Colin Edwards, Castrol Honda HRC e la VTR1000: all’inizio del millennio questa era probabilmente la più grande collaborazione nel Mondiale Superbike, raggiunta solo da Troy Bayliss e dalla sua Ducati. Texas Tornado aveva conquistato il suo primo titolo mondiale nel 2000, dopo otto vittorie; un anno dopo è stato il turno di Bayliss, che disputava la sua prima stagione da titolare in SBK. Con un titolo ciascuno, il 2002 prometteva di essere una stagione indimenticabile e così è stato.
Bayliss ha vinto 14 delle prime 17 gare disputate e sembrava destinato a conquistare il titolo per il secondo anno consecutivo. Ma con un’ultima rimonta, Edwards e la Honda si portarono a un punto dall’australiano. Ultima gara a Imola: a Edwards Gara 1, divisa in due parti a causa di una bandiera rossa.
Gara 2 sarebbe stata l’ultima di HRC nel campionato. ‘L’ultimo scontro di Imola’ offrì ai tifosi uno spettacolo che rimarrà nella storia della competizione. Edwards e Bayliss disputarono l’intera gara appaiati, scambiandosi le posizioni curva dopo curva e portando le proprie moto oltre il limite. Allo statunitense bastava un secondo posto per vincere il titolo, ma si era ugualmente preso dei rischi per chiudere con un trionfo. L’ultimo giro della gara è leggendario, il canto del cigno di Edwards e di HRC, l’ultima partecipazione al campionato.
Oggi, Texas Tornado è felicemente ritirato, ma
HRC è lontana dall’aver messo la parola fine alla sua partecipazione al Mondiale Superbike. A Phillip Island, infatti, la Casa giapponese ritroverà tutte le altre squadre per la prima volta dopo sedici anni e l’aspettativa è quella di far rivivere le stesse emozioni di allora.
Qui sotto trovate una "photo-story" della carriera di Colin Edwards.