Guida all'acquisto dell'usato: Aprilia RS 125
Come nasce la RS 125
Quando si parla di 125 sportive balzano
subito alla mente i nomi di Mito ed RS. Le pepatissime 2 tempi di Cagiva
e Aprilia da anni si danno battaglia per conquistare il cuore dei giovani
sedicenni e il confronto animerà sicuramente anche il 2008. In questa occasione
ci occupiamo della proposta di Noale, più avanti sarà la volta di quella
di Schiranna. La storia della RS parte da lontano, quando l’Aprilia si
è già consolidata nel settore delle 125 stradali. Sono i primi anni 90,
le moto sportive sono le preferite dai ragazzi, il mercato va a gonfi e
vele.
Dopo ST, AS-R ed AF1 negli anni Ottanta, nel 1993 debutta la RS, race replica
che ancor più delle precedenti impone il nome Aprilia ai giovani. Sono
anni di potenze libere, dei 30 e passa CV alla ruota, dei 170 km/h... periodo
esaltante ma destinato a durare poco poichè è attesa, per il luglio 1996,
una legge europea che pone un netto freno alle prestazioni, limitando per
legge la potenza massima a 15 CV (11 kW). Da allora si verifi cano due
eventi. Le 125 “libere” scompaiono rapidamente dalla scena e il
mercato
ha un vistoso crollo delle immatricolazioni. Molte di esse sono poi rottamate
perché, anche nell’usato, nessuno le vuole più. Devono passare alcuni
anni per vedere i primi cenni di un rinato interesse verso la categoria,
anche se bisogna dire che la RS tiene sempre “botta”, confermandosi
per
diverse stagioni come la moto 125 preferita dai giovani.
Attenzione ai tempi
Modello 1999
Prova 2004
Motociclismo ritorna sulla RS nel 2004,
proprio nel momento in cui il mercato delle 125 inizia a tornare su interessanti
livelli numerici. Sul fascicolo di dicembre pubblichiamo una comparativa
che vede come sfidanti della RS l’acerrima rivale Cagiva Mito,
praticamente
immutata dal 1994, e la nuova proposta della Honda, la CBR-R a 4 tempi.
L’Aprilia “in questa colorazione replica della moto di Poggiali
campione
del mondo, è indubbiamente più moderna: con quelle forme tondeggianti e
spioventi verso il posteriore che, unite alle grafiche racing, sembra uscita
direttamente dal box di un circuito.”
Quanto al motore, mentre sulla Mito “è più regolare lungo tutto
l’arco
di funzionamento e allunga con più forza quando i giri salgono”, il 2
tempi della RS appare perfezionato nell’erogazione pur se è afflitto da
“una incertezza ai medi regimi.” Quanto a prestazioni, la RS è
leggermente
migliorata rispetto al modello precedente e ora sviluppa al nostro banco
13,54 CV all’albero a 8.250 giri. Un diverso rapporto finale permette
di incrementare la velocità massima che difatti passa da 113,7 a 126,2
km/h. Migliora anche in accelerazione sui 400 m passando da 19,325 a 18,901
secondi.
La conclusione della prova è eloquente: “La RS in generale è quella che
trasmette un feeling più moderno delle tre, anche per la sella più comoda
con serbatoio strettissimo tra le gambe, per gli specchietti che svolgono
veramente la loro funzione e le dotazioni più complete: parafango posteriore,
paratacchi d’alluminio, leva freno sagomata ad ‘S’ come sulle
sportive
più grandi. Insomma tra le tre ottavo di litro con velleità sportive vince
l’Aprilia perché è più nuova, anche se non è una novità: per i giovani,
che sono sempre avanti un passo rispetto al mondo che li circonda, questo
è determinante. Anzi è tutto.”
Il modello 2006
Nonostante le tante qualità della moto,
anche per la RS si avvicina il momento di cambiamenti radicali. La nuova
serie della RS viene così presentata al Salone di Milano del 2005 con le
consegne che iniziano nell’anno a seguire: è un altro centro tanto che
nel 2006 conquista nuovamente il segmento 125 con 1.578 esemplari venduti
staccando la Cagiva Mito che non riesce a far meglio di 1.214 unità. Come
cambia la RS è presto detto.
Il look è totalmente nuovo e si ispira alle RSV 1000. Le rotondità che
hanno contraddistinto la RS precedenti sono scomparse e il design è più
spigoloso e aggressivo con un frontale caratterizzato da un doppio fanale
a lampada polifocale. Resta invariato il magnifico telaio abbinato al forcellone
in alluminio e resta il leveraggio progressivo per la sospensione posteriore
a fronte però di importanti modifiche apportate alla forcella a steli da
40 mm rovesciati. Quanto all’impianto frenante viene mantenuto il diametro
del disco di 320 mm ma la superficie frenante aumenta del 25%. Inoltre
compare la pinza radiale a 4 pistoncini.
