legge di iniziativa governativa sarà
votato dalle camere domani, giovedì 26 marzo, ma sembra che il Governo
possa porre la questione di fiducia per ottenere l’approvazione del ddl
da parte Parlamento, escludendo a priori altri emendamenti, che comporterebbero
un’ulteriore dilazione della conversione in legge del decreto e il rischio
di decadenza, per il superamento del termine prescritto di sessanta giorni.
L’estensione del contributo governativo di 500 euro, finora erogato, secondo
quanto previsto dal decreto, per la rottamazione di ciclomotori e motocicli
Euro 0 e Euro 1 e l’acquisto di un veicolo targato nuovo omologato Euro
3 fino a 400 cc, non limiterà più la cilindrata, ma la potenza massima
stabilita in 60 kW, come disposto dall’emendamento fatto al ddl in attesa
di approvazione. La nuova limitazione consentirà di sfruttare l’incentivo
per l’acquisto di moto e scooter con una maggiore scelta di modelli,
indicativamente
fino a 700 cc. Enzo Raisi (Pdl), uno dei membri della Commissione, ha definito
la nuova misura “un segnale per uno dei settori più importanti del Paese,
visto che gli unici concorrenti alle moto giapponesi restano le due ruote
italiane”. La copertura dell’incentivo è prevista dall’articolo 7 che
è stato emendato secondo quanto richiesto con il parere della commissione
Bilancio.