Il primo richiamo ha riguardato alcuni tubetti di mandata olio, che su alcuni modelli potrebbero essere stati installati in modo errato in produzione. Questo potrebbe danneggiare l’O-ring di tenuta e quindi causare un trafilaggio d’olio. Per porre fine al problema Yamaha ha deciso di installare un nuovo O-ring sul tubetto di mandata.
Poi è stata la volta dell’ammortizzatore posteriore sulla YZF-R1M: la Casa ha riscontrato la possibilità che il dado che blocca l’asta dell’ammortizzatore posteriore possa allentarsi per un difetto di assemblaggio da parte del fornitore (Öhlins). Il possibile allentamento del dado è dovuto al mancato raggiungimento della coppia di serraggio prescritta a causa dell’eccessiva frizione tra la molla di ritorno e la sua guida. Questa frizione tra i componenti ha impedito che su alcuni ammortizzatori il dado si serrasse correttamente. In questo caso Yamaha ha invitato i proprietari dei modelli interessati ad un controllo presso il concessionario, seguito dall’eventuale sostituzione del mono.
L’ultimo richiamo ha riguardato il cambio, più precisamente alcuni degli ingranaggi. È stata infatti è stata rilevata la possibilità che, a causa delle eccessive sollecitazioni dovute ad un uso intensivo del cambio, si possa verificare la rottura degli ingranaggi della seconda marcia. Inoltre, anche gli ingranaggi della terza e della quarta marcia (sia condotti che conduttori) potrebbero deformarsi per l’eccessivo stress meccanico accumulato. In questo caso Yamaha ha deciso di equipaggiare i modelli interessati con dei nuovi ingranaggi, aggiornati sia nel materiale che nella forma.