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14 June 2012

Autodromo di Monza, asfalto sotto accusa

La procura della città brianzola ha avviato una inchiesta sulle cadute del mondiale SBK del 6 maggio. Nel registro degli indagati è finito uno dei tecnici del tracciato che ha dato il nulla osta alla gara

Autodromo di monza, asfalto sotto accusa

L’ACCUSA

Clamoroso a Monza. “La pista è pericolosa”, lo dice la procura della città brianzola che ha aperto una inchiesta (condotta dai sostituti procuratori Walter Mapelli e Caterina Trentini) . sull’asfalto della pista, che presenterebbe avvallamenti e gobbe che metterebbero a rischio la salute dei lavoratori. I piloti, in questo caso.

 

LA SUPERBIKE A MONZA

Tutto nasce dalla controversa gara del mondiale SBK del 6 maggio quando le condizioni di un meteo capriccioso hanno falsato le condizioni dell’asfalto a tratti bagnato, a tratti asciutto, condizioni non troppo digerite dai piloti con tante cadute, ma niente che si potesse legare apparentemente a reali o possibili difetti del “tempio della velocità”. Sono caduti Melandri, Hopkins e Salom, ma anche Biaggi il sabato, scivolate del tutto normali considerato il fatto che siamo di fronte a una gara non certo una passeggiata da raduno turistico. Ma c’è un indagato, Stefano Tremolada, dell'ufficio tecnico del circuito: accusato di omissione dolosa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e da qui il fatto di considerare i piloti alla stregua di qualsiasi altro lavoratore. Tremolada avrebbe dato l’ok per correre la SBK a Monza senza preoccuparsi delle precarie condizioni dell’asfalto.

 

L’OPINIONE DI MOTOCICLISMO

La Procura monzese ha effettuato nei giorni scorsi scientifici rilievi per verificare la pericolosità di una curva come la Parabolica. Sinceramente, ci viene da sorridere per questo grande zelo accusatorio perché, a parte il rischio naturalmente connesso con le gare e con il correre su un oggetto come la moto (ma il paragone può essere fatto con tanti sport del motore), Monza non è sicuramente la pista peggiore d’Italia. Lo sappiamo bene noi di Motociclismo che ci abbiamo girato mille e mille volte, in tutte le condizioni di tempo con l’asciutto e col bagnato, con temperature dell’asfalto da sottozero a 60 gradi. Le nostre comparative delle supersportive 1000 e delle supersport 600, pubblicate sul numero di maggio e di giugno di quest’anno e realizzate il 5 e 6 aprile, praticamente replicava le condizioni meteo della SBK, con tanta pioggia, poi le chiazze di umido e quindi l’asciutto. Poi abbiamo girato anche due settimane dopo il round della SBK, senza problemi e il 7 giugno abbiamo nuovamente messo le gomme sull’asfalto di Monza con la “gara” tra Guido Meda e Giulio Rangheri. E anche in questo caso nessun problema, e nemmeno scivolate…

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