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Yamaha: test sulle emissioni falsati in Giappone

L'industria automobilistica giapponese deve vedersela con uno scandalo che coinvolge anche la divisione motociclistica di Yamaha e riguarda i test sulle emissioni
Non è solo una questione europea quella relativa alla manipolazione dei test riguardanti le emissioni dei gas inquinanti. In questo momento è infatti l’industria automobilistica giapponese a dover fare i conti con il problema. Tutto è iniziato nel 2016 quando Mitsubishi, Nissan e Subaru sono state trovate non conformi nei dati prodotti dai test sugli agenti inquinanti. Il governo ha così aperto un’indagine sulle omologazioni e messo alla prova tutte le aziende presenti sul territorio scoprendo che anche Mazda, Suzuki e Yamaha stavano testando in modo improprio le emissioni dei veicoli.

A riguardare le due ruote c’è il solo caso di Yamaha, che ha ammesso di aver sottoposto le moto destinate al mercato giapponese a test dai “metodi inappropriati”. Ad oggi, a essere sotto la lente d’ingrandimento è il 2% delle unità prodotte dalla Casa di Iwata, che si è scusata pubblicamente per quanto accaduto.

"Yamaha Motor si scusa sinceramente con tutti i clienti, i partner e gli altri stakeholder che potrebbero essere stati disturbati da questi eventi".

Alla notizia, il prezzo delle azioni di Yamaha sulla borsa Nikkei era sceso del 5,3%.
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