L’inizio della SP2 è posticipata dai commissari di gara, che hanno a che fare con una macchia d’olio all’uscita della curva 13. Dopo 5 minuti dal semaforo verde, la classifica vede Kenan Sofuoglu in cima a tutti (1’51”829) seguito da PJ Jacobsen (1’52”251), Jules Cluzel (1’52”359) e Alessandro Zaccone (1’52”451). Tempi che si abbassano ancora, ma le prime 3 posizioni sono le stesse, mentre Federico Caricasulo si porta 4° davanti a Randy Krummenacher. Zaccone ora è 8° alle spalle di Zanetti. A 6 minuti dal termine, quando quasi tutti i piloti rientrano ai box per il cambio gomme, Sofuoglu si migliora ulteriormente: 1’51”339 per il turco, che precede di 426 millesimi Cluzel e di 664 millesimi Jacobsen. Caricasulo è staccato di 22 millesimi dallo statunitense. Cluzel rientra in pista dopo aver regolato il freno motore. I tempi non migliorano e le posizioni non cambiano fino a 1 minuto dalla bandiera a scacchi: Krummenacher (+0”399) si porta in terza posizione alle spalle di PJ Jacobsen (+0”196); ma Jules Cluzel sorprende tutti, con un fantastico 1’51”132 che rimane imbattuto fino alla fine della sessione e che lo ripaga dopo il
brutto weekend di Assen.
Così, con la bandiera a scacchi che sventola sul tracciato di Imola, è Cluzel il poleman della Supersport, seguito da Kenan Sofuoglu e PJ Jacobsen. Krummenacher (4°) precede 4 italiani: Zanetti, Badovini, Caricasulo e Baldolini che occupano le posizioni 5, 6, 7 e 8. Chiudono la top 10 Gino Rea e Ondrej Jezek. Solo 14° Smith, vincitore della gara di Assen.
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