di Tarcisio Olgiati - 07 October 2015

BMW Concept Stunt G 310: anteprima della nuova “piccola” bavarese?

Monocilindrico con gruppo termico inclinato  all’indietro e testa ruotata di 180: ecco il biglietto da visita del prototipo BMW presentato a San Paolo (Brasile). Al di là della caratterizzazione “stunt”, il Concept G 310 prefigura la tecnica e il look di una nuova entry level con cui Monaco intennde allargare il proprio bacino di utenza in tutto il Mondo

ARRIVA LA PICCOLA?

Da molto tempo di sa che BMW sta concretizzando un progetto di allargamento della gamma verso le piccole cilindrate, un’operazione che viene portata avanti anche tramite joint venture mirate con Case asiatiche specializzate nelle “piccole”. L’indiana TVS, ad esempio. Ultimamente si sono viste sul web foto spia di una moto fortemente indiziata di essere il primo frutto di questo progetto, una naked monocilindrica dal look piuttosto aggressivo e dalle dimensioni molto compatte, tanto che pare tagliata sull’altezza media cinese o indiana, più che su quella europea. Ma la Casa bavarese non vuole certo perdere il treno dei mercati emergenti e vuole erodere quote di mercato a KTM, Honda, Kawasaki, Yamaha, tutti Marchi presenti con modelli di 300-500 cc (Duke 390, CB e CBR300, Ninja 300 e Z250/300, YZF-R3 e MT-03, ecc.). Della piccola BMW si sapeva che avrebbe avuto cilindrata inferiore a 500 cc, ma niente altro. Oggi però abbiamo qualche dato in più e anche qualche immagine che svela forse più di quanto dicano le parole (qui la gallery).

no compromise

Obbiettivo: compattezza e agilità

Estrema, ma sotto sotto c’è la futura entry level

Sul concept Stunt G 310 dominano la livrea ispirata alla bandiera brasiliana e abbinata coi classici colori BMW Motorsport (il giallo neon e il verde neon si affiancano ai classici bianco, rosso e blu) e la caratterizzazione tipica dei mezzi da… acrobazia: frontale basso e coda alta; pedane supplementari; acceleratore bloccabile; protezioni tubolari; disco posteriore sovradimensionato e dotato di due pinze, una comandata dalla leva supplementare sul semimanubrio sinistro; coda “stunt” in alluminio; sella antiscivolo… Il tutto secondo i preziosi suggerimenti di Pfeiffer. Ma anche qui dobbiamo saper “leggere tra le righe”. Pur facendo la tara ad una certa estremizzazione estetica, certamente ci sono elementi che ci fanno pensare alle linee di una ipotetica moto di serie. I grandi convogliatori laterali, ad esempio, o la forma muscolosa del serbatoio e della mascherina anteriore. L’impressione è quella di un movimento stilistico che al tempo stesso si lancia aggressivamente in avanti (grazie anche al puntale) e sottolinea la compattezza della parte centrale così come la snellezza del frontale. Una agilità visiva che fa intuire l’attenzione rivolta anche a quella dinamica.

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