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22 March 2013

Valentino Rossi: sono vecchio ma motivato!

Ecco le interviste ufficiali che il team Yamaha Factory MotoGP ha rilasciato a margine della presentazione della YZR-M1 2013. Valentino Rossi e Jorge Lorenzo a ruota libera sulla moto, sugli obbiettivi, sul futuro

Valentino Rossi

A Jerez è stata presentata la nuova livrea ufficiale della Yamaha Factory MotoGP (cliccate qui per la gallery) e, in attesa dell’inizio dei test IRTA e soprattutto del Mondiale (il 7 aprile in Qatar), il team ha diramato due interviste “ufficiali” ai piloti. Cominciamo con le dichiarazioni di Valentino Rossi, mentre quelle di Lorenzo le trovate cliccando qui o passando alla pagina successiva.
 

VALENTINO ROSSI: IO E LORENZO SAREMO UNA BUONA SQUADRA
Come ci si sente ad essere tornato nella famiglia Yamaha?
È una bella sensazione. Ero un po' preoccupato. Più che preoccupato, non sapevo che atmosfera avrei trovato nel team. È ancora grande da ogni punto di vista. Yamaha è una famiglia per me. Ho condiviso con loro i migliori momenti della mia carriera e sono sempre stato benissimo, quindi penso che sia normale continuare nello stesso modo.

Quando hai detto addio alla tua  M1 nel 2010, hai scritto una lettera affermando che eravate innamorati. Avete intenzione di scrivere una nuova lettera questa volta?
Quella lettera è stata molto divertente. Penso che non ci sia bisogno di scrivere un'altra lettera, ora siamo come quando ci siamo lasciati nel 2010. È come se gli ultimi due anni non esistessero...

Yamaha ti ha dato la tua più grande soddisfazione come pilota quando hai vinto il primo Campionato con loro nel 2004. Ti senti come un bambino con la caramella di nuovo?
Mi sento esattamente come un bambino con una caramella! Tornare sulla M1 è una grande sensazione per me e i primi test sono stati positivi. Non siamo ancora pronti ma non siamo così lontani.

La M1 è cambiata molto da quando te ne sei andato da Yamaha nel 2010?
Sì, la M1 è cambiata molto nelle ultime due stagioni ed è stata una grande sorpresa nel primo test. La base è molto simile alla moto che ho lasciato nel 2010, ma credo che la moto sia migliorata molto ovunque e in tutte le parti del circuito. Yamaha ha fatto un ottimo lavoro nelle ultime due stagioni. La nuova moto ha maggiore stabilità, una migliore presa, è più facile da guidare, e l'elettronica funziona meglio. Inoltre, il motore 1000cc 4 in linea ha più vantaggi rispetto all' 800cc con il quale abbiamo faticato per qualche tempo.

Dopo alcune delusioni, un campione si sente ancora  un campione?
Sì, sono molto fortunato perché nella mia carriera ho vinto molte gare, un sacco di grandi successi e un sacco di campionati del mondo quindi... Sì, mi sento ancora un campione.

Perché Yamaha la moto migliore per te?
Yamaha è la moto migliore perché è molto adatta al mio stile di guida e con la M1 sono in grado di dare più del 100%. La moto è molto precisa e si deve guidare in maniera pulita, cosa che a me piace molto. Sì, è una grande moto per me e per il mio stile di guida.

Cosa vorresti dire a tutti coloro che pensano che Valentino sta diventando troppo vecchio. Hai ancora quello che serve per essere un campione?
Purtroppo io sono piuttosto vecchio, questo è vero... Ma mi sento molto bene! Penso che la mente e le condizioni fisiche siano molto importanti, e da questo punto di vista sono in buona forma. In particolare la motivazione è molto importante e a me non manca affatto.

Jorge Lorenzo ti ha dato il benvenuto in Yamaha. Come lo reputi?
Considero in maniera diversa Jorge soprattutto perché negli ultimi due anni ho avuto un sacco di problemi, ma Jorge è stato sempre molto gentile con me e anche quando ha saputo che sarei tornato alla Yamaha era molto felice, quindi penso che possiamo essere una buona squadra nelle prossime due stagioni.

