La Yamaha R3 standard è accreditata di una potenza di 42 CV a 10.750 giri al minuto, mentre la versione sovralimentata
è in grado di erogare una potenza “volutamente limitata a 60 CV” ad un regime rotazionale di 10.000 giri ed una pressione di 0,7 bar. Guardate
le immagini della moto “a nudo” facendo click qui.
L’incremento di potenza rispetto alla versione di serie è evidente ed esprime il raggiungimento di un risultato notevole, permettendo al motore di 321 cc che equipaggia la sportiva di Iwata di esprimere potenze raggiungibili (per le piccole cilindrate) solo dalle moto ufficiali che partecipano al Campionato Mondiale Moto3.
La moto, realizzata per il momento in un unico esemplare, è stata oggetto di attenzioni tecniche minuziose nello studio dei particolari: primo fra tutti
l’equipaggiamento con una turbina, ”IHI modello RHB31”, ma anche la disposizione di una centralina dedicata e low cost. Queste modifiche sono la base su cui si discute di costruire una intera categoria di nuove moto 300 cc che parteciperanno ad un campionato dedicato nel CIV (e a cui verrà dedicato un regolamento tecnico ad hoc).
Il fatto più rilevante è rappresentato dal rapporto prezzo/prestazioni: piuttosto contenuto il numeratore ( 9.900 euro all’incirca), tra i più elevati il denominatore (60 CV).
Con presupposti ambiziosi ma che si vanno anche concretizzando, la possibile futura Classe 300-TURBO assume il ruolo di categoria capace di ravvivare interesse e rilanciare il Motociclismo agonistico in ambito Nazionale e non solo. A detta degli organizzatori questa Classe, se inserita nel CIV (Campionato Italiano Velocità), sarà propedeutica e adatta a promuovere la Sport Production del terzo millennio.