Per chi ricerca prestazioni in una cilindrata ridotta ma non vuole impegnarsi in una supersportiva, la Ninja 300 si spoglia della carenatura e si trasforma in Z300, riuscito clone in scala ridotta della affermata Z800 (per le foto della grintosa piccola naked cliccate qui). Il bicilindrico parallelo non cambia, ospitato nel telaio a diamante in tubi di acciaio ad alta resistenza e fazzoletti di rinforzo: 296 cc, 4 valvole, raffreddamento a liquido e 39 CV di potenza dichiarata. I pistoni hanno un nuovo rivestimento in Alumite, più resistente al calore e quindi maggiore durata; come sulla piccola Z250SL, deflettori dedicati convogliano l'aria calda del radiatore verso il basso allontanandola dalle gambe e busto del pilota. Nuova la sagomatura dei collettori di scarico 2 in uno: tra gli accessori non manca il terminale Akrapovic. All'anteriore lavora una forcella Showa da 37 mm e al posteriore il mono Uni-Trak Kayaba regolabile nel precarico della molla. Stesso impianto frenante della Z250SL, assistito in questo caso dall'ABS fornito di serie; i cerchi da 17 pollici montano pneumatici da 110/70 all’anteriore e 140/70 al posteriore.
IN CITTÀ PASSEGGIA, SUL MISTO SI FA CATTIVA
La Z300 conserva l'indole sportiva della sorella carenata: al passeggero è riservato il minimo indispensabile, mentre il pilota trova una comoda posizione con le gambe che stringono facilmente gli incavi del serbatoio. Il peso non è propriamente contenuto: 170 kg dichiarati non sono pochi ma si mettono facilmente i piedi a terra e la maneggevolezza aiuta in ogni condizione. Se con 300 cc si può passeggiare anche in città, è sicuramente sul misto fuoriporta che la Z300 sa soddisfare anche i palati fini: cambio impeccabile, frizione morbidissima (ma che stacca troppo in fondo) dotata di un semplice quanto efficace dispositivo antisaltellamento e un bicilindrico pronto e sufficientemente lineare nell'erogazione: la cattiveria si percepisce oltre quota 8.000, con la zona rossa del contagiri - in questo caso analogico - che inserisce il limitatore a quota 13.000. La maggiore sezione degli pneumatici offre ottimo appoggio in curva e solo nei curvoni più veloci si innesca qualche modesto dondolio. La Z300 si rivela nel complesso un'ottima entry-level per cilindrata e fruibilità; sarà sicuramente apprezzata anche dai cosiddetti motociclisti di ritorno, vogliosi di rimettersi in sella su una moto vera ma non impegnativa.