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Yamaha Motor prosegue nello sviluppo della guida autonoma

La casa di Iwata prosegue con gli investimenti in Tier IV inc., azienda leader del sistema di guida autonoma Autoware che da anni si impegna nello sviluppo di questa tecnologia

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Con un primo investimento nel 2017 ed un secondo nel 2019 (e in mezzo la realizzazione del pilota robot, Motobot), Yamaha Motor si impegna nuovamente a sostenere l’azienda che sviluppa Autoware, il primo sistema operativo di guida autonoma (OS) open source, che secondo la casa giapponese è "impegnato a "democratizzare" la guida autonoma in modo che chiunque possa contribuire al progresso della tecnologia.

Insieme a Bridgestone e ad altri investitori, Yamaha ha contribuito a portare l'investimento totale nel livello IV, il sistema di guida autonoma avanzato, a 12,1 miliardi di yen (circa 74.000.000 dollari). Questa tecnologia, dichiara la Casa, mira alla guida automatizzata a bassa velocità in condizioni specifiche. Attualmente è poco probabile che questa tecnologia possa essere equipaggiata direttamente sui modelli in gamma, per via dei limiti che ancora ha, ma l’impego costante e duraturo che Yamaha sta affrontando fa pensare che i tecnici di Iwata ci credano davvero, e che in futuro si potrà vedere sulle moto di grossa cilindrata.

Se i limiti attuali di questa tecnologia non le permettono di essere equipaggiata su modelli come ad esempio una R1 o una Tracer 900, non è del tutto strano pensare che il livello IV possa essere equipaggiato, magari in via sperimentale, sul nuovo scooter elettrico NEO’S.

Non resta quindi che aspettare e vedere ciò che accadrà. È chiaro comunque che prima o poi si arriverà a vedere sistemi di guida automatizzati anche sulle moto, e quando questa transizione avverrà Yamaha sarà sicuramente avvantaggiata e ne trarrà benefici.

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