Africa Race: arriva l’anti-Dakar e si torna a correre in Africa
La sua Africa
MILANO 8 luglio 2008 – LA SUA AFRICA La Dakar
lascia l’Africa
per spostarsi in Sudamerica e per contro arriva l’Africa Race, promossa
e organizzata da Hubert Auriol in collaborazione con Acerbis. L’Africa
Race sembrerebbe un’anti-Dakar vera e propria, ma della storica
“lunga”
africana riprenderebbe solo alcuni percorsi e valori del passato: la partenza
sarà in direttamente in Marocco ed i costi saranno molto contenuti (anche
per favorire i team privati) rispetto alle ultime edizioni della Dakar,
in cui l’incremento delle spese da sostenere è stato notevole. La nuova
corsa inizierà a Marsiglia con le verifiche tecniche del 26 e del 27, il
28 ci sarà il prologo e mercoledì 31 dicembre 2008 partirà la prima tappa
in Marocco. Si svolgerà in 12 tappe che copriranno i territori del Marocco,
della Mauritania e del Senegal, per un totale di più di 6500 km, e si concluderà
domenica 11 gennaio 2009. Per le moto ci saranno due categorie: la Classe
450 cc, per le cilindrate fino a 450, e la Classe Open, per le cilindrate
superiori a 450. Hubert Auriol, etiope di nascita (Addis Abeba, 7 giugno
1952), conosce molto bene l’Africa ed è stato direttore della Dakar dal
1995 al 2004. Ha corso la sua prima Dakar nel 1979 in moto, vincendo due
edizioni del rally su una BMW (1981 e 1983). Nel 1985 passò Cagiva e, nel
1987, si è dovuto ritirare, dopo aver concluso la penultima tappa con entrambe
le caviglie fratturate, mentre era in testa. Auriol ha corso la Dakar anche
sulle quattro ruote: nel 1988 ha preso il via a bordo di una Dune buggy
e dall’edizione successiva ha sempre corso nella categoria automobili,
dove ha vinto nel 1992, pilotando una Mitsubishi e aggiudicandosi la fama
di essere stato il primo a vincere sia con le auto, sia con le moto.
Colpo basso
COLPO BASSO L’Africa Race
è un colpo basso per gli organizzatori della Dakar: per molti piloti
professionisti
sarà molto più conveniente rimanere a correre in Africa, piuttosto che
andare incontro ai costi elevatissimi richiesti per disputare la Dakar
2009, che si terrà in Sudamerica. Nella Dakar africana, infatti, i piloti
partivano da una città europea dirigendosi verso la capitale del Senegal
in moto, percorrendo le varie tappe previste dal tracciato di gara, per
poi fare rientro con un volo aereo. Anche il trasporto delle moto su nave
dal territorio europeo verso quello africano, trattandosi delle poche miglia
marine che dividono Spagna e Portogallo dal Marocco, risultava facilmente
accessibile dal punto di vista finanziario. Tutt’altra cosa è presentarsi
alla partenza della Dakar sudamericana: tanto per cominciare i piloti che
prenderanno il via dovranno affrontare due voli aerei dalle città europee
verso Buenos Aires, uno per l’andata ed uno per il ritorno. In più
dovranno
anche affrontare il trasporto delle moto in nave, dall’Europa verso il
Sudamerica, che sarà decisamente più costoso rispetto a quello sulla rotta
Europa-Africa. Forte di queste problematiche e con il sostegno governavo
dei Paesi che sono stati espropriati della Dakar (Marocco, Mauritania e
Senegal) per cui la corsa era uno degli eventi più importanti per il sostegno
dell’economia locale, Auriol è riuscito ad organizzare l’Africa
Race.
Un interessamento sarebbe stato espresso anche dalla FIM (oltre che dalla
FIA), che per il momento non la inserirà fra le gare valide per il Mondiale
Rally, ma si augura che “la competizione possa avere successo” e non
esclude che “per il futuro possa essere inserita fra gli appuntamenti
validi per lo stesso Mondiale”.
Esperienza
ESPERIENZA Hubert Auriol
non è solo un pilota di grande esperienza, ma è anche un organizzatore
di altrettante capacità. Oltre ad essere stato direttore di gara alla Dakar,
nel 2005 si è occupato dell’avvio di un rally raid, l’Algeraid,
partito
in Algeria nel 2006 e che si fa ogni anno. Inoltre Auriol è il responsabile
della “Heros Legend”, una competizione meno impegnativa rispetto a
quello
che sarà l’Africa Raid e più indirizzata agli amatori, piuttosto che ai
professionisti, che riprende i percorsi della vecchia Parigi-Dakar. In
passato era riservata alle moto che corsero nelle prime edizioni della
lunga africana ed il regolamento ammetteva al via solo Yamaha XT 500 e
BMW R 80 G/S. Successivamente è stata ampliata per dare modo a tutti gli
appassionati di partecipare. Oggi la “Heros Legend” è suddivisa in
due
categorie: la 1, riservata alle moto costruite sino al 1996, e la 2, per
le moto costruite negli anni successivi al 1996.