di Giuseppe Cucco - 15 June 2017

Straßenbauer: la BMW K 100 diventa una funbike

Special BMW K 100: Gessi Motociclette ha trasformato (ricostruendola praticamente da capo) la vecchia quadricilindrica bavarese in una funbike adatta a ogni tipo di terreno. Dettagli e foto della moto

Le vecchie BMW della serie K tornano in vita

In questi ultimi anni sono sempre di più i customizzatori, e gli appassionati, che utilizzano la vecchia serie K di BMW (sia le K 75 che le K 100) come base per le loro special. Il motivo è semplice: queste moto si trovano facilmente sul mercato ad un prezzo contenuto, godono di grande affidabilità e sono un’ottima tela bianca sulla quale dipingere la propria special.
In passato vi abbiamo già parlato di alcune realizzazioni nate sulla base di BMW serie K (cliccate qui, qui e qui per conoscerle); quella che vi presentiamo oggi invece è la special di Mauro Gessi (Gessi Motociclette), una BMW K 100 trasformata in "Straßenbauer", una funbike multi terreno (cliccate qui per le foto). L’impostazione della moto è quella di una “Muscle Flat Track” moderna, ma questa special si ispira anche alle moto utilizzate in America per le Road Race e addirittura alla… MotoGP.

Stravolta la ciclistica

Straßenbauer (che si pronuncia Strassenbauer) in tedesco significa costruttore di strade, ho scelto questo nome perchè si tratta di una BMW particolare, una funbike multi terreno basata su una serie K 100 8 valvole. Moto scelta perché secondo me è il modello della Casa bavarese che per caratteristiche di motore e telaio meglio si adatta a questo tipo di realizzazione e inoltre si tratta di un modello al quale sono molto affezionato”, queste le parole con cui Mauro ci presenta la sua ultima nata. La BMW K 100 in configurazione originale però era, tecnicamente e ciclisticamente, molto lontana dall’obiettivo, dunque, l’intervento di trasformazione è stato drastico e importante. In pratica una ricostruzione completa del mezzo.

Per quanto riguarda le modifiche alla ciclistica, all’avantreno troviamo una nuova forcella Kayaba a steli rovesciati, con piastre ricavate del pieno che portano l’offset a 65 a 25 mm. Questa modifica, insieme alla forcella più corta, riduce quindi anche l’angolo di inclinazione dello sterzo e l’interasse, quest’ultimo di ben 85 mm. Al posteriore troviamo un nuovo monoammortizzatore Öhlins pluri-regolabile, costruito appositamente su richiesta del customizzatore. Inoltre, rispetto all’ammortizzatore di serie, è stato spostato l’ancoraggio del mono sul telaio, per aumentarne l’inclinazione nonché il braccio di leva e il rapporto di corsa. E siccome il nuovo ancoraggio si trovava in prossimità della mezzeria di un tubo del telaietto posteriore è stato necessario realizzare un traliccio interno alla culla posteriore, per irrigidire tutta la struttura. Oltre a ciò, tutto il telaietto posteriore è stato modificato, per poter ospitare la centralina e una sella da cross, modificata e rivestita in cuoio trattato. Infine, il braccio oscillante posteriore è stato rinforzato con una struttura scatolata prismata, che ne migliora l’efficacia, ma anche il look.

Molte le migliorie apportate

L’impianto frenante è stato potenziato con una coppia di dischi a margherita Braking da 310 mm all’anteriore (questa modifica ha richiesto la costruzione di flange ricavate dal pieno per l’adattamento al mozzo e la tornitura delle razze del cerchio), morsi da due pinze radiali Tokyco azionate da una pompa radiale Brembo. Al posteriore invece sono state mantenute pompa e pinza originali, ma è stato ricostruito il disco, su misura dalla T20 con disegno a margherita Braking.

Il serbatoio è stato ricostruito completamente in alluminio, così come il vaso d’espansione del radiatore, il coperchio/convogliatore dell’aria delle bobine e altri particolari. Lo scarico è una realizzazione completamente artigianale, compreso il silenziatore conico con retina antifiamma di ispirazione Moto GP (il materiale è stato fornito dalla Spark). Il filtro aria è un’unità lavabile, più performante dell’originale. Per quanto riguarda il motore, questo è stato completamente revisionato ed è stato oggetto di una minuziosa messa a punto, che ne ha migliorato leggermente anche il rapporto di compressione. Sulla trasmissione finale è stata sostituita con la coppia conica, con quella della K 75, che ha un rapporto più corto. Inoltre, la moto è stata equipaggiata anche con un sensore a cella di carico per cambiate veloci, senza bisogno di chiudere la manetta del gas.

Tutto l’impianto elettrico è stato rifatto e semplificato e sono stati sostituiti i blocchetti elettrici con altri più compatti e moderni. Lo strumento centrale è un compatto multifunzione e la batteria è stata sostituita con Magneti Marelli al Litio, meno ingombrante e più leggera, montata su un apposito supporto costruito in alluminio alleggerito.

Ispirata alle auto da competizione del passato

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