a cura della redazione - 20 December 2016

“Unico obbiettivo: la miglior performance in pista”

Nel 2017 ci sarà il rilancio Suzuki. Almeno a vedere il gran numero di novità presentate a Colonia e Milano e a sentire le parole dei dirigenti. La moto più attesa è la nuova maxi sportiva GSX-R1000: in questa intervista, l’ingegnere capo Shinichi Sahara spiega certe scelte tecniche controcorrente rispetto alla concorrenza

Futuro all’insegna della sportività

Suzuki rialza la testa in grande stile e lo fa con una mole impressionante di novità presentate alle edizioni 2016 di Intermot e Eicma. Dalla GSX-S125 alla V-Strom 1000, dal Burgman 400 alla GSX250R: cliccate sui link per tutte le novità di Colonia e Milano, ma non c’è dubbio che quella che ha fatto più battere il cuore degli appassionati sia stata la GSX-R1000 2016, presentata in Germania anche in versione R e in arrivo a maggio. Il vice presidente di Suzuki Italia ce l’aveva detto che il futuro di Suzuki sarà all’insegna della sportività, e il clima di fiducia era stato ribadito da Toshihiro Suzuki (presidente & CEO Suzuki Motor Corporation), che prevede un successo pari a quello che ha arriso a Yamaha negli ultimi anni.
 
A proposito della maxi sportiva di Hamamatsu, abbiamo chiesto all’ingegnere capo, Shinichi Sahara, di raccontarci la genesi della moto, di spiegarci la filosofia che ha improntato la progettazione, soprattutto in relazione a certe soluzioni tecniche diverse da quelle adottate dalla concorrenza. Ecco cosa ci ha risposto.

“fasatura come la motoGP”

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