Parte a razzo dalla pole Kenan Sofuoglu, seguito a ruota da Jacobsen, Mahias, Gino Rea, Zanetti e Faccani. Baldolini, partito bene, precede Smith e attacca Faccani. Intanto Zanetti ha passato Rea, ma Sofuoglu pare in grado si scappare senza problemi: 7 decimi al primo giro su Jacobsen.
All’inizio del secondo giro rompe il motore Mahias, si tocca con Rea attraversando la pista a mano alzata nel tentativo di togliersi di torno. Incidente evitato per un soffio, ma le posizioni si sgranano. Quella di Mahias passa a Zanetti, mentre l’arretramento di Rea fa guadagnare a Faccani la quarta posizione, seguito da Smith, Terol (ottima partenza per il sostituto di Cluzel in MV Agusta), Baldolini e Leonov. Tra gli italiani, Gamarino 11°, Manfredi 16°, Rolfo 20°,
Al giro 4 Leonov va dritto e Rea ne approfitta per soffiargli l’8° posto, mentre Faccani fatica a tenere dietro un Terol perfettamente a proprio agio con la F3. Il vantaggio che ha Sofuoglu è identico a quello guadagnato fin dal primo giro, pare che abbia il totale controllo della situazione.
Al giro 5 Terol passa Faccani, ma in uscita lo spagnolo allarga e l’italiano si riprende la posizione. Ma la guida di Nico sembra più sicura e veloce: notevole per uno che di fatto non ha mai visto la moto con cui sta correndo! Il tentativo si ripete tale e quale il giro successivo, con Faccani che resiste ma in due curve deve cedere la posizione a Terol ma anche a Smith.
Terol ha 2 secondi e mezzo da recuperare su Zanetti, ma più che altro deve guardarsi da Smith, che lo passa al giro 8 con una lunghissima frenata di traverso. Sono entrambi più veloci di Zanetti e puntano al podio, mentre dietro di loro Faccani e Baldolini lottano per il 6° posto.
Gino Rea caduto con volo clamoroso della moto, in precedenza si era ritirato anche Menghi, mentre al giro 9 cade anche Leonov con uno spettacolare crash.
Al giro 9 sono Jacobsen e Smith i più veloci, facendo “44 alto” mentre Zanetti e Terol girano il “45”. Posizioni un po’ cristallizzate davanti, mentre in top 10 entrano sia Gamarino che Rolfo (9° e 10°). Un problema tecnico costringe invece Manfredi al ritiro. Il miglior giro finora appartiene a Jacobsen, che a inizio gara ha fatto 1’’44”177, mentre Kenan ha fatto segnare 1’44”195. I tempi al giro 13 sono parecchio più alti e il migliore è Zanetti, che fa 1’44”948. Lui e Smith sono gli unici due ad essere scesi sotto il “45”: il distacco da Jacobsen per Lorenzo è di un paio di secondi e va diminuendo, il 2° posto è nel mirino. Intanto Smith ha guadagnato un vantaggio rassicurante su Terol, che già può dirsi soddisfatto.
Lotta tra Gamarino e Wahr per l’8° posto: ce la fa l’italiano al 15° giro. A 4 giri dalla fine, Jacobsen si è accorto di Zanetti e abbozza una difesa nonostante i suoi tempi sul giro siano di circa mezzo secondo peggiori rispetto a quelli di Zanetti. Qusti, a sua volta, deve davvero guardarsi da Smith, che spinge. A un paio di giri dal termine Jacobsen ha finito le gomme e Zanetti lo punta decisamente cercando di soffiargli il 2° posto.
Giro finale: complicato per Zanetti arrivare a Jacobsen, che fa numeri pazzeschi per compensare le gomme finite.
Non cambia nulla: vince Sofuoglu, seguito da Jacobsen e Zanetti a podio. Completano la top 10 Smith, Terol, Faccani, Baldolini, Gamarino, Wahr e Rolfo. A punti anche Schmitter, Ramirez, Wagner, Cardenas e Chrobak.
La classifica generale vede il sorpasso di Jacobsen sull’assente Cluzel (che viene operato il lunedì dopo Jerez e per cui si prospettano 60 giorni di convalescenza), ma soprattutto il consolidamento del primo posto di Sofuoglu.
Ora è il momento di Gara 2 della SBK (qui la programmazione TV), che sicuramente sarà spettacolare, specie se il neo campione del Mondo, Jonathan Rea, correrà come sa fare oora che ha raggiunto l’obbiettivo più importante.