23 October 2008

3.000 km di tutor entro la fine del 2009. Consulta mappa interattiva dei tratti dove è in funzione

Aumenta la diffusione del tutor sulle autostrade, per colpa degli Italiani che sono indisciplinati e non riescono a rispettare le velocità imposte dal codice della strada. La società Autostrade per l’Italia ha annunciato che entro fine anno saranno 1.714 chilometri coperti dal tutor e per il temine del 2009 raggiungeranno i 3.000. Intanto arriva tra Brescia e Padova e tra Milano e Genova.

3.000 km di tutor entro la fine del 2009. consulta mappa interattiva dei tratti dove è in funzione


MILANO 23 ottobre 2008 TUTORE INTELLIGENTE Da venerdì 24 ottobre, il tutor sarà attivo su una nuova tratta dell’autostrada A4 Torino-Trieste, fra Brescia e Padova. Il sistema di controllo elettronico della velocità media di percorrenza, sino ad oggi, era installato sul percorso autostradale compreso tra Milano e Brescia, dove, le statistiche rivelano da novembre 2007, quando il tutor ha cominciato a funzionare, a giugno 2007 gli incidenti sono calati del 56% rispetto allo stesso periodo di riferimento, nell’anno precedente. Da qualche tempo erano evidenti i lavori per l’estensione verso il Veneto del “controllore elettronico” intelligente. Si torna a parlare di tutor, quindi, e di prevenzione mirata alla sicurezza stradale. Questa in Italia viene fatta con sistemi adatti a reprimere la scarsa educazione civica, come il salasso dell’eccesso di velocità. È un grave problema, perché sembra che automobilisti e motociclisti siano più sensibili alle “bastonate”, piuttosto che all’educazione sui rischi in caso di velocità che supera i limiti del codice, abuso di alcool e abuso di sostanze stupefacenti alla guida.

NEL DETTAGLIO
Dopo Brescia il tutor sarà attivo su due tragitti: Brescia Est-Desenzano (16 km) e Peschiera del Garda-Sommacampagna (11 km), in entrambi i sensi di marcia. Facendo il conto dei chilometri di carreggiata coinvolti sono rispettivamente 32 e 22, per un totale di 54, sui 292 complessivi (146 più 146) della “Serenissima”, com’è soprannominata l’autostrada tra la provincia lombarda e quella veneta. Sono stati scelti i due tratti citati perché qui la mortalità per incidente è la più alta su tutto il tracciato che non fa parte della competenza di Autostrade per l’Italia S.p.a. (Aspi).

LA LEGGE UGUALE PER TUTI
Per la prima volta è stato installato il tutor su una parte di autostrada non gestita da Aspi, la società che lo ha inventato. La porzione della Torino-Trieste, tra Brescia e Padova, infatti, è amministrata da Autostrada BS-VR-VI-PD S.p.a., che non esclude un’ulteriore estensione del “poliziotto digitale”. La seconda sarà la copertura del tratto della A7 Milano-Genova gestito dal Gruppo Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.a.: la parte compresa tra Milano e Serravalle Scrivia. Da qui a Genova il tutor è già attivo perché è gestione Aspi. In poche parole, addio alle corse verso il mare del fine settimana.

STRETTI NELLA RETE
Le maglie della rete tutor, creata dalla Aspi, si stingeranno. Secondo i programmi della società dagli attuali 1.714 chilometri di carreggiate controllate dal sistema, si dovrebbe passare a circa 2.000 a fine anno e a circa 3.000 alla fine del 2009. Tutte le cifre sono riferite alle singole carreggiate, per cui il totale include i tratti autostradali la cui lunghezza è contata due volte, perché il Tutor è attivo su entrambi i sensi di marcia.

CONTROINDICAZIONI
Nel collegamento tra il punto in cui finisce il controllo con il tutor ed il punto in cui inizia il successivo, tutti accelerano per cercare di recuperare il tempo (pochissimi minuti tra l’altro) perso, avendo dovuto guidare a velocità codice dove il tachimetro viene tenuto d’occhio.

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