La Supersportiva di Iwata è un concentrato di tecnologia anche se non sembra
cambiare molto. Invece – prima e unica moto di serie ad adottarlo
–
sfoggia il sistema elettronico di aspirazione variabile (YCC-I). Ha
anche il
comando elettronico del gas (YCC-S). Tante modifiche
anche
alla ciclistica. Ma soprattutto
sono state abbandonate le 5 valvole
per cilindro in favore delle 4.
Difetti? Maneggevolezza solo discreta e troppe vibrazioni alle pedane.
Prezzo da definire
Non sembra rivoluzionaria la nuova Yamaha YZF-R1. La carena, pur se
rivista nel disegno – e con nuove feritoie - ricorda quella della più
piccola R6. Il frontale, come la vista da dietro, sono simili alla precedente
R1.
Invece questa millona supersportiva è tutta nuova e ricorre a soluzioni
tecnologiche raffinate.
C'è l’acceleratore elettronico e i cornetti d'aspirazione a lunghezza
variabile a comando elettronico. E ancora: frizione antisaltellamento,
nuovo forcellone, telaio rivisto in più punti e freni radiali con pinze
a 6 pistoncini.
Addio 20 valvole…
Tra le tante raffinatezze
i tecnici di Iwata hanno però dato l’addio
alle 20 valvole:
una vera rivoluzione anche questa, se si pensa
che le 5 valvole per cilindro era uno dei fiori all’occhiello della
produzione
sportiva Yamaha.
D’altra parte, durante lo sviluppo, è stato
verificato
che
le 4 grosse valvole in titanio davano gli stessi vantaggi delle
5.
... Benvenuta nuova aspirazione
È il motore motociclistico più moderno oggi in produzione. Molte funzioni
sono gestite da centraline elettroniche, come, peraltro, sulla R6.
In
più c’è anche l'aspirazione a lunghezza variabile (
clicca
sul disegno per conoscere i dettagli).
La frizione sfrutta ora il sistema antisaltellamento, lo stesso adottato
sulla versione SP del 2006.