Siamo davvero dispiaciuti per quanto occorso al dottor Censi, che fortunatamente non ha riportato danni fisici nell’accaduto. In merito a quanto il lettore vi scrive dobbiamo però precisare che Yamaha, proprio nella tutela della sicurezza dei propri clienti per prevenire episodi come quello descritto, ha attivato un richiamo di sicurezza a livello mondiale nel novembre 2014 su un certo lotto di Xenter (incluso quello del dottor Censi) per la sostituzione della piastra forcella, avendo riscontrato che su alcuni veicoli a fronte di un utilizzo particolarmente gravoso, su strade sconnesse o non asfaltate, si potesse giungere a una rottura della piastra di sterzo con conseguente perdita di stabilità del veicolo. Il richiamo è stato comunicato, nel rispetto della legge, attraverso il sito web del Ministero dei Trasporti, e come filiale nazionale abbiamo inviato lettera raccomandata a tutti i proprietari dei veicoli coinvolti invitandoli a recarsi al più presto da un concessionario ufficiale, come poi in effetti hanno fatto la quasi totalità dei clienti. Inoltre ogni cliente può controllare direttamente sul sito di Yamaha Italia se il proprio mezzo è coinvolto. Purtroppo il veicolo del lettore non era nei nostri archivi e non poteva ricevere nostra comunicazione da parte della Filiale Italia di Yamaha poiché lo scooter è stato acquistato e immatricolato da una società estera in uno stato estero. Il distributore che gestisce tale territorio si era comunque attivato secondo le procedure locali, inviando una comunicazione a codesta società ma presumiamo che la stessa non sia andata a buon fine, visto quanto occorso. Premesso ciò, ci siamo in ogni caso naturalmente subito attivati tramite una concessionaria Yamaha in Italia per ripristinare il veicolo. La stessa concessionaria, come normale prassi operativa nei casi in cui ci sia stato un sinistro ma fortunatamente senza danni fisici, chiede la compilazione di una scheda di accettazione della completa riparazione ma senza ulteriori richieste. Diversamente, qualora il dottor Censi desiderasse avanzare ulteriori richieste, può naturalmente farlo e in quel caso dovremmo necessariamente attivare una pratica assicurativa e di conseguenza purtroppo allungare i tempi di definizione.