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14 November 2012

Yamaha TMAX Hyper Modified by Roland Sands

Terzo capitolo della saga TMAX Hyper Modified. È la volta del customizer Roland Sands, che dà al maxi scooter Yamaha un look e un’impronta “pure racing”

Yamaha tmax hyper modified by roland sands

Dell’operazione Hypermodified applicata al maxi scooter Yamaha TMax abbiamo già visto i primi due frutti, dovuti alla fantazia (o alla follia) di Marcus Walz (cliccate qui)  e Ludovic Lazareth (cliccate qui). Ora è la volta del terzo capitolo, che riguarda l’opera del customizer americano Roland Sands, che trasforma lo scooter giapponese in un mezzo da puro divertimento, con un’anima che emerge prepotentemente in un design generale essenziale e spartanamente racing.

Prima di sapere direttamente dal suo creatore come è nato il TMax Hypermodified by Sands, guardate il video.

Il nostro progetto ha l’ambizione di riportare TMAX alla sua essenza più vera. Una volta - dice Sands - mi capitò di vedere una foto del suo telaio in alluminio, un’eredità delle moto sportive Yamaha. Rimasi profondamente colpito da quello che nascondeva la carena. Mi sorprese il fascino strutturale di TMAX, qualcosa di diverso ed anche un po’ misterioso, che parlò alla mia immaginazione. Una visione intrigante che mi portò a pensare di trasformare questa pura bellezza meccanica in un look radicalmente nuovo…

COME UNA MOTO RIDOTTA ALL’OSSO
Se strappi via le plastiche e togli il telaietto e lo scarico, la linea del telaio è molto interessante, TMAX ha il fascino bruto primordiale di una moto ridotta all’osso. Molti piloti non si aspetterebbero un telaio in alluminio da moto supersportiva in uno scooter, e così decidemmo che questa sarebbe stata la colonna portante del progetto”.

SPOGLIATO E RICOSTRUITO
Per dare al modello un’immagine “pure racing” abbiamo aggiunto al telaio delle griglie, e siamo intervenuti in diversi aspetti per rendere il look più “hot road”, quasi minaccioso. Abbiamo ricostruito l’intero codone ed abbiamo rivestito la sella in falsa pelle trattata, che ha un aspetto molto vissuto, e poi abbiamo aggiunto i riser, il manubrio dritto ed eliminata la strumentazione con il solo interruttore della corrente. Anche il condotto d’aspirazione del radiatore è stato realizzato da noi. Dopo aver tolto le plastiche c’era bisogno di un appoggio per i piedi, così il condotto è stato duplicato e serve come pedana. Il parafango anteriore è rubato alla Yamaha YZF-R6, è stato modificato da noi. Poi abbiamo costruito nuovi carter motore e li abbiamo alleggeriti con la cinghia in bella vista, per ottenere un look ancora più estremo. Per fare tutto questo ci sono volute quattro settimane, e non è certo stato un percorso facile”.

ANCHE PIÙ DI UNA MOTO
Occuparci di questo progetto è stato davvero stressante, molto di più che la classica modifica di una moto. Dovevamo continuamente combattere contro la voglia di trasformare TMAX in una moto e basta. Sarebbe stato molto facile costruire un finto serbatoio e un codone e modificare il design di TMAX in quello di una moto tradizionale, ma volevamo mantenere l’impostazione “step-trough” (con trave centrale ribassato) da scooter. Rendere vincente questa scelta è stata una vera battaglia, ma penso che ci siamo riusciti, perché la reazione della gente che l’ha visto è stata fantastica”.

GUIDA PAZZESCA!
Ho fatto alcuni giri con il TMAX e la gente impazziva quando lo vedeva. Per essere sincero, nemmeno io mi aspettavo che mi piacesse così tanto. È davvero diverso, per certi versi inquietante, e va benissimo. Si guida sempre come un TMAX ma è ancora più leggero ed agile. Grazie allo scarico racing, sembra quasi una moto da off-road. È pazzesco! La gente pensa che la mia passione siano le cruiser, ma in realtà mi emozionano di più le moto da fuoristrada e da competizione. In ogni caso, nessuno mi potrà separare dal mio Yamaha TMAX Hyper Modified”.

www.tmax-hyper-modified.com  
www.rolandsands.com

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