Chi compra questa moto vuole sportività da ogni centimetro quadrato della
propria moto e l’Aprilia ha capito bene che è questa la strada da
percorrere;
troviamo quindi tubi in treccia di serie, nuovi cerchi (ispirati alla RSV
Factory) più leggeri (-0,5 kg sul cerchio anteriore e -1,7 kg il posteriore)
con pneumatici Dunlop Sportmax GPR 70 SP (gli stessi utilizzati nel trofeo
Junior GP), il tutto a beneficio della manegevolezza. Il motore viene
riconfermato
ma diventa, mediante l’adozione del carburatore elettronico, Euro 3.
E’ possibile, come in passato, potenziare il monocilindrico (la
trasformazione
non è omologata quindi non si può usare su strada) presso i concessionari
Aprilia: l’operazio ne consta nel montaggio di una nuova valvola Rave
allo scarico, nella sostituzione della marmitta e della candela, nella
rimozione del ponte sulla centralina elettronica e del blocco nell’air
box. Mediamente il costo dell’operazione è di circa 600 euro. In questa
configurazione abbiamo provato la nuova RS in pista a Monza sul fascicolo
di giugno 2007.
In pista a Monza
Ecco i risultati: 26,6 CV alla ruota
a 10.250 giri, 0-400 m in 15,422 sec, velocità max di 153,4 km/h. Passando
al campo di battaglia, la pista, l’RS 125 viene messa a dura prova nel
nostro test uscendone molto bene sia per quanto riguarda il monoammortizzatore
che riesce ad assorbire bene le asperità dell’asfalto, sia per la frenata
che è molto potente per una moto di soli 131 kg (126 a secco).
Qualche critica invece riguarda l’ingresso in curva che viene penalizzato
dalla mancanza di un maggior freno idraulico della forcella (non è regolabile),
mentre la rapportatura del cambio troppo lunga non aiuta il motore in uscita
di curva. Sempre nella guida al limite la sella risulta essere un po’
troppo scivolosa. Entrambi questi “talloni d’Achille” sono
però riscontrabili
soprattutto nell’utilizzo prettamente pistaiolo, mentre se utilizzata
più “civilmente” la moto nel complesso si conferma al top.
Anche su questa versione non manca il cronometro per i tempi sul giro installato
nel nuovo cruscotto digitale; accanto alla manopola sinistra troviamo il
tasto “mode” che fa partire il cronometro e registra fino a 16
conteggi,
dopodiché quando la memoria risulta piena appare sul cruscotto la dicitura
“full” e andrà svuotata la memoria. E’ stata rinnovata anche
la piastra
di sterzo che appare forata e brunita, un giusto mix per riconfermare ancora
una volta la veste racing donata dall’Aprilia.
Prezzi e info sul web
Se i 5.365 euro del nuovo vi sembrano
troppi, il parco dell’usato appare sicuramente molto ricco di offerte
interessanti. Solitamente le RS usate hanno in media pochi anni. Per una
RS del 2006 si possono spendere circa 4.000 euro che diventano 3.000 per
la versione del 2004. Una buona soluzione per l’acquisto di una moto da
pista senza spendere ingenti somme è proprio quella di comprare un buon
usato ma bisogna verificare che la ciclistica sia sana e che la manutenzione
ordinaria sia stata fatta regolarmente.
C’è un fattore che accomuna il popolo degli appassionati al mondo delle
125 e riguarda le comunità di ragazzi che si incontrano per scambiarsi
idee, opinioni o semplicemente per viaggiare insieme. Questi sedicenni
utilizzano il mezzo più idoneo e veloce per mettersi in contatto tra di
loro: il computer. Attraverso le comunità virtuali si possono infatti incontrare
moltissimi appassionati dell’Aprilia pronti a colmare ogni dubbio o ad
aiutarsi. Tra i più famosi in rete spiccano sull’RS i siti www.rs125.it,
www.apriliars125.it
e l’Aprilia RS forum sul sito
http://community.leonardo.it/comunita.aspx?c=26388
dove, previa una semplice e gratuita registrazione, è possibile fin da
subito scrivere i propri commenti sul forum e frequentare i ritrovi.
Data la notevole importanza che questo settore rappresenta, anche altri
siti internet hanno creato al loro interno sezioni dedicate all’Aprilia
e sottocategorie per selezionare gli appassionati proprietari dell’RS.
Il più importante in rete è www.tingavert.it che oltre a racchiudere questa
“nicchia” dona anche il contributo di piloti più esperti che possono
così facilmente aiutare i più giovani per le questioni più comuni. Se poi
si ha la stoffa, l’Aprilia dà la possibilità, attraverso il Junior GP,
di partecipare, con un costo molto basso, ad una serie di cinque gare in
Italia il cui vincitore potrà correre con una moto ufficiale l’intera
stagione successiva; una vera palestra per piloti che vede il sogno della
pista concretizzarsi in realtà e non solo come una lontana ambizione a
cui aspirare.