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Yahama Tracer 700 2020: come va, pregi e difetti

Look inedito, motore CP2 di 689 cc omologato Euro 5 ed ergonomia rivista per aumentare la comodità in sella. Siamo a Tenerife per la prima presa di contatto con la Yamaha Tracer 700 2020. Ecco le prime impressioni di guida, con i pregi e i difetti della nuova crossover media di Iwata

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Yamaha Tracer 700 2020

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In veste 2020 la Yamaha Tracer 700 non è stata stravolta radicalmente, ma la nuova versione della crossover media di Iwata si presenta con una serie di aggiornamenti utili ad aumentarne il comfort di marcia. Innanzitutto il motore resta il bicilindrico di 689 cc crossplane, con fasatura a 270° con sequenza di scoppio irregolare, ma è stato aggiornato con setting ottimizzati per iniezione e accensione, aspirazione e scarico in modo da essere omologato Euro 5. Come in passato il telaio è in acciaio tubolare con forcellone in alluminio, ma la Tracer 700 2020 vanta ora una forcella con steli da 41 mm la cui rigidità della molla è stata regolata per ottimizzare la tenuta di strada. Inoltre la forcella è dotata ora di regolazioni del precarico e dell'estensione; le stesse regolazioni sono disponibili per il mono posteriore. Inedito il look, caratterizzato da un muso nuovo, dalle linee più moderne e con un gruppo ottico a doppio faro, con le luci di posizione inclinate "twin eyes" a LED. Il parafango anteriore è stato ridisegnato e troviamo poi un nuovo plexi, regolabile. Anche i paramani sono stati modificati e presentano ora le frecce a LED integrate. Troviamo poi un manubrio più largo, sella dal nuovo design e cruscotto LCD in negativo con un display multifunzione.

Per tutti i dettagli della nuova Yamaha Tracer 700 vi rimandiamo al nostro articolo di presentazione. Ora è arrivato il momento di salire in sella: direttamente da Tenerife, dove la Casa di Iwata ha organizzato il press test, vi diamo le prime impressioni di guida, con i pregi e i difetti della moto; li trovate nella pagina successiva.

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Yamaha Tracer 700 2020

Ci troviamo nella tiepida e - sempre - ventosa Tenerife per provare la nuova Yamaha Tracer 700. L’isola spagnola si presta a fare da terreno di prova per la nuova crossover giapponese, con le sue strade tortuose dall’asfalto abrasivo e panorami mozzafiato dominati dagli oltre 3.700 metri di vulcano (il monte Teide) che ci accompagna per tutta la durata del test. Le novità più importanti riguardano il bicilindrico "crossplane" di 689 cc, adeguato alla normativa Euro 5, sospensioni regolabili in precarico e idraulica (solo ritorno) e un look decisamente più moderno, ispirato alle sportive in gamma.

Dopo quasi 300 km possiamo confermare che la nuova Tracer 700 è diventata più matura e versatile: corregge (o almeno ci prova) molti dei difetti di gioventù della prima versione, aggiungendo un po' di comfort e un look tutto nuovo (di grande impatto il faro anteriore dual LED) a quelle che già erano doti di guida riferimento di categoria.

Cosa cambia con l'Euro 5? Nulla, anzi. Rimangono praticamente invariate le prestazioni di coppia e potenza dichiarate (solo 1 kW in meno sulla scheda tecnica), ma grazie ad un rapporto di trasmissione finale più corto (due denti in più sulla corona) la risposta al gas è pronta e vivace e l'anima "teppista" della Tracer di cui conserviamo tanti bei ricordi è lì, intatta, ad attenderci. A dire il vero, su tutto l'arco del contagiri è la seconda parte a stupirci quasi più della prima, con tanta schiena dopo i 4.000 giri e un allungo gustoso fino al limitatore.

"Chapeau" a Yamaha per aver lavorato sodo nel tentativo di evitare l'aumento di massa - fisiologico con il rispetto di normative più stringenti - riuscendo a mantenere invariato il peso "piuma" della Tracer (il più basso di categoria). Sul fronte sospensioni niente forcella a steli rovesciati (più vezzo estetico che necessità) ma arrivano finalmente le regolazioni e una nuova taratura.

In sella la sensazione complessiva è che il setting standard delle sospensioni sia più morbido di prima, pur garantendo la guida sciolta e divertente che caratterizzava la prima versione. Nella primissima fase di ingresso in curva, non appena si prende in mano il freno anteriore (pronto e con mordente deciso, come ricordavamo) il frontale della Tracer affonda in modo più sensibile rispetto a prima e nei transitori o sulle sconnessioni c'è qualche oscillazione in più soprattutto al posteriore. Poca cosa rispetto alla ottima stabilità a centro curva, così come nelle pieghe in velocità, che rende estremamente godibile pennellare i curvoni che portano in cima al monte Teide. Nel misto stretto la Tracer rimane estremamente agile e divertente - il manubrio più ampio (di 34 mm) migliora il feeling nei continui "destra-sinistra", quasi volesse imitare una Supermoto un po' sovrappeso. Qualche piccola (trascurabile) rinuncia sul fronte della sportività in cambio di un comfort decisamente migliorato, uno dei punti deboli della prima versione: le sospensioni filtrano bene le asperità, le vibrazioni sono presenti solo a bassissimi regimi e senza infastidire, la sella rivista nella geometria dopo quasi 300 km di percorso non ha ancora provocato dolori lancinanti e il nuovo design di paramani e cupolino regolabile - ovviamente nella posizione sollevata - offrono una dignitosa protezione dall'aria (per chi fa molto turismo ci sentiamo comunque di consigliare il cupolino maggiorato, optional).

Difetti? Migliorabile l'intervento dell'ABS al posteriore, assente il traction control (elettronica in generale) e sono rimaste invariate le maniglie passeggero che tanto avremmo sperato di veder sostituite da unità più funzionali, ma dopo un'intera giornata in sella è chiaro che la Tracer 700 si conferma come una moto divertente, versatile e incredibilmente piena di contenuti per il prezzo a cui è proposta.

Troverete il test completo della nuova Yamaha Tracer 700 su Motociclismo di marzo, in edicola a fine mese.

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Yamaha Tracer 700 2020

La nuova Yamaha Tracer 700 è in vendita, in grigio/blu, grigio/rosso o blu, al prezzo di 8.749 euro c.i.m.

Il prezzo presente in quest’articolo è da considerarsi con la formula “chiavi in mano”, comprensivo di “messa in strada”, che Motociclismo quantifica in 250 euro.

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Yamaha Tracer 700 2020

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