25 August 2008

Motociclismo Fuoristrada - Settembre 2008

Su Motociclismo Fuoristrada di settembre il test dei modelli Husqvarna 2009 e il racconto del Capo redattore Marco Marini che ha partecipato alla Pikes Peak negli Stati Uniti

Editoriale


L’OCCASIONE FA L’UOMO... UOMO

Gert, un ragazzo di 18 anni sogna di diventare un campione. Grazie al talent scout Jim Holley e al suo super-allenatore John Van den Berk, va a fare qualche gara in America e si convince a lasciare la sua Estonia per trasferirsi in Belgio. Si allena come un matto, prima nella sabbia estone, poi in quella del nord Europa, il fondo più bastardo del mondiale, dove si crea la selezione naturale tra i campioni e il resto del mondo. Negli ultimi GP disputati, Francia e Svezia, arriva 28° e 22°. Nel 2006 si giocò un europeo junior contro Maddii, ma, oggi, forse solo sua mamma lo ha notato, per gli altri è un nome mai sentito o quasi in fondo alla classifica. Poi, a Lommel, la svolta: Gert Krestinov, pilota privatissimo in sella a una KTM poco più che di serie, vince a 18 anni il GP del Belgio. In gara 1 è 8°. Poi, in gara 2, l’occasione della vita: i tre moschettieri della MX2, Rattray, Simpson e Searle, finiscono a terra. Gert capisce che è il momento di provarci. Gira il gas e dimentica di chiuderlo, rifilando distacchi paurosi a tutti. Per i pignoli che diranno che “tanto con i migliori a terra è stato più facile”, diciamo che è vero, ma ci sono due cose da ricordare. La prima è che non si vince mai per caso, e infatti Krestinov ha fatto il giro veloce della gara, rifilando 4 secondi a un certo signor Rattray. La seconda è che la fortuna ti sorride se te la vai a cercare, anche se non sei nessuno ma ci provi lo stesso. E allora, bravo Gert, te lo meriti tutto. A questo punto però, il pensiero va alla beffa delle beffe, il nostro Tony Cairoli fuori dal mondiale per un legamento rotto. Caduta rovinosa? Macché, nel GP del Sudafrica ha messo un piede a terra, come si fa cento volte al giro, ma quella volta il ginocchio ha fatto crack. Perché la fortuna, a volte, aiuta chi ha coraggio, ma la sfiga non guarda in faccia nessuno. Così, il 28 settembre al Motocross delle Nazioni, l’Italia dovrà battersi contro lo squadrone di Stewart & Co, senza il suo alfiere. È un po’ come la MotoGP senza Rossi, una tragedia. Ma noi saremo lì a sostenere i nostri, se possibile, con ancora più grinta. E due settimane prima, al nostro GP di Faenza, dovremo essere tutti in prima fila a fare il tifo, a David e compagni. Per una volta, non facciamo gli italiani dicendo di amare uno sport, salvo poi dimenticarcelo quando il supercampione si ritira o è momentaneamente fuori dai giochi. È stato così per il tennis con Panatta, lo sci con Tomba, la pallavolo con la nazionale di Velasco, il canottaggio con i fratelli Abbagnale, il ciclismo con Pantani… Dimostriamo di amare i nostri idoli, ma prima di tutto, il nostro sport del cuore.

Sommario



1 EDITORIALE

ATTUALITÀ

4 Lettere
28 Saranno Fangosi
30 Vetrina
32 Gallery
36 Intervista: Alfredo Ciresa

ENDURO

40 Husqvarna enduro 2009 Strada battuta
50 Estrema con Albegoni A scuola di sassi
58 Prova KTM 690 Leoni Basta poco
66 David Knight Il viaggio di Gulliver
72 Mondiale WEC Il gioco delle coppie
80 News

CROSS

84 Antonio Cairoli Tony è FUORI
90 Mondiale MX1/MX2 Vedo rosso
98 Fiorgentili – Lupino Il bivio
106 Supercross La mano giusta
110 Italiano Minibike MX Che cavalli!
118 News

MOTARD

122 Test Suzuki 250 Scheen La signorina in giallo
128 Mondiale S1/S2 Tra i due litiganti...
136 News

GRANDANGOLO

140 24 ore 50ini a Barcellona Polverine da sparo
148 Pikes Peak A wonderful world
156 Davey Durelle L’uomo del monte
162 Dirt Track & Speedway Mezzo miglio di fuoco
172 Cavalcata L’enduro in terrazza
178 Turismo: Milano – Fenis L’iniziazione
186 Carrelli portamoto Oggi ho rimorchiato
194 Guida all’usato: Africa Twin Onorevole servizio
215 Pensieri sporchi Tavola calda e fai-da-te

PAGINE GUIDA

202 Calendario Cavalcate
204 Listini
212 Elenco prove
214 Mercatino

© RIPRODUZIONE RISERVATA