Se i veicoli demoliti bloccano la circolazione di quelli d'epoca
Se i veicoli demoliti bloccano la circolazione di quelli d'epoca
Demoliti e reimmatricolati. Sono
molti i mezzi radiati dal PRA che vengono sistematicamente rimessi in
circolazione.
Si tratta per lo più di modelli d’epoca che dopo il restauro vanno ad
arricchire le collezioni private. Questa prassi (la pratica infatti non
è mai stata definita) oggi è a rischio. Proprio la mancanza di norme chiare
ha indotto la Motorizzazione a congelare ogni richiesta. Il problema non
è nuovo: da tempo un gruppo di esperti istituito presso la direzione generale
della Motorizzazione Civile è al lavoro per dirimere la controversia giuridica:
secondo le normative ambientali (a partire dal decreto Ronchi del ‘97)
i mezzi demoliti non possono essere reimmatricolati. Ma in passato molti
motociclisti hanno seguito questa strada per togliere dalla circolazione
mezzi che non usavano più, aggirando così l’obbligo di pagare la tassa
di proprietà. Il problema sorge con la richiesta di ridare targa e libretto
di circolazione a quei veicoli che hanno un evidente valore storico. Alcuni
uffici provinciali della MCTC spesso chiudono un occhio. Il classico strappo
alla regola in attesa di trovare una soluzione legale. Da tempo si aspetta
la circolare, la cui elaborazione è stata demandata al sopraccitato Gruppo
di lavoro sui mezzi di interesse storico. Nel frattempo il Ministero dei
Trasporti ha preferito bloccare ogni domanda. Nessun problema, invece,
per i veicoli “radiati d’ufficio” dal PRA causa mancato
pagamento del
bollo, in quanto targa e libretto sono ancora nelle mani dei loro proprietari
che possono seguire una procedura amministrativa già definita.