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05 January 2009

Test: Husaberg FE 570 Supermotard

Abbiamo testato in pista la FE 570, con il cilindro orizzontale, che i tecnici di Husaberg hanno trasformato da enduro a supermotard, anticipando i tempi (la motard di produzione è attesa nel 2010), per fornire una moto 2009 rivoluzionata al pilota ufficiale, Andrea Occhini. Si è rivelata maneggevole, reattiva e precisa negli inserimenti in curva. Il motore è ideale per l’amatore, meno per le gare.

Husaberg FE 570 Supermotard




COME NASCE LA FE 570 MOTARD
Quel cilindro inclinato di 70 gradi continua a destare grande curiosità, sia a noi sia ai vertici di Husaberg Italia. L’importatore Marco Tonioli e il responsabile tecnico Dario Galezzi hanno deciso di anticipare i tempi (la vera supermoto sarà sul mercato solamente nel 2010) trasformando un enduro in supermotard proprio per capirne al più presto il reale potenziale. Poche ma essenziali modifiche che hanno permesso al reparto corse di svolgere i test necessari per far debuttare la moto nella gara internazionale di supermoto all’EICMA di Milano. A portala in gara è stato Andrea Occhini, pilota ufficiale Husaberg da tre stagioni.

Motore




MOTORE
Il cilindro è in posizione orizzontale, perchè gli ingegneri hanno voluto “raggruppare” i pesi, porli più vicini al baricentro, per centralizzare le masse: piazzando l’albero motore nel centro di gravità la sua inerzia influisce meno sulla ciclistica e la moto diventa decisamente più agile e maneggevole. Nell’enduro sembra dare i suoi frutti e non ci vorrà molto a capire se il mezzo si dimostrerà competitivo anche nel Mondiale Supermoto. Totalmente rivoluzionato anche il sistema di alimentazione: niente più carburatore per far spazio all’iniezione elettronica della Keihin. La cilindrata reale è 565,5 cc con rapporto alesaggio per corsa di 100 x 72 mm; la distribuzione è monoalbero a 4 valvole, termica e basamento sono quelli del motore XC4 da enduro di KTM. Il kick start per la messa in moto non esiste, l’avviamento è solo elettrico. La frizione utilizzata non è di serie, è stata montata una antisaltellamento della STM (partner tecnico del Team IPA Husaberg Italia), ormai indispensabile nel motard.

Ciclistica




CICLISTICA
Come per il motore, anche la ciclistica è stata rivista con l’intento di distribuire i pesi al centro: il serbatoio si trova sotto la sella e ha una capacità di 8,2 litri, il telaietto non c’è e la parte posteriore in plastica composta da parafango e tabelle portanumero laterali è portante; invariata, invece, la posizione della cassa filtro, piazzata nella zona dove di solito c’è il serbatoio. Il vecchio forcellone è stato abbandonato per sostituirlo con quello che equipaggia le moto off road di KTM, in alluminio monofusione asimmetrico. Il telaio è adatto a contenere le nuove “forme”, un perimetrale in acciaio al cromo-molibdeno; l’inclinazione del cannotto di sterzo è 63,5°. Le piastre sono originali, con offset da 18 mm e accolgono le forcelle WP ufficiali ’07 da 48 mm. È WP anche l’ammortizzatore (sempre con sistema PDS), che è stato accorciato rispetto a quello che equipaggia l’enduro e rivisto nella taratura. I cerchi sono Excel tubeless, 16,5” l’anteriore e 5,5” il posteriore, con mozzi della CHT; l’impianto frenante è “misto”: pinza Beringer a sei pistoncini con pompa radiale Brembo 16x18 sull’avantreno, mentre il freno posteriore è un Brembo di nuova generazione.

Il test




IL TEST
La parola chiave è progresso. Husaberg ha fatto un passo in avanti davvero notevole e il nuovo progetto si è dimostrato più competitivo rispetto alle precedenti versioni. Se la moto vecchia era poco agile facendo sentire il suo peso nei cambi di direzione e negli inserimenti in curva. Questa, invece, pare il suo esatto contrario: maneggevole, reattiva e precisa negli ingressi. Certo, la ciclistica è ancora da mettere a punto per fare motard ad alto livello, ma si parte da una buona base di competitività. Il motore, invece, necessita di un lavoro di sviluppo per aumentare le prestazioni. L’iniezione rende il tiro ai bassi molto dolce, ideale per l’enduro, ma poco potente in tutto il suo utilizzo per il motard. Nella guida su asfalto i cavalli hanno la loro importanza e bisognerebbe cercare di avere più potenza disponibile ai bassi, per avere una risposta più pronta all’apertura del gas. Questo per il racing. Per l’amatore, invece, che desidera un motore facile da gestire, quello della Husaberg FE 570 è al già il meglio: a metà curva sei già a manetta con il posteriore di traverso, ma con grande facilità di controllo e senza prendere alcun rischio di high-side. Divertente!
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