Sei soddisfatto del tuo lavoro in questa pre-stagione?
A questo punto sono molto soddisfatto. A Sepang la moto ha funzionato molto bene ed eravamo già abbastanza veloci. Gare e test sono diversi, quindi dovremo aspettare fino al 7 aprile per sapere quanto sono soddisfatto.

Secondo te cosa manca all'attuale YZR-M1 per essere la moto perfetta?
La M1 è una moto grande perché ha un equilibrio perfetto, è molto "friendly" con il pilota, ed è facile da portare al limite. Di sicuro dobbiamo lavorare molto in diverse aree per essere al top, perché i nostri concorrenti migliorano sempre. Forse si può fare qualcosa in velocità e stabilità in accelerazione, per uscire rapidamente delle curve.

Che stagione si aspetta di avere dopo questi primi test?
Spero di divertirmi e di lottare di nuovo per il podio e, magari, vincere qualche gara. Dopo di che, vedremo dove siamo in classifica in campionato.

Jorge Lorenzo

JORGE LORENZO: VALENTINO MI AIUTERÀ
Sei soddisfatto del lavoro ingegneri Yamaha?
Sì, gli ingegneri in Giappone hanno fatto un ottimo lavoro, in particolare con il nuovo telaio. Mi permette di alzarmi con più rapidità in uscita di curva. Il nostro obiettivo principale ora è migliorare il motore, che è quello che manca per avere ancor più velocità.

Cosa manca alla tua M1 per diventare la "moto perfetta"?
Il motore è probabilmente il punto più debole. Stiamo provando nuove componenti che speriamo ci permetteranno di aumentare la velocità e di accelerare di più uscendo dalle curve, che è dove perdiamo di più rispetto ai nostri concorrenti. In ogni caso, rispetto al 2012, siamo molto più competitivi.

La tua opinione su Valentino, Pedrosa e Marquez, dopo i test pre-stagionali?
Sono tutti piloti molto forti e con un sacco di esperienza. Un sacco di titoli mondiali tutti insieme! Valentino ha vinto tantissimo e in gara può cambiare la sua strategia rapidamente. Pedrosa è veramente veloce, non solo sul giro singolo, ma anche lui ha molto ritmo di gara. Marquez viene dalla Moto2 con un sacco di energia, è molto aggressivo e credo che abbia tutto per essere competitivo in MotoGP dall'inizio.

Nel 2010 dopo aver vinto il titolo hai corso con il numero 1, perché quest'anno no?
La prima volta che sono diventato Campione del Mondo MotoGP sono passato al numero 1 sulla la mia moto. Ero così felice perché era la prima volta che ho potuto usarlo in MotoGP, ma alla fine della stagione non mi ha portato benissimo anche se sono arrivato secondo, che non è un risultato niente male. Ho ottenuto due titoli mondiali con il "99", i tifosi mi conoscono molto meglio con questo numero e quest'anno ho deciso di utilizzarlo di nuovo.

Vincere quest'anno significherebbe agguantare Wayne Rainey. È uno stimolo in più?
Wayne Rainey è una delle leggende della MotoGP e avvicinarsi al suo numero di campionati è un grande onore per me. Wayne è un mio buon amico e raggiungerlo sarebbe incredibile, un sogno.

L'arrivo di Valentino ti preoccupa o ti motiva? Com'è il tuo rapporto con lui?
Probabilmente il nostro rapporto è megliorato rispetto a tre anni fa. Ora siamo un po' più vecchi, più maturi. Non è necessario essere amici, come nel calcio o nel basket, ma se il rapporto è buono ci guadagnamo tutti. Dovremo spingere nella stessa direzione. Il suo arrivo aiuterà me e gli ingegneri.

Valentino a parte, potrebbe essere un affare spagnolo il titolo di quest'anno. Quanto è importante essere il miglior spagnolo a fine stagione?
È ovvio che tra piloti della stessa nazionalità ci sia più rivalità. Con tanti e bravi piloti spagnoli è difficile spesso!

Il rinnovo biennale con Yamaha ti da una motivazione extra?
Più di una motivazione speciale, la firma del contratto per altri due anni mi ha dato la pace di cui avevo bisogno per concentrarmi sul Campionato.

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